Ricevi uno sconto del 40%
🚨 Mercati volatili? Trovare le gemme nascoste per ottenere una seria sovraperformanceTrova subito azioni

Calo rendimento bond G.B. cela timori per Brexit, investitori cercano sicurezza

Pubblicato 07.07.2020, 16:20
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Povero Regno Unito, si potrebbe pensare. Il futuro del paese dopo la Brexit, le prospettive per Londra come centro finanziario, il benessere della nazione sotto il comando del suo eccentrico e spettinato primo ministro: è tutto confuso. Chi comprerebbe dei bond trentennali da un paese con un futuro tanto incerto?

UK 30Y Weekly TTM

Grafico settimanale bond a 30 anni britannici sui 12 mesi precedenti (TTM)

Tante persone, a quanto pare. Il rendimento dei bond governativi britannici super-lunghi è sceso sotto quello dei bond governativi nipponici a scadenza simile e la differenza è salita ad oltre 25 punti base, con il rendimento dei “gilt” trentennali, nome con cui sono noti i bond governativi britannici, sceso allo 0,6% rispetto a quasi il 3% di un anno fa.

Non c’è da stupirsi, dicono gli analisti, che la Banca d’Inghilterra stia accarezzando l’idea di tassi di interesse negativi, che dovrebbero supportare i prezzi dei bond (i prezzi si muovono in maniera inversa rispetto al rendimento). Ma la Banca del Giappone mantiene il tasso di riferimento a breve termine a -0,1% dal 2016.

E, sì, la Banca d’Inghilterra ha promesso, durante la pandemia di COVID-19, di comprare altri 300 milioni di sterline di bond governativi dopo aver aggiunto 100 milioni due settimane e mezzo fa (sebbene abbia affermato che rallenterà il ritmo degli acquisti). Ma la Banca del Giappone compra bond governativi da anni ed ora possiede circa metà dei bond del paese in circolazione.

Aumento dell’offerta di bond; la sicurezza viene prima del rendimento

Tutto questo mentre l’offerta di gilt cresce rapidamente perché il governo britannico, al pari dei governi in tutto il mondo, sta accumulando un enorme debito per fronteggiare la crisi del coronavirus. Ciononostante, gli investitori stanno comprando i bond, spingendo su il prezzo e giù il rendimento, di qualunque tipo, dai bond a due anni a quelli a 30 anni.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

Questa recente mossa ha colto alla sprovvista molti trader, in quanto gli investitori hanno cominciato a mettere la sicurezza al primo posto rispetto al rendimento, nella prospettiva di nuove misure di confinamento. I rendimenti dei bond a due e a cinque anni in realtà sono scesi meno di quelli di altri bond rifugio, come i Bund tedeschi ed i Buoni del Tesoro USA, al punto che chi stava facendo short selling sui gilt ha dovuto chiudere la propria posizione.

Nonostante tutto il clamore sulla Brexit, il Regno Unito era una delle principali economie mondiali già ben prima di unirsi all’Unione Europea e quasi certamente lo sarà per molto tempo anche dopo esserne uscita. La sterlina è una delle monete più antiche del mondo, la Banca d’Inghilterra è una delle banche centrali più antiche e più rispettate e Londra è un centro finanziario globale non da decenni ma da secoli. Il Regno Unito, in breve, è l’emblema della stabilità.

Non tutti i recenti cambiamenti del sentimento degli investitori sono positivi, però. Un tasso di riferimento della BoE negativo sarebbe indice di preoccupazione per l’economia ma ciononostante darebbe una spinta all’attuale rally dei bond.

Tra gli alti e bassi dell’incertezza per il COVID-19, i bond governativi in generale sono stati scambiati in modo attivo. Il volume giornaliero medio degli scambi di bond governativi britannici ha raggiunto il massimo storico di 47 miliardi di sterline nel primo trimestre, secondo l’Associazione per i Mercati Finanziari Europei, un gruppo del settore bancario. Complessivamente in Europa gli scambi di bond sono saliti del 25% come media giornaliera, su base trimestrale.

Annuncio di terzi. Non è un'offerta o una raccomandazione di Investing.com. Consultare l'informativa qui o rimuovere gli annunci .

I timori per il COVID-19 hanno pesato sui titoli azionari britannici, con le aziende che hanno tagliato i dividendi e la ripresa economica che resta un punto interrogativo. Di conseguenza, i gilt sono stati tra gli asset con la performance migliore nel primo semestre, con ritorni di circa il 10%, secondo il Financial Times. I gilt indicizzati all’inflazione sono andati anche meglio, con ritorni del 13,7%.

I bond governativi britannici vengono chiamati “gilt” (dorati) perché un tempo i certificati erano bordati d’oro. Ora, nonostante tutti i problemi che si ritrova a dover affrontare il Regno Unito, i gilt al tempo del COVID-19 costituiscono un raggio di luce dorata per gli investitori.

Ultimi commenti

Regno Unito futuro incerto?e l'Italia?
Chiunque faccia previsioni sul futuro pos brexit della G.B, più che un economista è un indovino.
Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.