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Ecco perché l’impennata del 70% di Apple resisterà anche nell’anno nuovo

Pubblicato 10.12.2019, 14:42
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Con il 2019 che sta per chiudersi, è un buon momento per guardare indietro e capire quali delle previsioni dell’anno si sono dimostrate esatte (e redditizie) e quali invece si sono rivelate errate.

Nel gruppo di titoli tech ad alta crescita noto come FAANG, Apple (NASDAQ:AAPL) è un titolo che ha sorpreso molti analisti con il suo forte slancio, in quanto ha sfidato tutti gli scenari più cupi. Vale la pena osservarlo da vicino per cercare di capire se questo trend continuerà anche nel 2020.

Per Apple (NASDAQ:AAPL), il 2019 è stato un anno estremamente preoccupante, in quanto ha visto un calo della domanda per i suoi iPhone, il prodotto di punta, mentre il macroambiente è diventato ostile, con USA e Cina invischiati in un lungo scontro commerciale. Con il 20% delle vendite della compagnia che arrivano dalla Cina, dove ha inoltre sviluppato un’enorme rete di fornitori, Apple ha dovuto affrontare una minaccia diretta alla sua attività dalla prospettiva di aumenti dei dazi e di azioni di ritorsione reciproche.

Apple (NASDAQ:AAPL), che è ancora la compagnia tech più grande e più redditizia al mondo, ha cominciato l’anno con il prezzo del titolo crollato di oltre il 30% dal massimo storico segnato nell’agosto 2018. Nel corso dell’anno, tuttavia, è diventato chiaro che il colosso del tech aveva sufficienti frecce al proprio arco per gestire la difficile situazione creata dallo scontro commerciale.

Apple Monthly Price Chart

Nella nostra analisi del 27 marzo abbiamo fortemente consigliato di comprare il titolo di Apple (NASDAQ:AAPL) su questa debolezza in quanto, secondo noi, la spinta della compagnia per l’espansione dei servizi avrà successo man mano che l’azienda si allontanerà dai soli iPhone.

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Sebbene il titolo ieri abbia chiuso con un crollo dell’1,4% a 266,92 dollari, da marzo ha registrato un’impennata superiore al 40%. Ed il titolo è schizzato di oltre il 70% quest’anno, superando gli altri FAANG, fra cui sono compresi Facebook (NASDAQ:FB), Amazon.com (NASDAQ:AMZN) e Netflix (NASDAQ:NFLX).

Ad alimentare questi massicci guadagni ha contributo il forte interesse nei confronti dell’iPhone 11 della compagnia e l’ottimismo degli investitori circa il fatto che la politica cinese non peserà su Apple (NASDAQ:AAPL) anche se dovesse continuare lo scontro commerciale, per via dell’enorme contributo dell’azienda all’economia della nazione asiatica.

I telefoni 5G saranno il nuovo motore della crescita

In una nota ai clienti di quest’estate, l’analista di Bank of America Wamsi Mohan ha considerato basse le probabilità di uno scenario in cui Apple (NASDAQ:AAPL) resti invischiata nel fuoco incrociato USA-Cina. Con la rivalutazione del rischio cinese, gli investitori tornano a concentrarsi sulla forte linea di prodotti della compagnia e sulla sua spinta per accelerare le vendite tramite la divisione servizi.

Un nuovo fattore che spingerà la domanda di nuovo hardware è il lancio dei telefoni di quinta generazione, o 5G, nel 2020. Gli analisti di Wall Street si aspettano che la compagnia torni ad una crescita dei ricavi da iPhone nell’anno fiscale che terminerà nel settembre 2021. Le stime di Wall Street sull’impatto degli iPhone 5G su Apple (NASDAQ:AAPL) sono troppo conservative, secondo l’analista di Jefferies Kyle McNealy.

L’ultimo trend rialzista del titolo rispecchia anche il successo dell’amministratore delegato Tim Cook nel diversificare le entrate allontanandosi dagli iPhone. I servizi della compagnia, che includono Apple (NASDAQ:AAPL) Music, i film a noleggio e i download di app, hanno prodotto una crescita del 33% l’anno scorso, con le vendite che hanno toccato i 40 miliardi di dollari, che rappresentano circa il 15% dei 265,6 miliardi di dollari totali registrati dall’azienda.

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Finora quest’anno questo trend sta continuando. Nel quarto trimestre, le vendite della divisione servizi sono schizzate del 18%, mentre quelle della divisione di tecnologia indossabile hanno visto un’impennata del 54% sulla scia della popolarità degli auricolari wireless AirPods. La compagnia sta espandendo la spinta per l’intrattenimento con il recente lancio del nuovo servizio in streaming Apple (NASDAQ:AAPL) TV+.

Questo contributo continuerà a crescere quando la nuova linea di servizi della compagnia (i video in streaming, Apple (NASDAQ:AAPL) Pay ed i videogiochi) comincerà a dare frutti. Secondo una stima di Morgan Stanley (NYSE:MS), il contributo dei servizi continuerà ad aumentare e potrebbe generare circa il 60% dei ricavi di Apple nei prossimi cinque anni.

Morale della favola

L’attuale movimento al rialzo di Apple (NASDAQ:AAPL) è sostenuto da reali miglioramenti dei fondamentali e dalla rivalutazione del rischio che gli analisti associano allo scontro commerciale USA-Cina. Continuiamo a consigliare il titolo di Apple per gli investitori a lungo termine che vogliono avere un solido nome del tech nel loro portafoglio.

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