Le chances di un’approvazione dei Bitcoin ETF da parte della Securities Exchange Commission continuano a crescere. Martedì 21 maggio la Commissione è chiamata a esprimersi, ma è probabile un rinvio della decisione.
La SEC infatti ha 240 giorni a disposizione per valutare le istanze presentate ed è quasi certo che per esprimere un parere su una materia nuova e complessa come il primo Bitcoin ETF, che prevede un cambio o quantomeno un aggiornamento dei regolamenti federali, utilizzerà tutto il tempo a sua disposizione.
A tal proposito, la Commissaria della Sec Hester Pierce (affettuosamente chiamata “crypto mamma” dalla community internazionale per le sue dichiarazioni favorevoli all’approvazione di un Bitcoin ETF) è pronta a dare battaglia in commissione.
Già nell’estare 2018 la Pierce aveva fortemente criticato la decisione di bocciare l’istanza dell’exchange Gemini, puntualizzando come fosse estremamente scorretto privare il mercato di uno strumento quale l’ETF per un asset come il bitcoin, che suscita molto interesse nel pubblico, e che per la stessa commissaria era (ed è) ormai pronto al battesimo del suo primo Exchage Traded Fund.
Un altro aspetto che ha destato “l’attenzione” degli analisti, è stato il rinvio dell’istanza di Bitwise (sempre relativa a un bitcoin ETF) il 15 maggio scorso, mentre non c’è stata ancora la pronuncia sull’istanza della CBOE in collaborazione con le società Van Exk e Solid X (che hanno presentato l’istanza con le maggiori probabilità di approvazione). E tutto questo è sembrato molto strano, visto che la Sec stava gestendo contemporaneamente le due pratiche.
Ciò ha dato adito a tutta una serie di speculazioni in merito a un’imminente approvazione, anche se le possibilità sono oggettivamente minime.
Una decisione che potrebbe stravolgere il mercato (così come lo conosciamo).
Il 13 maggio durante la conferenza annuale Consensus a New York, la Commissaria della Sec Hester Pierce ha ribadito la sua convinzione sul fatto che i tempi siano ormai maturi per dare il via libera al primo Bitcoin ETF, chiarendo come in passato le manipolazioni del mercato siano state tra le ragioni principali per cui la SEC ha finora respinto ogni proposta di Bitcoin ETF.
Uno studio recente mostra che l’approvazione di un ETF potrebbe far aumentare il prezzo del bitcoin anche del 500% a causa dell’afflusso di denaro degli investitori istituzionali. La società di consulenza Capgemini ha stimato infatti che oltre il 29% degli individui con un patrimonio netto elevato è entusiasta di investire in asset digitali, mentre un altro 27% è “un po’ interessato”.
Questo è uno scenario tutt’altro che irrealistico, infatti basta vedere l’enorme interesse per il comparto delle valute digitali di asset manager del calibro di Black Rock (che da solo gestisce quasi 7 Trilioni di dollari, circa 30 volte la capitalizzazione attuale di tutto il settore delle criptovalute) e di Wall Street.
D’altronde ricordiamo come i Bitcoin Futures della CME di Chicago siano stati proprio il driver principale della bull run culminata con il raggiungimento dei $ 20000 nel dicembre 2017.
E volendo fare un paragone con dei dati oggettivi, visto che il bitcoin spesso viene definito “l’oro digitale” andiamo ad analizzare l’andamento dell’oro al momento del rilascio dei primi Gold ETF alla fine del 2003.
Il prezzo di un’oncia d’oro è passato dai $ 400 ai $1900! Credo che questo grafico non necessiti di ulteriori commenti.
Vediamo dunque come lo studio della Capgemini che ha stimato un +500% al lancio dei Bitcoin ETF, sia decisamente in linea con i dati relativi all’oro nel momento del rilascio dei Gold Exchange Traded Funds.
Tale scenario è avvalorato dal fatto che questo strumento finanziario, oltre ad aprire le porte agli investitori istituzionali, consente l’ingresso nel mercato delle valute digitali anche ai piccoli e medi investitori retailers (che storicamente determinano l’esplosione di un asset, perchè da soli gli istituzionali non bastano). Attualmente ci sono molte persone che vorrebbero entrare nel mercato delle criptovalute, ma per limiti tecnologici o di expertise informatica, sono tagliati fuori.
Ma grazie agli ETF, con una semplice telefonata in banca o magari attraverso la propria piattaforma di home banking, potranno acquistare bitcoin e criptovalute in tutta serenità e con la consapevolezza di avere tra le mani uno strumento finanziario sicuro e regolamentato.
Insomma, una rivoluzione per il mercato come lo conosciamo noi oggi!