Ricevi uno sconto del 40%
💎 WSM è in rialzo del +52,1% da quando la nostra AI l'ha scelta a dicembre! Scopri la nostra selezione di titoli premiumSblocca adesso

Bitcoin, tra finanza comportamentale e banche centrali

Pubblicato 22.11.2017, 12:03
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

Bitcoin, la moda del momento.

Le cryptovalute stanno assumendo la stessa funzione degli iPhone: nessuno sa perché ma tutti li vogliono.

Non è mio compito entrare nel merito della questione, di esperti che scambiano il Bitcoin "da quando valeva appena 3 dollari" è pieno il web.

Il tema che mi interessa analizzare con voi è la finanza comportamentale applicata a questo strumento.

Il mercato del Bitcoin è ancora estremamente piccolo, stiamo parlando di uno strumento che capitalizza circa 136 miliardi di dollari.

Risulta facile dedurre che di grandi investitori non ve ne siano in questo mercato e che la composizione sia dominata principalmente da piccoli e medi retail attratti dall'andamento estremamente volatile che sembra promettere rendimenti esponenziali nel tempo.

Siamo in presenza del primo schema Ponzi nato spontaneamente.

Il merito non sta nel contenuto ma nel contenitore.

Chi sta acquistando Bitcoin in questi mesi sono principalmente persone sprovvedute che hanno affrontato solo sommariamente la questione. Chi entra in questo mercato lo fa per un solo fine: arricchirsi.

Non penso ci siano similitudini con la bolla dei tulipani, il Bitcoin potrebbe effettivamente avere un futuro, ma senz'altro ve ne si trovano nell'approccio comportamentale dell'investitore, accecato dall'idea che ci si possa arricchire smodatamente in tempi molto brevi e senza alcuna competenza.

Il grande interesse suscitato nella massa di risparmiatori scarsamente educati finanziariamente, lascia immaginare che nel caso si riuscisse a mettere sul mercato uno strumento facilmente acquistabile da tutti -come un ETF-, assisteremmo ad un trionfo della promozione finanziaria.

Aldilà di come andrà a finire, le crypto sono l'ennesima dimostrazione di quanta strada ci sia da fare in termini di educazione.

In termini normativi, apparentemente sempre più stringenti, si sottolineano gli enormi buchi neri che lo sviluppo tecnologico genera. Erogare servizi di consulenza diventa sempre più difficile ma chiunque rimane libero di mettere i propri soldi dove vuole senza alcuna coscienza di ciò che sta facendo.

C'è un confine tra libertà individuale ed interesse della comunità.
Certamente è giusto che ogni individuo possa fare del proprio denaro ciò che vuole ma è altrettanto vero che tutti gli Stati del mondo puniscono severamente chiunque distrugga denaro (In Italia è l'articolo 454 del codice penale).

In altre parole, io sono libero di spendere come voglio il mio denaro ma non sono libero di buttarlo dentro il WC di casa mia.

La motivazione appare evidente, la libertà dell'individuo di distruggere il proprio denaro sarebbe un grave danno per l'economia complessiva del paese emittente e dunque un danno per la comunità.

In questo senso si innesta il Bitcoin.

Miliardi in valute "ufficiali" si stanno tramutando in cryptovalute, strumenti che tecnicamente non esistono e non sono spendibili nel 99.9% delle attività commerciali del mondo.

Il Bitcoin ha valore solo se tramutato in valuta "ufficiale". Chi in questi anni ha beneficiato dell'apprezzamento della cryptovaluta, per godere dei propri profitti ha dovuto riconvertire Bitcoin in dollari o euro che fossero.

Difficilmente avrà comprato un attico in centro a Milano pagandolo in BTC.

La preoccupazione delle banche centrali è anche questa.

Vedersi polverizzare centinaia di miliardi di dollari in un semplice click con una effettiva perdita di ricchezza reale perché, a differenza delle speculazioni canoniche dove qualcuno perde e qualcuno vince, con il collasso della Blockchain avremmo una effettiva distruzione di denaro, esattamente come una grande forno crematorio.

Ultimi commenti

Simone... ma perchè scrivi queste cose? Se hai investito i tuoi soldi in altro non sparare letame su ciò che non comprendi.
Buongiorno Simone. Voelvo innanzitutto complimentarmi per l'articolo, e allo stesso tempo cogleire l'occasione per lanciare qualche spunto. r. r. L'unica cosa su cui sono totalmente in disaccordo è la similitudine sull'Iphone! Da cliente Apple so benissimo perchè lo voglio!r. r. Tornando alle crypto, mi rendo conto che al momento ci sia molta speculazione (non son convinto però che siano solo piccoli investitori ad entrare), e che sicuramente non si possa comprare un attico a Milano pagandolo in Bitcoin. Dall'altro lato non sottovaluterei questa esplosione di moneta virtuale. Sicuramente priva di qualsiasi nozione economica, vista come "carta" straccia dalla maggior parte degli economisti, potrebbe forse arrivare laddove la moneta comune ha fallito, e magari tra qualche anno ci ritroveremo a pagare ordini di Amazon piuttosto che di Yoox con Bitcoin. Sicuramente prevedo un dialogo costruttivo tra le banche centrali per fare più chairezza e magari disciplinare di più le cryptovalute.
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.