Il 5G che unisce. Vodafone (LON:VOD) e Tim insieme per accelerare sulla rete di nuova generazione. Fatsweb e Wind siglano un accordo sui nuovi investimenti. Gli operatori depongono le armi e uniscono le forze per accelerare la diffusione del 5g. Tradotto meno guerre commerciali e più sinergie: servizi di qualità seguiti da tariffe e margini più alti. La nuova era per gli operatori tlc sta per cominciare.
La svolta era nell’aria, il nuovo a.d. di Tim, Luigi Gubitosi aveva aperto le porte a un accordo con Vodafone a fine febbraio. Obiettivo, tagliare i costi dell’8% e incrementare i margini. Giovedì sera la proposta è atterrata in cda con il via libera dei consiglieri.
Allargando lo sguardo, la strategia di Tim sul fronte della rete vede, da un lato, un accordo con il fisso con Open Fiber, le trattative con la rete di fibra ottica di Enel (MI:ENEI) sono fitte, con il probabile l’ingresso di un azionista di peso come la Cassa depositi e prestiti. Sul mobile, Tim accelera con Vodafone. Gli analisti stimano che, in un futuro molto prossimo, la rete fissa e mobile di nuova generazione si uniranno per creare una nuova società che probabilmente verrà scorporata.
La tecnologia 5g è dirompete sia dal lato tecnologico e industriale che da quello finanziario. Come il 2G (Gsm) ha accompagnato la diffusione dei telefoni cellulari; il 3G ha sostenuto l'economia delle app e i primi smartphone; il 4G ha spinto streaming, messaggistica e il cloud. Il 5G, secondo gli esperti, sarà ancora più pervasivo perché aprirà mercati ancora inesplorati: auto che si guidano da sé connesse fra loro e un pc centrale, un team di dottori che opera in remoto o un concerto con musicisti e cantanti a distanza.
Sul fronte finanziario gli esperti delineano nuovi scenari: maggiore collaborazione tra gli operatori margini in crescita senza escludere un nuovo risiko del comparto.
Qualcosa è già visibile, a livello di tariffe il passaggio del 5G costerà tra 5 euro in più al mese per i clienti Vodafone alle 10 euro di Tim (a seconda dei giga e dei servizi a disposizione). In alcuni casi si può arrivare ad aumenti del 30% della tariffa attuale con margini in aumento.
“Il 5G potrebbe risolvere anche una vecchia anomalia tutta europea - aggiunge un analista - la forte segmentazione degli operatori a livello nazionale, eredità di una situazione che vedeva i principali operatori controllati dallo Stato”. Qualcuno si spinge oltre e, nel prossimo futuro, vede importanti sinergie da una fusione tra operatori nazionali dettata dall’esigenza di sempre maggiori servizi in cloud per L’Iot, (internet delle cose – dispositivi elettronici che comunicano fra loro) e offerte aziendali uniche.
La compagine societaria di Tim è già internazionale. I due principali azionisti il fondo Elliot e Vivendi (PA:VIV) da poco avrebbero deciso di deporre le armi per focalizzarsi sulle strategie di crescita: possibile riacquisto delle azioni risparmio, una strategia definita per Tim Brasil, scorporo della rete
Ne uscirebbe una società più snella e dinamica in grado di guardare anche a alleanze extraconfine.
Per anni il settore delle tlc in Borsa ha sofferto, ma la svolta del 5G promette un cambio radicale. Dai massimi del luglio 2015 (ultimi quattro anni) l’europstoxx600 delle tlc ha perso il 40%, circa il 10% l’anno ma secondo gli esperti la tendenza potrebbe cambiare.
In questo scenario appare interessante il certificate Crescendo Rendimento Memory Autocall Step Down emesso da Exane con codice ISIN FREXA0018111 che ha come sottostanti tre big europee del comparto tlc: Telecom Italia (MI:TLIT), Orange e Vodafone. Il prodotto stacca cedole mensili (sempre compensabili con le minusvalenze) dell’0,77% (9,24% all’anno) se i tre sottostanti, non perdono oltre il 35% dal livello iniziale. Durata tre anni con rimborso anticipato dal sesto mese con le tre compagnie sopra alla Barriera Rimborso Anticipato Automatico Mensile. Qui il Link per approfondire.