Domanda da un milione di dollari: dopo il massiccio selloff delle ultime quattro settimane, il mercato quando arriverà finalmente ad un bottom?
La risposta dovrebbe essere ovvia: nessuno lo sa ancora. La rapida diffusione della pandemia di COVID-19 ha portato lo scompiglio sui mercati in tutto il mondo e non ci sono ancora segnali di una fine in vista, per non dire imminente.
Ma alcuni analisti credono che il bottom dei mercati sia già stato raggiunto in quanto in tutto il mondo i governi hanno dispiegato il loro potere monetario e fiscale per combattere la recessione innescata dal coronavirus. In effetti, Credit Suisse di recente ha scritto:
“Alla luce del pacchetto di stimolo USA annunciato, pensiamo che il rischio di gravissime conseguenze economiche si sia ridotto significativamente”.
“Dal momento che gli investitori raramente comprano sul bottom in mercati volatili come questi, la Commissione di Investimento ritiene che valga la pena giocare d’anticipo anziché aspettare che il bottom di mercato diventi evidente per tutti”.
Tuttavia, ci sono analisti che pensano che ci siano altri dolori all’orizzonte, con le compagnie che licenziano milioni di dipendenti, i patrimoni distrutti e la malattia che continua a diffondersi. Dopo il rally di tre giorni più forte in quasi 90 anni registrato dall’indice Dow la scorsa settimana, Barclays (LON:BARC) spiega che una ripresa simile di solito non è sostenibile dopo un brusco tonfo.
Chi ha ragione? Ci sono ancora troppe incognite per poter rispondere a questa domanda. Allo stesso tempo, sentiamo che la strategia più sicura per gli investitori consista nel focalizzarsi su titoli azionari che probabilmente riusciranno a superare la debolezza sia a breve che a lungo termine. Ed essere pronti a comprarli quando sembrerà esserci un bottom all’orizzonte. Stiamo tenendo d’occhio due titoli simili che pensiamo vadano bene per gli investitori a lungo termine.
1. Cisco Systems
Cisco Systems (NASDAQ:CSCO) è un operatore tech ricco di liquidità, ben posizionato per una ripresa dopo gli attuali ribassi. Il nostro ottimismo deriva dalla solida posizione globale della compagnia in quanto fornitore di attrezzature di rete. Il titolo è crollato del 2,8% nello scorso mese, rispetto al tonfo del 10% dell’indice Nasdaq 100. Venerdì ha chiuso a 38,82 dollari ad azione.
Cisco è il principale produttore al mondo di router, switch ed altre attrezzature che le compagnie utilizzano per connettere computer. Sebbene la natura ciclica di questo segmento del mercato degli hardware possa continuare a mettere un freno alla performance del titolo di Cisco, è difficile per le compagnie rinviare gli investimenti a tempo indefinito su prodotti tanto cruciali per la loro infrastruttura tecnologica.
Grafico del prezzo settimanale di Cisco
Un altro motivo per cui siamo piuttosto rialzisti su Cisco è la sua aggressiva diversificazione: è passata da un modello basato su hardware ad uno basato su software all’interno di nuove aree del mercato ad alta crescita, come sicurezza informatica ed applicazioni.
Sotto la guida dell’amministratore delegato Chuck Robbins, Cisco ha effettuato una serie di acquisizioni per costruire un’attività di software e servizi. Lo scorso anno, Cisco ha acquisito Voicea, produttore di un software che offre trascrizioni in tempo reale e capacità di ricerca vocale. A luglio, ha deciso di acquisire Acacia Communications per circa 2,6 miliardi di dollari, ottenendo chip e macchinari che permettono di tradurre segnali ottici in dati elettronici.
Queste iniziative di crescita, insieme alla posizione dominante della compagnia nella regione americana da cui ottiene la maggior parte delle vendite, le consentono di avere una performance superiore quando i rischi macroeconomici si riducono.
Oltre alla crescita, Cisco è anche un’azienda affidabile che paga dividendi regolari, il che la rende un’opzione allettante per chi punta a guadagnare entrate crescenti. Con il suo attuale rendimento annuo che sfiora il 3,55%, gli investitori ottengono un payout di 1,44 dollari ad azione, schizzato del 14,20% all’anno negli ultimi cinque anni.
2. Home Depot
Home Depot Inc (NYSE:HD) (NYSE:HD) è uno di quei distributori meglio posizionati per sopravvivere in una recessione dopo la pandemia di coronavirus. Il motivo? La gestione di HD ha capito in anticipo come prosperare in questo ambiente difficoltoso.
Con il 90% degli americani che vive entro 10 miglia da un punto vendita Home Depot, piuttosto che aprire nuovi negozi la compagnia ha preferito focalizzarsi sull’aggiornamento della base di negozi esistente con una tecnologia migliore e l’aumento delle capacità di e-commerce.
Grafico prezzo settimanale Home Depot
Poco prima dell’arrivo della pandemia di coronavirus, HD raccoglieva i frutti della sua spesa da 11 miliardi di dollari per rimodernare i punti vendita, migliorare le opzioni digitali ed incrementare le offerte per i suoi clienti commerciali chiave. Grazie a questi aggiornamenti, ci sono buone probabilità che le vendite su base comparabile di HD si riprendano rapidamente nell’era post-crisi.
Un’altra decisione importante che aiuterà Home Depot una volta contenuta l’epidemia di COVID-19 è la diversificazione in aree meno dipendenti dalla forza del mercato immobiliare.
Secondo un’analisi del Wall Street Journal, le nuove costruzioni sono ancora meno della metà rispetto al livello di picco di inizio 2006, ma le vendite annue di Home Depot sono cresciute di circa il 30% da allora.
E poi, il distributore è affidabile per quanto riguarda il pagamento dei dividendi. Il dividendo trimestrale è schizzato del 380% nell’ultimo decennio e, con un buon payout ratio del 42%, ha ancora tanto spazio di crescita. Il titolo al momento rende il 3,07%, con un dividendo annuo di 6 dollari ad azione. Scambiato a 190,55 dollari, il titolo è crollato del 12,5% nelle ultime quattro settimane, rispetto a quasi il 18% dell’indice NYSE Composite.
Morale della favola
Gli investitori dovrebbero sfruttare questo downturn per identificare quelle aziende con una maggiore resilienza e forti flussi di cassa in grado di sostenere i loro dividendi persino in un clima avverso. Cisco ed Home Depot sono due titoli che rientrano in questa categoria. Sono nuovamente allettanti dopo questo brusco selloff e potrebbero diventarlo ancora di più se ci saranno altre brutte notizie.