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Oro: arriverà presto a 1.900 dollari?

Pubblicato 04.12.2020, 13:20
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Tecnicamente, le più brutali correzioni di mercato spesso risultano nelle inversioni più aggressive. Se questo detto si applica all’oro nel suo tentativo di tornare a 1.900 dollari l’oncia, allora consideriamo un fondamentale che potrebbe ulteriormente alimentare la storia tecnica: lo stimolo.

L’oro ha visto il suo peggiore selloff in due mesi la scorsa settimana, crollando di 90 dollari, o quasi il 5%, dopo la svolta nei vaccini per il COVID-19 e la notizia della loro potenziale disponibilità entro Natale, eventi che hanno innescato la corsa dagli asset rifugio ed un epico rally dei titoli azionari, nell’idea che il mondo possa presto liberarsi della pandemia.

Tuttavia, questa settimana, l’oro è balzato di quasi il 4% recuperando quasi 65 dollari e oscillando a 1.845 dollari negli scambi dell’ora di pranzo in Asia questo venerdì, intorno alle 1:30 ET ora di New York. I vaccini sono ancora la storia principale sui mercati, ma è arrivato qualcos’altro a spingere quasi tutto verso l’alto in una volta: come la proverbiale marea che solleva tutte le barche. Si tratta delle voci di un secondo stimolo USA per il coronavirus.

Dopo numerosi intoppi lungo la strada negli ultimi sei mesi ed altre peripezie, un gruppo bipartisan di legislatori Repubblicani e Democratici, stanchi delle politiche che hanno negato aiuto a milioni di americani bisognosi, stanno chiedendo che il Congresso e il Senato approvino un piano di aiuti per il COVID-19 da 908 miliardi di dollari da distribuire subito.

Se questi fondi non fossero abbastanza, ci sono altri 455 miliardi di dollari rimasti dal piano originale di aiuti, il CARES Act da 3 mila miliardi di dollari approvato a marzo, che potrebbero essere utilizzati, ha affermato il gruppo. Si tratta di circa 1,4 mila miliardi di dollari, poco meno dei 2 mila miliardi di dollari chiesti inizialmente dai Democratici ma molti di più dei miseri 300 miliardi di dollari offerti dai Repubblicani.

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Per i mercati azionari, già schizzati per le notizie sui vaccini, le nuove discussioni su uno stimolo sono state un altro motivo per segnare massimi storici. Per l’oro, in particolare, l’iniziativa bipartisan è stata un’ancora di salvezza arrivata al momento giusto per salvarlo dall’abisso dei 1.700 dollari in cui stava cadendo la scorsa settimana.

Sebbene in pochi si aspettino che il metallo giallo possa tornare immediatamente ai massimi storici di 2.000 dollari ed oltre raggiunti ad agosto, non si esclude un ritorno a 1.900 dollari sul breve termine.

La buona notizia è che, numericamente, questo obiettivo non è così lontano: poco più di 50 dollari da dove si trovava negli scambi asiatici di questo venerdì.

Gold Daily

Grafico giornaliero oro

 

Grafici gentilmente forniti da SK Dixit Charting

Tecnicamente, però, la strada verso i 1.900 dollari è irta di difficoltà, spiega Sunil Kumar Dixit di SK Dixit Charting a Kolkata, India. In una email di questo venerdì a Investing.com, Dixit ha illustrato la strada che si prospetta per il metallo prezioso:

“Il linguaggio del corpo dell’oro rivela la sua intenzione di superare la parte destra dei 1.900 dollari ma, allo stesso tempo, i fattori tecnici invitano alla cautela”.

“Come previsto, il metallo prezioso sta affrontando una dura resistenza a 1.848 dollari e la negatività dell’indice RSI (indice di forza relativa) stocastico potrebbe causare una correzione intraday a 1.830-1.818 dollari. I compratori potrebbero entrare al test di 1.818-1.820 dollari ed un consolidamento potrebbe aiutare l’oro a schizzare di nuovo, infrangendo i 1.848 dollari e dirigendosi verso i 1.866-1.870 dollari”.

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In breve, l’attuale rialzo ha un movimento limitato, spiega Dixit, aggiungendo:

“Che l’oro sia in grado o meno di reclamare la barriera critica di 1.968 dollari sarà determinato dal range di 1.915-1.920 dollari”. 

Gold Weekly

Grafico settimanale oro

 

Anil Panchal, esperto di grafici sull’oro che scrive su FX Live, afferma che i segnali tecnici sono immediatamente a favore del metallo giallo prima per un test di 1.850 dollari:

“Avendo con successo superato la confluenza di 1.841 dollari, compreso il livello di Fibonacci del 38,2% a un mese e la media mobile semplice di 5-15 minuti, i compratori si preparano a sfidare le bande di Bollinger nel mezzo sul grafico giornaliero e la Resistenza 1 Pivot Point a una settimana intorno a 1.851 dollari”.

Panchal spiega che l’indicatore di confluenza tecnica da lui usato suggerisce anche 1.851 dollari come un ostacolo chiave al rialzo per l’oro.

“Se il metallo dovesse superare 1.851 dollari, la Resistenza 1 Pivot Point a una settimana intorno a 1.851 dollari potrebbe essere uno stop intermedio prima del minimo di ottobre vicino a 1.860 dollari”.

D’altro canto, avverte che un’infrazione al ribasso di 1.841 dollari potrebbe portare un’ondata di venditori che puntano a guadagni veloci: prima a 1.839 e poi a 1.835 dollari.

L’indicatore tecnico giornaliero di Investing.com mostra che l’oro è diventato “Buy” da “Strong Sell” di una settimana fa. La resistenza di Fibonacci emerge prima a 1.846,31 dollari, poi a 1.851,19 e infine a 1.859,10 dollari, secondo i nostri modelli.

Se il trend dovesse diventare ribassista, allora l’oro probabilmente troverà un supporto di Fibonacci prima a 1.830,49 dollari, poi a 1.825,61, prima che emergano gli acquisti su larga scala a 1.817,70 dollari.

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Il pivot point tra questi range è 1.838,40 dollari.

Come per tutte le proiezioni, vi invitiamo a seguire le stime ma mitigandole con i fondamentali (e con moderazione), quando possibile.

Nota: Barani Krishnan utilizza una varietà di opinioni oltre alla sua per apportare diversità alla sua analisi di ogni mercato. Non possiede e non ha una posizione su nessuna delle materie prime o asset di cui scrive.

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