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2 ETF multifattoriali per aumentare la diversificazione con un unico fondo

Pubblicato 10.12.2020, 13:38
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Volete diversificare su classi di asset, tipi di investimento o regioni? Allora vale la pena considerare gli ETF multifattoriali.

Ci sono circa 300 ETF multifattoriali quotati negli Stati Uniti ed il numero probabilmente non farà che salire nei prossimi trimestri.

Ognuno di essi utilizza dei criteri unici, dando peso diverso a vari fattori, settori o paesi.

MSCI (NYSE:MSCI), noto per i suoi diversi indici, spiega che “si può pensare ad un fattore come a qualunque caratteristica legata ad un gruppo di asset che è importante per spiegare ritorni e rischio”.

MSCI identifica sei fattori di rischio azionari che storicamente hanno fornito un sovrapprezzo in base alle ricerche: “valore, piccola dimensione, bassa volatilità, alto rendimento, qualità e slancio”. Gli investitori che pensano di prendere in considerazione un ETF multifattoriale dovrebbero studiare con attenzione i fattori del fondo.

Ecco 2 ETF multifattoriali che vale la pena valutare:

1. Invesco Russell 1000 Dynamic Multifactor ETF

  • Prezzo attuale: 36,66 dollari
  • Range su 52 settimane: 22,00-39,93 dollari
  • Rendimento dividendo: 1,48%
  • Percentuale di spesa: 0,29%

L’Invesco Russell 1000 Dynamic Multifactor ETF (NYSE:OMFL) offre esposizione ad una gamma di compagnie ad alta capitalizzazione sull’indice Russell 1000, che rappresenta le prime 1000 compagnie per capitalizzazione di mercato negli Stati Uniti. Questi titoli vengono selezionati in base alle condizioni di mercato ed ai cicli economici (come rallentamento, contrazione, ripresa o espansione).

I gestori del fondo utilizzano degli strumenti proprietari per osservare le variazioni segnalate dagli indicatori economici. I cinque stili di investimento, o fattori, utilizzati sono valore, slancio, qualità, bassa volatilità e dimensione.

OMFL Weekly Chart

Grafico prezzo settimanale OMFL

OMFL, che ha 346 possedimenti, replica l’indice Russell 1000 OFI Dynamic Multifactor Index. L’indice e l’ETF vengono ricostituiti e riequilibrati ogni mese.

Il fondo ha cominciato gli scambi nel novembre 2017. Le principali dieci compagnie ne rappresentano circa il 7% degli asset netti di 1,2 miliardi di dollari. Detto in altre parole, nessuna singola compagnia è abbastanza grande da influire sui ritorni del fondo da sola. 11 settori sono rappresentati nel fondo, tra cui finanza (27,6%), industria (17,4%), servizi di consumo (16,0%), beni di consumo (11,9%) e materiali di base (6,0%).

Tra i principali nomi troviamo il gruppo globale di media e intrattenimento Viacom (NASDAQ:VIAC), il colosso delle attrezzature a noleggio United Rentals (NYSE:URI), la compagnia di servizi sanitari Cardinal Health (NYSE:CAH), Delta Air Lines (NYSE:DAL) e la compagnia di IT Hewlett Packard Enterprise (NYSE:HPE).

Sull’anno in corso, OMFL è schizzato di quasi il 20% ed ha segnato il massimo storico di 39,93 dollari il 9 dicembre. Un potenziale calo a breve termine verso 37 dollari offrirebbe un miglior margine di sicurezza agli investitori a lungo termine.

2. Hartford Multifactor Developed Markets (ex-US) ETF

  • Prezzo attuale: 28,23 dollari
  • Range su 52 settimane: 18,76-29,74 dollari
  • Rendimento dividendo: 2,68%
  • Percentuale di spesa: 0,29%

L’Hartford Multifactor Developed Markets (ex-US) ETF (NYSE:RODM) offre accesso ad una gamma di compagnie sui principali mercati sviluppati in Europa, Canada e nella regione Pacifica. I fattori di investimento scelti dai gestori del fondo sono valutazione bassa (50%), alto slancio (30%) ed alta qualità (20%).

RODM Weekly Chart

Grafico prezzo settimanale RODM

RODM, che replica l’indice Hartford Risk-Optimized Multifactor Developed Markets (ex US) Index, ha 493 possedimenti. Il fondo ha cominciato gli scambi nel febbraio 2015 e gli asset netti ammontano a 2 miliardi di dollari.

In termini di allocazione per settore, sanità e finanza hanno il peso maggiore (circa il 15% ciascuno), seguiti da beni di consumo (13%), industria (12%) e beni di consumo voluttuari (10%), tra gli altri. I principali nomi del fondo rappresentano circa il 7,5% degli asset.

Tra i primi nomi troviamo il gruppo sanitario con sede in Danimarca Novo Nordisk (NYSE:NVO) e la compagnia di scienze biologiche tedesca Merck (DE:MRCG), (OTC:MKKGY). RODM comprende anche la svedese Investor (OTC:IVSBF) e numerose compagnie private e quotate in borsa, tra cui altre compagnie svedesi come i gruppi industriali Atlas (NYSE:ATCO) e Copco (OTC:APLKY), il pioniere della tecnologia ABB (NYSE:ABB), la casa farmaceutica anglo-svedese AstraZeneca (NASDAQ:AZN) e la compagnia di telecomunicazioni Ericsson Telefon (NASDAQ:ERIC). Troviamo anche il distributore alimentare canadese Loblaw (TSX:L) ed il gruppo di comunicazione nipponico NTT Docomo (T:9437), (OTC:DCMYY).

Dall’inizio dell’anno, il fondo è crollato di circa il 4%. Gli investitori che puntano ad aumentare l’esposizione internazionale potrebbero tenere questo fondo sotto controllo.

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

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