Il titolo è tra i più amati dagli investitori internazionali per la sua forte esposizione estera e la crescita sulle rinnovabili.
Enel (MI:ENEI) campione a Piazza Affari. Il titolo conquista la prima posizione per capitalizzazione e supera il colosso Eni (MI:ENI). Da inizio anno il gruppo elettrico ha messo a segno una performance del +35,36% contro il -8% di Eni. Superato anche il FTSE MIB che segna un +22% dal primo di gennaio.
A richiamare gli acquisti sul titolo è la forte esposizione in Sud America e penisola Iberica, Paesi con buoni tassi di crescita del Pil. Insieme le due aree nel 2018 hanno generato 8 miliardi di Ebitda pari a circa il 50% dell’utile operativo totale. Nel corso degli ultimi anni il peso dell’Italia si è ridotto notevolmente attestandosi nel 2018 comunque a un buon al 42% dell’Ebitda. Anche questo è stato un fattore di successo per l’andamento delle quotazioni che hanno beneficiato di un ritorno di fiducia sul nostro Paese. Un maggiore peso dell’Italia nei portafogli internazionali tramite fondi o ETF si traduce di fatto con una maggiore esposizione sul titolo più capitalizzato di Piazza Affari. A questo si aggiungono fattori prettamente finanziari: il calo dei tassi aiuta Enel (MI:ENEI) che con 41 miliardi di debito netto a fine 2018, riduce gli oneri finanziari.
In questo scenario è interessante il certificate Recovery Top Bonus su Enel (MI:ENEI) a codice ISIN LU2000318654.
Tra poco più di un anno (il 18 dicembre 2020 è la data di valutazione finale) il prodotto, che oggi quota 96 euro, verrà ritirato a 100 euro se Enel non avrà mai toccato la barriera posta a 5,1536 euro ( -23,95% da oggi).
Vediamo come funziona un Recovery Top Bonus. Il certificate permette di beneficiare della struttura tipica dei Bonus Cap, ma a differenza di questi ultimi, presenta un prezzo di emissione sotto la pari. Nella pratica, il guadagno per l’investitore sarà un importo massimo a scadenza pari a 100 euro con un bonus potenziale dato dalla differenza tra i 100 euro e il prezzo di acquisto del prodotto.
In questo tipo di prodotto la barriera è attiva solo a scadenza (barriera europea). Pertanto, anche un ribasso del sottostante a un livello inferiore della barriera, durante la vita del certificato, non preclude la possibilità per l’investitore di ottenere un importo pari a 100 euro se la barriera non è violata a scadenza.
La barriera è posta a 5,1536 euro (80% del Valore Iniziale) con un cap fissato al 6,8285 euro (106% del Valore Iniziale). Il prodotto dura poco più di un anno e sarà sempre vendibile sul mercato grazie all’attività del market maker presente in denaro e lettera.
Alla scadenza, gli scenari possibili saranno due:
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