Dopo il brusco calo iniziato il 5 settembre che ha portato il Bitcoin (BitfinexUSD) a ritestare i $ 6000, negli ultimi giorni la moneta è entrata in una fase di ranging nel canale $ 6400 - 6600.
Un altro elemento di considerazione, è quello relativo alla formazione di un higher low nel grafico settimanale (evento che non si verificava dall’inizio dell’anno) e nelle scorse analisi abbiamo già evidenziato come questo elemento fosse importante.
Inoltre c'è stata l’ennesima conferma di come $ 6000 sia un’area di prezzo in grado di attrarre un gran numero di compratori, così da rappresentare il supporto più importante della moneta in questa fase.
Nelle ultime 24 ci sono stati 3 test sui $ 6400, la parte inferiore del canale di ranging, segno che la pressione delle vendite è in aumento.
I volumi di trading degli ultimi giorni però sono ancora piuttosto contenuti, complice sicuramente il fine settimana appena trascorso, e questo ha consentito una tenuta agevole del livello.
In questa fase le zone di prezzo da tenere sotto osservazione sono rappresentate dalla resistance zone che insiste tra i $ 6600 e i 6800 e dai supporti a $ 6400 (parte bassa del canale di ranging), $ 6100 (minimo precedente) e dal livello chiave a $ 6000.
Dall’osservazione dell’RSI e dello stocastico sul grafico giornaliero, è evidente come la moneta abbia ancora molto spazio per tentare un break al rialzo e andare a ritestare la moving average 200 in area $ 7600, che al momento rappresenta l’ostacolo più grande sul cammino del bitcoin.
In quest’ottica sarà fondamentale un aumento dei volumi, che potrebbe essere innescato dall’imminenza della pronuncia della Sec relativamente all’istanza della CBOE sui Bitcoin ETF (anche se a mio avviso lo scenario più probabile è quello di un rinvio della decisione a febbraio 2019, dove ci sarà lo showdown decisivo).
Dal punto di vista dei fondamentali, un dato interessante ci arriva dalla Commodity Futures Trading Commission, secondo la quale i grandi speculatori hanno ridotto per la seconda settimana consecutiva le loro posizioni al ribasso nel mercato dei Bitcoin Futures.
Dal grafico si evince come la tendenza sia iniziata già da oltre un mese e attualmente siamo sui livelli più bassi dall’inizio del trading sui futures a dicembre 2017.
Questo è un chiaro segnale di come il sentiment dei grandi speculatori non è più improntato verso un deciso ribasso.
Un’altra notizia che sta generando qualche preoccupazione all’interno della community crypto, è quella relativa all’imminente risarcimento degli utenti dell’exchange Mt Gox, fallito per bancarotta nel 2014 in seguito a un attacco hacker.
Tra qualche settimana gli ex utenti della piattaforma saranno risarciti con 160.000 bitcoin, nel frattempo recuperati dalle varie attività di indagine.
C’è chi sostiene che presto assisteremo a un enorme sell-off, dettato dalla voglia di monetizzare di quelle persone che da anni aspettano di veder sanata la propria posizione, che ha il potenziale di affossare ancora una volta il mercato.
Personalmente non credo in questo scenario, anzi ritengo che chi si vedrà consegnare un asset dalle potenzialità enormi e che nel 2014 valeva poche centinaia di dollari mentre oggi è stabilmente in zona $ 6000, percepirà la situazione come un gran colpo di fortuna.
In quest'ottica, un altro elemento da considerare, è quello del mercato Over the Counter.
Infatti dopo il clamore suscitato nei mesi scorsi dalle vendite scriteriate in open market da parte del fiduciario di Mt Gox, l’avvocato giapponese Kobayashi meglio noto come la balena di Tokyo, c’è da scommettere che eventuali utenti desiderosi di liquidare le monete restituite, saranno indirizzati verso il mercato OTC, in modo da non impattare negativamente sulla quotazione del bitcoin attraverso una vendita di importi ingenti attraverso le varie piattaforme di scambio del mercato.