Il titolo di Netflix (NASDAQ:NFLX) è colato a picco ieri, con -14%, a 343,89 dollari negli scambi after-hour. Il gigante dei video in streaming ha deluso gli investitori su quello che probabilmente è l’indicatore più importante con gli utili pubblicati ieri dopo la chiusura dei mercati.
Netflix ha aggiunto 670.000 abbonati negli Stati Uniti nel secondo trimestre, poco più della metà degli 1,23 milioni previsti ad aprile. Anche i rispettivi dati oltreoceano sono risultati inferiori, con 500.000 unità in meno rispetto alla stima di aprile. In totale, Netflix ha aggiunto 5,2 milioni di utenti lo scorso trimestre. Un milione in meno rispetto all’obiettivo che si era prefissata la compagnia.
Il numero dei nuovi abbonati, però, non è sceso rispetto al trimestre precedente. È semplicemente rimasto invariato. Inoltre, gli utili di Netflix hanno comunque superato le aspettative degli analisti. La compagnia ha riportato un profitto di 384,3 milioni di dollari, o 85 centesimi ad azione. La stima media degli analisti, secondo Zacks Investment Research, era di EPS di 80 centesimi.
Tuttavia, in confronto all’ambizioso obiettivo della compagnia, dopo il report gli investitori hanno improvvisamente pensato che il titolo fosse troppo costoso.
Il crollo del titolo è stato più del doppio del tonfo del 6,3% registrato il 25 giugno dopo la notizia del giro di vite sugli investimenti cinesi nelle aziende tech USA. Mentre quello era stato il crollo più significativo in quasi due anni durante gli scambi normali, il selloff di ieri ha cancellato più di 10 miliardi di dollari della capitalizzazione di mercato della compagnia.
Sebbene il titolo sia sceso al di sotto della linea rialzista dall’inizio dell’anno, ha trovato comunque supporto a 343,89 dollari (linea rossa) sopra i massimi di marzo e aprile, nonché della dma a 100. È quasi il doppio del livello a cui le azioni di Netflix hanno cominciato all’inizio del 2018. Potrebbe essere un’opportunità di acquisto?
Strategie di trading - posizione lunga
I trader conservatori potrebbero aspettare un nuovo massimo sopra quello del 21 giugno di 423,21 dollari, a conferma del trend rialzista, prima di impegnarsi con una posizione.
I trader moderati potrebbero partecipare se il prezzo dovesse tornare sopra la linea rialzista, a 370dollari, per l’angolazione attuale.
I trader aggressivi potrebbero rischiare una posizione, se il prezzo dovesse dimostrare supporto, con almeno una candela verde lunga sopra i massimi di marzo e aprile.
I trader molto aggressivi potrebbero “salire a bordo” dopo aver stabilito punti di entrata ed uscita che forniscano un rapporto rischio-ricompensa minimo di 1:3.
Esempio di trading
- Entrata: 360 dollari
- Stop-loss: 350 dollari (cifra tonda psicologica) Rischio: 10 dollari
- Obiettivo: 400 dollari (cifra tonda psicologica) Ricompensa: 40 dollari
- Rapporto di rischio-ricompensa: 1:4