Il Bitcoin, che a fine giugno è brevemente rimbalzato sopra i 13.000 dollari con un’impennata del 236% sul 2019 fino a quel momento, da allora ha fatto dietrofront. E ieri questo calo sembra essere accelerato.
La principale criptovaluta per capitalizzazione di mercato è crollata di oltre 600 dollari in 30 minuti, scendendo di nuovo sotto i 10.000 dollari ieri. Oggi segna -2,8%, o -270,6 dollari, dirigendosi in basso per il terzo giorno di fila e perdendo un totale di 920 dollari, l’8,85%, finora questa settimana.
Ciononostante, persino dopo il tonfo di 3.290 dollari, o del 25,5% dal suo massimo, il Bitcoin continua a segnare un’impennata di 5.606 dollari, o del 146,35% sull’anno.
È poco chiaro perché la criptovaluta abbia cominciato a salire, anche se qualcuno ne attribuisce il merito al progetto Libra di Facebook (NASDAQ:FB) (NASDAQ:FB) mentre altri dicono che si è trattata di una corsa prima del dimezzamento, quando il numero di ricompense in monete generate sarà diviso a metà.
I fondamentali alla base dell’attuale crollo del Bitcoin sono altrettanto confusi. Ma i segnali tecnici sono chiari: il breakout al ribasso di un pattern che (se il prezzo dovesse chiudere più in basso) suggerisce che i venditori hanno superato la domanda e cominciano ad abbassare le offerte al fine di trovare nuovi compratori.
Il prezzo è sceso sotto il fondo di un triangolo simmetrico. Le linee di trend convergenti di questo pattern dimostrano un’impasse tra compratori e venditori. Il breakout al ribasso indica che lo stallo si è risolto a favore degli orsi.
Se i prezzi si dovessero fissare sotto il triangolo, sarebbe un segnale che il mercato si è sincronizzato con un trend ribassista coerente. Un elemento che aggiunge enfasi a questo scenario: il breakout al ribasso è coinciso con quello della linea di trend rialzista da fine marzo.
La prossima rottura sarebbe quella della linea di supporto tra il massimo del 30 maggio ed il minimo del 17 luglio, a 9.100 dollari. Tuttavia, persino allora, la successione di picco-minimo sarebbe in salita.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero andare short dopo una serie di picchi e minimi discendenti o long dopo un massimo sopra quello del 26 giugno di 13.764 dollari per estendere il trend rialzista.
I trader moderati potrebbero andare short dopo che il prezzo chiuderà sotto la linea di supporto presunto di 9.100 dollari.
I trader aggressivi potrebbero andare short dopo una chiusura sotto il triangolo.
Esempio di trading
Entrata: 9.750 dollari, con un’impennata
Stop-Loss: 10.000 dollari, per assorbire una mossa di ritorno al livello chiave
Rischio: 250 dollari
Obiettivo: 9.000 dollari
Ricompensa: 750 dollari
Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3