È difficile allontanarsi dal flusso di notizie sulla guerra commerciale USA/Cina, una questione che su base quasi giornaliera offre agli operatori motivi di orientamento e vari livelli di propensione al rischio. Le notizie, dobbiamo dirlo, sono contrastanti e ciò non aiuta a prendere decisioni. Le ultime indiscrezioni emerse dai media statali cinesi (diciamo pure portavoce del governo) erano quelle del weekend e i progressive venivano considerati "costruttivi". Ma poi, a inizio settimana e quindi ieri, tutto ciò è stato contraddetto da un’altra indiscrezione secondo cui un funzionario del governo cinese avrebbe dichiarato che Pechino è pessimista perché Trump non vuole sentirne di rivedere le tariffe.
Ed è per questo che si passa dal profondo ottimismo al pessimismo più cupo. Ciò che non è discutibile, tuttavia, è che questi alti e bassi hanno forti impatti sui mercati e rendono difficile la vita dei traders. Il dollaro ha di nuovo perso la direzionalità dei giorni scorsi, poiché i rendimenti sono scesi e l’oro al pari dello yen si è rafforzato. L’Euro sta mettendo a segno un bel rimbalzo, mentre l'AUD è stabile. Se lo yuan cinese dovesse riuscire a rafforzarsi nuovamente con un tasso di cambio al di sotto del 7, significherebbe fiducia dei mercati nell’accordo. Ma è presto per dirlo.
Wall Street ha chiuso una sessione, lunedì, con l' S&P 500 a + 0,1% ossia 3122 e con un incremento di altrettanti decimi di punto nei futures. I mercati asiatici sono stati contrastati con il Nikkei -0,5% e lo Shanghai Composite + 0,9%. Detto del Forex, possiamo aggiungere che l’AUD sta registrando un interessante movimento dopo la pubblicazione dei verbali della RBA dai quali si evince la potenziale necessità di ulteriori riduzioni dei tassi.
È una tranquilla mattinata europea nel calendario economico e l'attenzione si concentrerà sui dati immobiliari USA. I permessi di costruzione delle ore 14:30 dovrebbero rimanere a 1,39 milioni in ottobre (1,39 milioni a settembre), mentre gli US Housing Starts dovrebbero salire a 1,32 milioni (rispetto a 1,26 milioni di settembre).