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I tori del dollaro si caricano, i dati confermano il rally

Pubblicato 17.01.2020, 10:38
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Rassegna giornaliera sul mercato forex 16.01.2020

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Il Dow Jones Industrial Average ha toccato un nuovo massimo storico, mentre il dollaro USA è salito al massimo di otto mesi contro lo yen nipponico sulla scia di dati positivi sulle vendite al dettaglio. Dopo settimane di dati economici deludenti, gli investitori volevano vedere la conferma del rally da parte dei dati, dunque, si sono buttati una volta pubblicato il report, facendo schizzare azioni e valute. L’economia USA è uscita dal pantano? Sicuramente no, ma visto come i mercati hanno trascurato i dati più deboli come IPC e occupazione non agricola, i dati positivi mostrano di avere un impatto maggiore sul biglietto verde rispetto a quelli negativi. Nonostante una crescita debole degli stipendi, la spesa dei consumatori è salita dello 0,3% nel mese di dicembre. Escludendo auto e carburanti, la spesa è salita dello 0,5% alla fine dell’anno e l’attività manifatturiera nella regione di Philadelphia ha segnato una forte ripresa all’inizio dell’anno.

Tuttavia, per quanto i dati possano sembrare incoraggianti, è necessario riconoscere la revisione al ribasso dei dati di novembre ed i dati deboli sulle vendite nel periodo della feste di fine anno riportati ieri da Target. Il livello della spesa nel mese di dicembre potrà anche essere positivo, ma il 2020 potrebbe essere un anno davvero difficile per il comparto della distribuzione. Tuttavia, i policymaker statunitensi restano ottimisti, con i Presidenti delle Fed Kashkari, Kaplan e Bowman che esaltano le previsioni positive per il lavoro ed il mercato immobiliare. La Casa Bianca ha inoltre fatto riferimento alla possibilità di un taglio delle tasse e questo ha aiutato l’impennata. La fase uno dell’accordo USA-Cina è cosa fatta e, nonostante le lacune siano numerose, si spera di mettere da parte le tensioni commerciali per qualche mese. I dati di domani sulla fiducia dei consumatori e sul settore immobiliare non dovrebbero avere un grande impatto sui mercati, ma i rapporti con l’Iran lasciano pesano sul sentimento.

La sterlina ha registrato una delle migliori performance della giornata e questo vigore ci sorprende, visti i dati rilasciati di recente e il riferimento ad un taglio dei tassi per quest’anno. La sterlina è salita per il terzo giorno consecutivo e l’unica spiegazione è l’ottimismo in vista del report sulle vendite al dettaglio di dicembre. Secondo il British Retail Consortium, la domanda è stata forte ma questo non ci fa dimenticare della debolezza dimostrata dalla produzione industriale e dall’inflazione. Il Premier britannico Boris Johnson ha inoltre ammesso la possibilità che non si giunga a nessun accordo con l’UE quest’anno. Nessuna di questo notizie è positiva per il Regno Unito, e, stando così le cose, i banchieri centrali britannici inizieranno sicuramente a pensare ad un taglio dei tassi.

L’euro è risalito dopo i verbali della BCE di dicembre che hanno mostrato che la “politica potrebbe essere rivista per ridurre degli effetti secondari indesiderati”. Tuttavia, con un “solido trend positivo dell’inflazione sottostante (costi delle vacanze esclusi)”, i policy maker della zona euro non hanno alcuna fretta di intervenire. In confronto ad altri paesi, continuiamo a vedere segni di miglioramento e stabilizzazione dell’economia.

In calo il dollaro canadese e anche quello australiano, nonostante i dati positivi sul settore immobiliare australiano. Malgrado l’aumento di oltre un punto percentuale nei prezzi del petrolio e i dati USA più forti, l’impennata del cambio USD/CAD sta perdendo slancio. L’andamento negativo del dollaro australiano non ha motivazioni particolari, esclusa l’impennata del dollaro USA; ma i dati cinesi in agenda su PIL, produzione industriale e vendite al dettaglio potrebbero far preoccupare gli investitori. L’andamento migliore del giorno è stato registrato dal dollaro neozelandese, che, grazie ai dati positivi sulle vendite immobiliari, ha trascurato i dati deboli sulle spese tramite carte di credito. I dati PMI sono attesi nel pomeriggio, e visti i dati recenti, si prevede un rialzo.

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