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AT&T o BCE: quale titolo è più sicuro per gli investitori da reddito?

Pubblicato 13.06.2019, 12:40
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

In un clima di aspettative di un taglio dei tassi di interesse da parte della Federal Reserve, i titoli che pagano dividendi stanno tornando ad essere allettanti.

In base alle stime dei contratti dei future, le aspettative dei mercati sono che il margine superiore del range dei tassi scenda dall’attuale 2,5% all’1,5% entro il 2021. Al 10 giugno, i mercati riportavano una probabilità del 98,1% di un taglio dei tassi entro la fine del 2019, secondo i dati di Bloomberg.

In conseguenza di queste aspettative caute, il rendimento dei Buoni del Tesoro USA a 10 anni è sceso al 2,42%, con una brusca inversione rispetto a sei mesi fa, quando si attestava intorno al 3%. Al contrario, vale la pena osservare i rendimenti dei dividendi delle due principali compagnie di telecomunicazioni nordamericane, AT&T (NYSE:T) e BCE Inc. (NYSE:BCE): il rendimento del dividendo annuo di AT&T è di poco più del 6%, mentre BCE, il principale operatore canadese, rende oltre il 5%.

Questi ritorni sembrano molto allettanti nel contesto dei tassi, in quanto offrono più di tre volte il rendimento dei bond governativi rifugio. Ma, prima di prendere una decisione, bisogna capire se questi investimenti sono sicuri. Esaminiamoli nel dettaglio:

AT&T - Intrappolata in una crescita carica di debiti

Guardando il grafico del prezzo del titolo di AT&T, è ovvio che gli investitori hanno dei problemi con la direzione degli affari della compagnia. Il titolo ha perso oltre il 15% negli ultimi due anni, in un pattern di trading altamente volatile. Ha chiuso la seduta di ieri a 32,18 dollari. L’indice di riferimento S&P 500 è schizzato di oltre il 18% nello stesso periodo.

AT&T price chart

AT&T si è affrettata a diventare un colosso dei media moderno in un periodo in cui i consumatori stanno abbandonando il via cavo per scegliere di abbonarsi ad opzioni di intrattenimento più economiche, come Netflix (NASDAQ:NFLX). Per sopravvivere in questo ambiente rivoluzionato, la compagnia lo scorso anno ha acquisito Time Warner, che comprende popolari asset di contenuti come HBO e CNN, per 85 miliardi di dollari.

Ma l’acquisizione ha fatto schizzare il debito di AT&T ed ha creato delle complicazioni operative. AT&T ha 169 miliardi di dollari di debiti netti ed ha reso noto che il 75% del debito necessario per comprare Time Warner sarà ripagato entro la fine dell’anno.

Il suo rendimento del dividendo forward del 6,67% indica chiaramente che il mercato prevede un qualche tipo di taglio dei dividendi da 15 miliardi di dollari in futuro, ora a 0,51 dollari ad azione a trimestre, se il piano di inversione di rotta della compagnia non dovesse funzionare.

BCE - Uno stabile colosso canadese

BCE ha una forte posizione dominante sul mercato delle telecomunicazioni altamente regolato del Canada, dove tre grandi operatori hanno la maggior parte delle entrate. BCE, tramite le sue offerte di servizi diversificate, tra cui wireless, internet per casa ed operazioni media, ha mostrato una crescita costante dei suoi abbonati. L’operatore ha fatto le scommesse giuste negli ultimi cinque anni, posizionando la compagnia a produrre ritorni migliori per gli azionisti.

Tra le misure che alimenteranno la crescita futura troviamo l’investimento, da miliardi di dollari, sulla rete di fibra ottica per supportare una velocità maggiore di internet e prepararsi ad offrire il 5G, la prossima generazione di tecnologia di rete wireless.

Al contrario di AT&T, il titolo di BCE ha continuato la sua lenta ma stabile salita, con un’impennata del 18% quest’anno. Ieri ha chiuso a 46,88 dollari.

BCE price chart

BCE da tempo mantiene una politica di aumento del dividendo del 5% ogni anno ed ha usato una serie di acquisizioni per alimentare in parte la crescita dei flussi di cassa necessaria per continuare ad incrementare il payout. La sua ultima acquisizione di Manitoba Telecom (MI:TLIT) Services nel 2017 è un esempio di mossa che ha cominciato a far migliorare la redditività.

Per quanto riguarda la politica dei dividendi, la compagnia distribuisce tra il 65% ed il 75% dei suoi flussi di cassa disponibili in payout. In linea con questa scelta, BCE ha più che raddoppiato il payout annuo dal quarto trimestre del 2008; il payout è ora a 2,37 dollari ad azione all’anno, traducendosi in un rendimento del dividendo di poco più del 5%.

Morale della favola

In generale, le compagnie di telecomunicazioni sono ottimi investimenti per gli investitori buy and hold che puntano a guadagnare entrate in costante crescita. Queste compagnie non sono troppo volatili quando i mercati attraversano un periodo di incertezza, soprattutto perché i loro servizi sono tra gli ultimi che la gente pensa di tagliare durante una recessione. E questa fedeltà fornisce stabilità ai loro flussi di cassa, rendendoli perfetti titoli da reddito.

Tra AT&T e BCE, preferiamo il secondo per via della stabilità del prezzo del suo titolo e dei suoi bassi livelli di debito. Sebbene AT&T abbia un rendimento molto allettante, si tratta di un campo di battaglia troppo complicato per gli investitori conservatori dopo il mega accordo con Time Warner e considerato il suo rischioso bilancio.

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