- Pubblicazione dei risultati del quarto trimestre 2019 domani, venerdì 17 gennaio, prima dell’apertura dei mercati
- Previsioni sulle entrate: 8,17 miliardi di dollari
- Previsioni utili per azione: 0,37 dollari
Quando Schlumberger (NYSE:SLB) pubblicherà gli utili del quarto trimestre domani, gli investitori cercheranno un buon motivo per il rally del 30% del titolo da ottobre cha ha messo fine ad un tonfo pluriennale.
Il titolo è crollato di oltre il 3% ieri, chiudendo a 38,33 dollari, cedendo parte dei guadagni dallo scorso trimestre con i prezzi del greggio che hanno proseguito il loro ribasso.
Nonostante la mossa al rialzo dello scorso trimestre, la compagnia è bloccata in un ribasso dalla metà del 2014. Nel contesto attuale in cui i prezzi dell’energia rimangono depressi, i principali produttori mondiali di greggio e gas sono riluttanti ad aumentare le spese, ostacolando gli sforzi della compagnia di riprendersi davvero.
Schlumberger opera in più di 120 paesi, fornendo la gamma più ampia di prodotti e servizi del settore, dall’esplorazione alla produzione. In effetti, i risultati trimestrali del colosso fungono da cartina di tornasole per le imprese energetiche considerata la sua portata tra le varie regioni ed i piani dei trivellatori. Tuttavia, il principale fornitore di servizi petroliferi al mondo ha visto il suo titolo crollare di oltre il 50% negli ultimi cinque anni.
L’ultima prova di questo ambiente operativo difficile si è avuta ad ottobre, quando Schlumberger ha riportato la maggiore perdita trimestrale netta in almeno un decennio, dopo gli oneri netti pre-imposte da 12,7 miliardi di dollari. È stata la prima volta da quando l’amministratore delegato Olivier Le Peuch ha preso le redini ad agosto ed ha rispecchiato la strategia del nuovo CEO di liberare il bilancio da avviamenti che non poteva giustificare.
La maggior parte degli oneri (8,8 miliardi di dollari) comprendeva svalutazioni di avviamento, gli asset intangibili in un bilancio aziendale che di solito derivano dall’acquisizione di un’altra compagnia. Schlumberger ha parlato del suo acquisto del 2010 di Smith International Inc. e dell’acquisizione di Cameron International Corp. nel 2016, nonché del successivo peggioramento delle condizioni del mercato.
Un rendimento del dividendo del 5%
Dopo la drastica correzione del prezzo, il titolo sembrava economico ed alcuni investitori hanno pensato che avesse raggiunto il bottom, soprattutto con il rendimento del dividendo del 5% in questo ambiente di tassi bassi. Malgrado l’ottimismo che ha supportato il titolo di Schlumberger nello scorso trimestre, non vediamo ancora un fattore di crescita all’orizzonte. I prezzi del greggio stanno scendendo di nuovo ed i produttori statunitensi non sono intenzionati a spendere.
Sotto pressione da parte degli azionisti, le compagnie di esplorazione e produzione stanno mantenendo sotto controllo le spese, restituendo la maggior parte dei loro flussi di cassa disponibili agli azionisti sotto forma di dividendi e riacquisti di azioni.
La stessa Schlumberger non nasconde questa realtà. L’anno scorso, la compagnia ha riferito agli analisti che si aspetta che la produzione di greggio dai bacini di scisto in Nord America rallenti, in quanto gli esploratori hanno tagliato le spese sulla scia della recente ondata di fusioni ed acquisizioni e l’allontanamento dalla crescita. Nel terzo trimestre, i ricavi in Nord America di Schlumberger sono crollati dell’11% dallo stesso periodo di un anno fa, mentre sono schizzati dell’8% sui mercati internazionali.
Le attività di Schlumberger al di fuori di USA e Canada sono quelle da cui l’azienda ottiene la maggior parte delle sue entrate. La compagnia prevede una crescita a cifra singola per il 2019, con gli esploratori che dovrebbero aumentare le spese di ben l’8%.
Il potenziale di utili per Schlumberger a livello internazionale è circa quattro volte quello dei suoi rivali, considerando la sua maggiore partecipazione di mercato e il margine operativo. Ma scommettere sulla sua crescita globale è anche rischioso. Molte grandi nazioni produttrici di greggio sono in difficoltà e stanno mantenendo le forniture sotto controllo per via dei timori di un eccesso di scorte a livello globale. Non prevediamo che questa situazione cambi tanto presto, di conseguenza non ci aspettiamo alcun rialzo a breve termine per il titolo di Schulmberger.
Morale della favola
I titoli delle compagnie di servizi petroliferi sono diventati più economici dopo un precipitoso ribasso negli ultimi cinque anni. Ma malgrado le valutazioni più allettanti non pensiamo che sia arrivato il momento di arraffare le loro azioni. In questo ambiente economico e geopolitico globale così incerto, i prezzi del greggio potrebbero non restare alti in modo costante. Sarebbe meglio per gli investitori evitare di entrare in questi scambi ora.