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Cosa devono aspettarsi i trader del forex dall’OPEC e dal G20

Pubblicato 09.04.2020, 09:15
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Rassegna giornaliera sul mercato forex, 8 aprile 2020

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Azioni  e valute sono salite oggi dopo che il Dottor Fauci, Il Direttore dell’Istituto Nazionale statunitense per le allergie e le malattie infettive ha dichiarato che potrebbe esserci una svolta sul COVID-19 la prossima settimana. Fauci ha notato che il numero delle vittime è inferiore a quanto inizialmente previsto, un segnale di possibile riduzione della curva. La risposta delle valute è stata mista, con il dollaro USA in salita contro euro, dollaro canadese, franco svizzero e yen giapponese, ma in calo contro sterlina, dollaro australiano e dollaro neozelandese. La price action suggerisce che gli investitori non sono convinti della sostenibilità dei guadagni, in particolare dopo che lo stato di NY ha riportato un numero record dei nuovi casi positivi.

Martedì il Presidente Trump ha parlato di riaprire parte delle attività tra 4-6 settimane; questo potrebbe essere possibile, ma di certo non diminuisce il danno fatto al settore corporate, che avrà bisogno di tempo per riprendersi. La buona notizia è che gli USA possono guardare ai risultati della Cina nel riaprire le attività economiche e autorizzare i rapporti sociali. Se il paese riuscirà ad evitare una seconda ondata, allora c’è speranza per il resto del mondo, ma se il numero dei contagi di COVID-19 dovesse risalire, rimettendo di fatto il paese in quarantena, allora sarebbe più saggio considerare un rinvio della riapertura delle attività negli USA.

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La performance contenuta del dollaro è legata ai verbali del FOMC di marzo. Le previsioni economiche sono peggiorate bruscamente e le proiezioni economiche sono state ribassate in maniera significativa, il che non ci sorprende considerando che la banca si è affrettata a portare i tassi a zero a riavviare il programma di Quantitative Easing. Detto ciò, l’impatto sul dollaro è stato contenuto, in quanto queste previsioni caute erano ampiamente previste dai mercati.

Domani potremmo vedere dei grandi movimenti nelle valute. Il dollaro USA resta al centro dell’attenzione, in attesa di dati sulle richieste di sussidio di disoccupazione, sull’inflazione e sul sentimento dei consumatori. Tra prezzi del petrolio più bassi e dollaro più forte, l’IPP dovrebbe scendere. L’indice del sentimento dell’Università del Michigan dovrebbe essere anch’esso in calo, vista la quarantena. Ma il vero centro dell’attenzione sarà il vertice OPEC. I prezzi del petrolio sono scesi del50% dall’inizio dell’anno, dopo l’aumento della produzione in Arabi Saudita. Gli investitori sono impazienti di vedere se la guerra dei prezzi tra Arabia e Russia finirà con un accordo che prevede un taglio della produzione mondiale di 10 milioni di barili. Ci sono tutti i segnali di un possibile accordo da parte di Putin, ma ancora non è chiaro come la vedano i sauditi. Sarà un vertice cruciale per il mercato del petrolio, per il dollaro canadese e per la propensione al rischio. Potrebbe superare l’impatto dei dati sul mercato del lavoro canadese attesi per domani. Visto il brusco calo della componente relativa all’occupazione dell’indice PMI IVEY, ci si aspetta un bel numero di posti di lavoro in meno a marzo. Se l’OPEC dovesse lasciare invariata la produzione e i dati sull’occupazione dovessero essere deboli, potremmo vedere un cambio USD/CAD destinato a salire verso 1,42. Se taglieranno la produzione, il cambio USD/CAD potrebbe scendere sotto 1,40.

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Anche i leader del G20 si incontreranno per discutere  dell’emergenza sanitaria causata dal Covid 19. Molti leader si aspettano un’azione coordinata e, sebbene si possano fare dei passi avanti sull’emergenza e sull’aumento delle spese sanitarie, sul fonte economico non aspettiamoci tutta questa collaborazione.

La valuta più debole della giornata è stata l’euro. La Spagna ha riportato l’aumento maggiore del numero dei contagi e dei decessi degli ultimi 4 giorni. La BCE ha dichiarato di non essere obbligata a tenere i tassi bassi per un lungo periodo, mentre la Germania prevede una contrazione dell’economia del 10% nel secondo trimestre. Per domani sono attesi i dati sul commercio in Germania; dati deboli potrebbero far scender la valuta ancora di più. Attesi per domani anche i dati su produzione industriale britannica, commercio e PIL mensile, e visto il calo dell’indice PMI manifatturiero, delle vendite al dettaglio e degli scambi commerciali, si prevedono dati deboli che potrebbero fare scendere nuovamente il PIL.

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per il momento l unica soluzione possibile è un vaccino che credo ancora non tireranno fuori per il momento..una sola parola prudenza
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