Questo articolo è stato scritto in esclusiva per Investing.com
I titoli azionari dei mercati emergenti potrebbero schizzare alle stelle nei prossimi mesi. Il gruppo, seguito dall’ETF iShares MSCI Emerging Markets ETF (NYSE:EEM), ha visto una performance inferiore all’indice S&P 500 nel 2019, salendo di solo il 12,8% in confronto al rimbalzo dell’indice S&P 500 del 23,1%.
Ma questo potrebbe presto cambiare. Alcuni trader delle opzioni stanno scommettendo che l’EEM salirà significativamente, di ben il 14% nei prossimi sette mesi.
Il grafico tecnico mostra che l’ETF ha infranto un trend ribassista a lungo termine molto potente e si sta ora avvicinando a quello che potrebbe essere un breakout significativo. Il gruppo sembra stare salendo mentre i mercati in tutto il mondo sono al rialzo tra le speranze di un accordo commerciale USA-Cina e la possibilità di una ripresa economica globale.
Grosse scommesse che l’EEM salirà
Negli ultimi giorni, le posizioni aperte per le call dell’EEM del 20 dicembre a 45 dollari sono aumentate di quasi 340.000 contratti. Affinché un compratore di queste call guadagni un profitto, l’ETF dovrebbe salire a circa 45,50 dollari, con un rimbalzo di circa il 3%.
Ma la grande scommessa in atto è quella per le call a 50 dollari al 19 giugno 2020, che ha visto aumentare le posizioni aperte di oltre 283.000 contratti.
Secondo i dati forniti da Trade Alert, la maggior parte di queste opzioni call sono scambiate sull’ASK, segnale del fatto che le call sono state comprate, il che a sua volta indica la scommessa che l’EEM salirà nei prossimi mesi. Le call al momento sono scambiate a circa 0,40 dollari a contratto e questo significa che, affinché un acquirente abbia un profitto, l’ETF dovrebbe salire a circa 50,40 dollari, con un’impennata di circa il 14%, mantenendo le opzioni fino alla scadenza.
E non si tratta di una scommessa piccola, con un valore totale in dollari per i 287.000 contratti call a 50 dollari pari a circa 11,5 milioni di dollari. Le opzioni non sono come i titoli azionari: se l’ETF non riesce a raggiungere il prezzo di esercizio, il trader potrebbe perdere l’intera spesa.
Liberarsi da un trend ribassista
L’ETF si è inoltre liberato da un brusco trend ribassista attivo dalla primavera di quest’anno. Si avvia ora verso il prossimo grande livello di resistenza tecnica al prezzo di circa 45 dollari.
Se l’ETF dovesse salire sopra il livello di resistenza, potrebbe arrivare a circa 47,20 dollari, con un balzo di circa il 7% dal prezzo di 44,07 dollari del 7 novembre. Tuttavia, se l’ETF non dovesse riuscire ad effettuare il breakout, potrebbe vedere un calo a 43,25 dollari.
Il mondo intero è al rialzo
Il grande movimento in salita dell’ETF dei mercati emergenti non dovrebbe essere una sorpresa. Ho notato il 25 ottobre che i mercati azionari globali erano sul punto di registrare una forte impennata in base all’iShares MSCI ACWI. Questo ETF si trova ora al livello più alto dal gennaio 2018 e sta testando un breakout per conto suo a 77,50 dollari.
Negli ultimi giorni, i mercati azionari hanno visto forti movimenti al rialzo nelle speranze di una maggiore riduzione delle tensioni commerciali tra USA e Cina. Le recenti notizie ora suggeriscono che i dazi potrebbero essere gradualmente rimossi e che i nuovi dazi previsti per dicembre non saranno introdotti.
Unendo tutti questi pezzi, un movimento al rialzo dei titoli dei mercati emergenti avrebbe senso, se dovesse essere completato l’accordo commerciale. In base ai movimenti attuali sui mercati globali, sembrerebbe che i titoli dei mercati emergenti siano destinati ad essere vincenti nei prossimi mesi, soprattutto se dovesse esserci un ritorno della crescita globale.