Nelle ultime 24 ore, il greggio è salito dell'1,60% chiudendo a 69,81 dollari al barile, dopo che l'American Petroleum Institute (API) ha riportato che le scorte di petrolio greggio degli Stati Uniti sono aumentate di 1,3 milioni di barili, risultando a 399,5 milioni di barili, nella settimana terminata il 14 settembre.
Durante la sessione asiatica, la quotazione del Future Petrolio Greggio WTI è stata di 69,95 $, in aumento dello 0,20% rispetto alla chiusura di ieri.
In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 68,85 $ seguito da 67,74 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 70.74 $, seguito da 71.52 $.
Nello stesso tempo, l'XAU/USD è sceso dello 0,13%, chiudendo a 1202,80 dollari l'oncia.
Nella sessione asiatica, la quotazione dell'oro è stata di 1204,10 $, in aumento dello 0,11% rispetto alla chiusura di ieri.
In caso di storno down, la quotazione potrebbe trovare supporto a 1200.20 $ seguito da 1196.30 $, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1208,10 $, seguito da 1212,10 $.
Il presidente USA Donald Trump ha annunciato nuovi dazi del 10% su 200 miliardi di dollari di merci importate della Cina a partire dal 24 settembre, l'imposizione salirà al 25% entro la fine del 2018; i nuovi dazi si aggiungono a quelli introdotti su 50 miliardi di dollari di merci cinesi.
Oggi le borse cinesi salgono sulle attese che Pechino intraprenda ulteriori misure di stimolo per bilanciare l'impatto della disputa sulle tariffe.
SHANGHAI guadagna oltre l'1,5%, mentre HONG KONG sale di 1,4% circa, guidata dai titoli energetici e sui beni di consumo, TOKYO ha chiuso la seduta con l'indice Nikkei in rialzo di 1,08%, mentre SYDNEY chiude in rialzo di 0,43% spinta da materie prime ed energetici.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi
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