Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

3 motivi per cui il cambio USD/JPY è destinato a scendere

Pubblicato 10.06.2019, 23:44
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 10 giugno 2019

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management

La settimana è iniziata con una nuova domanda di asset statunitensi. L’indice S&P 500 continua a salire sulla scia della settimana scorsa grazie alla performance del biglietto verde, in salita contro le principali valute. L’accordo sull’immigrazione tra USA e Messico ha dato una spinta alla propensione al rischio, risparmiando al Messico e alle grandi aziende USA dei dazi penalizzanti che avrebbero danneggiato gli utili. Il dollaro USA ne è uscito vincitore in quanto, in confronto al Messico, la minaccia per l’economia e le grandi aziende USA era davvero alta. Sebbene questo accordo alleggerisca i timori sull’andamento dell’economia USA nel secondo semestre, crediamo che il dollaro scenderà ulteriormente nei prossimi giorni e nelle prossime settimane.

#1 - Primo, il ministro degli esteri del Messico ha dichiarato lunedì che “l’accordo firmato e documentato” sbandierato dal Presidente Trump non esiste. Ha dichiarato che c’è un’intesa sulla valutazione del flusso di migranti e che saranno intraprese dei cambiamenti sostanziali se il numero dei migranti non verrà ridotto in maniera significativa. Questa ambiguità rivela un’incertezza in quanto è risaputo che il Presidente Trump gioca a favore dei mercati, dunque la possibilità di una dichiarazione falsa significa che il rischio di dazi sulle importazioni messicane esiste ancora.

#2 - Secondo, l’economia USA sta rallentando. La crescita occupazionale il mese scorso è stata decisamente più bassa del previsto e ci aspettiamo che dati sull’inflazione e sulle vendite al dettaglio di questa settimana deludano le attese in quanto i prezzi di petrolio e gas sono in calo e il mercato del lavoro si sta indebolendo.

#3 - Terzo, la sorpresa più grande la scorsa settimana non è giunta dei dati ma dalla banca centrale. Il Presidente della Federal Reserve Powell ha dichiarato che la banca sta monitorando le conseguenze delle dispute commerciali statunitensi sull’economia e “agirà come necessario per sostenere la crescita”. Sebbene non abbia utilizzato esplicitamente l’espressione taglio dei tassi, è chiaro che si riferisse ad un allentamento della politica monetaria. Le borse sono schizzate, i rendimenti dei titoli sono scesi e il dollaro USA è crollato. I future dei fondi della Fed danno al 94% la possibilità di un taglio dei tassi a settembre. Un intervento così presto sarebbe irrealistico ma le dichiarazioni del presidente della Fed potrebbero innescare una nuova ondata di indebolimento per il dollaro USA. Il biglietto verde ha toccato dei massimi plurimensili contro molte delle principali valute nel 2019 e queste dichiarazioni sono abbastanza importanti da innescare una short squeeze nelle valute high beta, specialmente dopo il report deludente della settimana scorsa sull’occupazione non agricola. Tecnicamente dovrebbe essere solo una questione di tempo prima che il cambio USD/JPY scenda nuovamente sotto 108. Il cambio EUR/USD è la nostra valuta high beta preferita in quanto la BCE ha escluso un taglio dei tassi la scorsa settimana. Dunque, ci aspettiamo uno spostamento sopra 1,1350.

Le valute più deboli della giornata sono state dollaro neozelandese e dollaro australiano. Il surplus commerciala della Cina è salito più del previsto, ma l’aumento è dovuto principalmente al crollo delle importazioni. Le esportazioni sono aumentate, ma l’aumento è stato dovuto al fatto che le aziende si siano preparate ai nuovi dazi in arrivo e abbiano anticipato gli ordini. In ogni caso, le previsioni per le relazioni USA Cina sono cupe. Proprio oggi il Presidente Trump ha dichiarato che se la Cina non parteciperà al G-20, i dazi entreranno in vigore con effetto immediato. Xi potrebbe decidere di partecipare al vertice, ma potrebbe decidere di non sedersi all’incontro con il Presidente Trump se l’esito sarà incerto. Anche la sterlina è sotto pressione dopo i dati sul PIL più deboli e i dati sulla produzione industriale. I dati sul mercato del lavoro britannico sono in agenda per martedì e, visto il calo nell’occupazione dei settori manifatturiero ed edile, si prevedono dati deboli.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.