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Il trend in salita dell’indice Dow sta perdendo slancio

Pubblicato 29.06.2020, 16:06
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

La principale controversia tra orsi e tori durante il rally iniziato a marzo, il più forte da anni per l’indice Dow Jones, è capire se gli Stati Uniti si stiano dirigendo verso una ripresa economica lenta oppure rapida. Ciascuna parte ha la propria tesi, ossia se la riapertura dell’economia creerà una crescita esponenziale oppure no.

Nel fine settimana, Texas e Florida sono stati i primi due stati a limitare la riapertura delle loro economie. Considerato che entrambi sono guidati da governatori Repubblicani, e che la Florida rappresenta una vittoria obbligata per la rielezione di Trump, l’accaduto rende più semplice ai governatori Democratici opporsi a qualsiasi eventuale allentamento delle restrizioni.

Se le serrate resteranno in vigore, anche parzialmente, sarà più difficile sostenere l’idea di una ripresa economica a V.

O almeno questo è ciò che secondo noi pensano gli investitori, in base al loro comportamento di trading.

Daily Dow Jones Chart

Grafico giornaliero Dow Jones

L’indice Dow non è riuscito a raggiungere l’apice del canale ascendente che sta formando da marzo, infrangendo al di sotto la DMA su 200, come aveva fatto durante il calo per il panico legato al COVID-19 a febbraio, quando le borse sono andate in selloff quasi in linea retta. Questo all’epoca aveva dimostrato che non c’era una distribuzione ordinata ma che, piuttosto, si era trattato di un cosiddetto “cigno nero”. Notiamo che l’unica correzione al rialzo all’interno del tonfo di febbraio-marzo (una flag ascendente, ribassista) aveva trovato resistenza alla stessa DMA su 200.

L’indice a mega capitalizzazione da 30 componenti ha chiuso ai minimi della seduta venerdì, dimostrando che non c’erano compratori a quei livelli che avrebbero potuto essere intenzionati ad impegnarsi nella posizione nel fine settimana, quando infuriava l’impennata di casi di coronavirus.

I volumi si sono ridotti dopo l’iniziale rimbalzo del gatto morto, segnalando che sempre meno trader stavano spingendo su il prezzo. Ciò significa che la mossa non rappresenta necessariamente un trend e che potrebbe, di fatto, essere insostenibile.

I volumi si sono ripresi con il calo dal massimo dell’8 giugno, indicando che l’offerta superava la domanda. Notiamo l’aumento del volume ed il divergente calo del prezzo.

Il MACD è entrato in modalità ribassista quando la media mobile sul breve termine ha incrociato al di sotto la media mobile sul lungo termine, confermando sia il calo di prezzo che l’aumento del volume.

L’indice di forza relativa (RSI) offre la stessa conferma dal punto di vista dello slancio. Per quanto riguarda l’indice RSI, il prezzo probabilmente scenderà sotto i minimi di aprile-maggio. Ma l’indice RSI non è una sfera di cristallo: rispecchia semplicemente lo slancio attuale.

Tutti e tre gli indicatori, il prezzo, il MACD e l’indice RSI, lo suggeriscono, quando l’indice Dow è sceso al di sotto della DMA su 200 per poi trovare resistenza lì, il che l’ha spinto sotto il canale ascendente. Il trend in salita sul breve termine è ancora ufficialmente intatto, a meno che il prezzo non infranga i minimi di aprile-maggio sotto 23.000.

Ciò non significa, comunque, che l’indice non rimbalzerà prima dai massimi di aprile, dove convergono la DMA su 50 e su 100, fornendo supporto.

Strategie di trading

I trader conservatori dovrebbero aspettare che il prezzo scenda sotto i minimi di marzo, stabilendo un trend ribassista a lungo termine, prima di considerare di rischiare con una posizione short.

I trader moderati potrebbero entrare con una posizione short dopo che l’indice sarà sceso sotto 24.760.

I trader aggressivi andrebbero short con una chiusura a circa 25.000, livello dei massimi di aprile e dei minimi di giugno. Potrebbero andare short inoltre su una mossa di ritorno verso il canale infranto.

Esempio di trading

  • Entrata: 26.000
  • Stop-Loss: 26.300, sopra la DMA su 200
  • Rischio: 300 punti
  • Obiettivo: 23.000
  • Ricompensa: 3.000
  • Rapporto di rischio-ricompensa: 1:10

Nota: Questo è un esempio di trading, non una profezia. È semplicemente un quadro dei parametri da considerare quando si elabora un piano di trading coerente. Bisogna adattare i dettagli specifici alla propria strategia, in base al proprio budget ed al proprio temperamento. Non tutti gli scambi sono vincenti. Non in tutti gli scambi si perde. Non decidete di amarci o odiarci in base a questo singolo scambio.

 

Ultimi commenti

Molti indici americani, anche dopo la piccola bolla, stanno riacquistando forza (PK, EPR properties, Carnival corpo, Sabre Corporation...).
Stupendi questi commentatori: appena ne dicono una, i mercati vanno nella direzione opposta. Sono preziosi per fare appunto il contrario di ciò che consigliano...
Sono daccordossimo
concordo..dilettanti allo sbaraglio
forse il titolo è sbagliato . La Erre andava messa dietro :)
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