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Il petrolio ha raggiunto quel target dei 50$ che sembrava scritto nei manuali di analisi tecnica. Questo livello è spartiacque per il greggio perché storicamente c’è una storia sopra e una sotto questo valore. Alcuni siti non estraggono infatti sotto questa soglia, perché non conveniente.
In passato sui 50$ si andò formando un vero e proprio muro di posizionamenti in opzioni. L’andamento fu condizionato a tal punto che una volta sotto questo livello, l’accelerazione ribassista fu repentina e consistente.
Ora ci siamo di nuovo. Sopra quest’area, tecnicamente, a 52$ c’è la resistenza successiva, mentre i supporti sono lontani, perché si trovano rispettivamente a 43,5$ e 41,5$. C'è la giusta volatilità per tentare un superamento di slancio della soglia di resistenza.
La salita attuale è legata alle forti aspettative di ripresa dell’economia e deve molto alla scoperta del vaccino, che ha portato nuova fiducia negli operatori. Con il recupero del prezzo del petrolio si sono mosse a rialzo anche le azioni del settore Oil, che da tempo erano sottoperformanti rispetto al mercato, ma hanno fruito di una buonna rotazione settoriale.
Tra loro Saipem (MI:SPMI) è risultata la più reattiva, complice anche la recente firma di un nuovo contratto. Anche Eni (MI:ENI) e Tenaris (MI:TENR) stanno comunque recuperando e con la seduta di ieri hanno effettuato ottimi breakout rialzisti. Soprattutto Eni,sopra i 9 €, ha un grafico che cambia aspetto
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