- Pubblicazione del report mercoledì 30 gennaio, dopo la chiusura dei mercati
- Previsioni sulle entrate: 4,24 miliardi di dollari
- Utili per azione: 0,67 dollari
Il colosso dell’elaborazione di pagamenti PayPal (NASDAQ:PYPL) è uno dei pochi titoli del mondo digitale quest’anno a godere ancora della nostra fiducia. Questo ottimismo è alimentato da una solida traiettoria di crescita e da alcune mosse strategiche che la direzione ha adottato per differenziare la compagnia dalla massa.
Rispetto al diffuso timore che PayPal avrebbe visto una drastica riduzione dei volumi di elaborazione di pagamenti in seguito alla separazione da eBay (NASDAQ:EBAY) nel 2015, la piattaforma ha trovato il modo non solo di prosperare ma anche di aggiungere nuove modalità per aumentare le entrate.
PayPal ha una capitalizzazione di mercato di quasi 107 miliardi di dollari, 100 volte di più rispetto a quando è stata comprata da eBay nel 2002. Inoltre, il numero di utenti è passato da 15 milioni a quasi 250 milioni. Sebbene sia in difficoltà in Cina dove i pagamenti sono dominati da WeChat, nel resto del mondo l’azienda elabora ben il 30% di tutte le transazioni di e-commerce, secondo alcune stime.
Nell’ultimo trimestre, PayPal ha riportato solidi utili trimestrali, con una robusta crescita del 21% delle vendite dopo la modifica per le spese non ricorrenti ed un’impennata del 17% degli utili per azione, alzando al contempo le previsioni sul resto dell’anno.
Nel report del quarto trimestre, che sarà pubblicato a fine gennaio, gli analisti si aspettano utili per azione di 0,67 dollari, con un rimbalzo del 22% rispetto allo stesso periodo dell’anno scorso e vendite di 4,24 miliardi di dollari.
Le acquisizioni alimentano la crescita
Negli ultimi anni, nell’ambito del suo proposito per ottenere una partecipazione maggiore nel settore altamente competitivo dell’elaborazione di pagamenti, PayPal ha operato una serie di sagge acquisizioni. Queste mosse stanno ora spingendo la crescita rendendo la compagnia in grado di difendere la sua posizione dominante.
In un’economia globale in cui i compratori hanno speso quasi 3 mila miliardi di dollari online l’anno scorso, PayPal ha acquisito una serie di strumenti per rendere possibili tali transazioni. Possiede Venmo, l’app di pagamenti social, e Xoom, un servizio digitale di trasferimento di denaro usato per inviare soldi all’estero.
Ma questo enorme mercato dei pagamenti digitali è allettante anche per alcuni dei colossi globali del tech, come Apple (NASDAQ:AAPL), Amazon (NASDAQ:AMZN), Facebook (NASDAQ:FB) e Google (NASDAQ:GOOGL). Tuttavia, anziché insidiare questi giganti, PayPal ha adottato un approccio più conciliante. Piuttosto che competere duramente con tutti i nuovi arrivati, sta collaborando con alcune compagnie tech per cercare di arrivare negli istituti finanziari che stanno incontrando difficoltà nel passare da soli ai servizi finanziari online.
Il titolo di PayPal, che ieri ha chiuso a 91,60 dollari dopo essere schizzato di quasi il 14% negli ultimi 12 mesi e del 112% negli ultimi due anni, si trova in una posizione migliore per superare un ribasso economico rispetto ad altri rivali. Il motivo per cui favoriamo PayPal rispetto agli altri titoli a crescita altamente ciclica è semplice: un potenziale rallentamento economico o persino una vera e propria recessione non impediranno ai consumatori di cercare modi più convenienti per gestire le transazioni finanziarie. E secondo noi PayPal è ben posizionato per trarre vantaggio da questo trend.
Morale della favola
Pensiamo che i risultati del quarto trimestre di PayPal mostreranno una crescita significativa del volume totale grazie alle acquisizioni e alle nuove collaborazioni. Per questo motivo, il titolo sembra destinato a vivere un altro anno solido.