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Indice FTSE MIB, tori sulla griglia…

Pubblicato 06.12.2018, 21:46
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Investing.com - La quotazione dell’indice FTSE MIB, alle ore 17:30 di oggi, era di 18643 punti, in perdita del -3.54%, rispetto alla giornata precedente; la seduta odierna è stata caratterizzata da un movimento fortemente ribassista.

In chiusura, si collocano in terreno positivo 0 titoli su 40 , con un range di variazione che va dal migliore (Italgas SpA (MI:IG)), che scende del -0.52%, al peggiore (Finecobank (MI:FBK)), che cede del -6.77%.

Riflessioni condivise:

Oggi, si potrebbe facilmente titolare “Giovedì nero” e in effetti, così è stato. Le perdite sui maggiori listini europei sono state assolutamente rilevanti con Piazza Affari che, a fine giornata, veste la maglia nera europea. Dopo un vistoso gap iniziale, la seduta odierna è proseguita accusando vendite continuate e massicce. I venditori hanno acquisito l’assoluto controllo per l’intera giornata. La causa di tanto sfacelo è stata imputata all’arresto in Canada, su mandato degli Stati Uniti, di Meng Wanzhou direttrice finanziaria, nonché figlia del fondatore del colosso cinese Huawei , Ren Zhengfei. La notizia, giunta in nottata, ha creato un’atmosfera di panico tra gli operatori della finanza i quali hanno visto nell’evento, una minaccia certa, alla stabilità del patto di non belligeranza, appena stabilito sulla questione dei dazi, fra gli Stati Uniti e la Cina. Il raggiungimento dell’accordo era riuscito ad infondere, almeno inizialmente, un grande ottimismo nei mercati, sentimento che, tuttavia, ha avuto vita breve. Già nella seduta successiva a quella del 3 dicembre infatti, i dubbi sull’effettiva tenuta del patto aveva fatto scattare le prime vendite, che con la sola pausa della giornata di ieri, oggi hanno preso decisamente il sopravvento. Ora, si può credere o meno al fatto che i mercati siano disposti a strapparsi le vesti e a bruciare miliardi di dollari di valore solo a causa di una vicenda come questa. La realtà, a mio personale avviso è che, senza ombra di dubbio, i “mercati” stiano attraversando una fase di serio ripensamento, relativamente allo scriteriato rally che li ha dominati, complice il QE lanciato dalle principali banche centrali mondiali, fra novembre 2016 e maggio 2018. La baldoria è stata prolungata e immotivata nei fondamentali e i risultati raggiunti assolutamente sproporzionati, in negativo, rispetto allo sforzo prodotto. Non appena quell’ondata di piena di liquidità ha iniziato a ridursi, i grandi compratori, scemata la loro primitiva fiducia, hanno lasciato campo libero al ritorno dei venditori, che avevano per così lungo tempo “artificiosamente” tenuto sotto scacco. Ora si concretizza l’inesorabile rivincita di questi ultimi…e ogni ragione è valida per accanirsi su quei titoli che così facilmente avevano recuperato… ma attenzione… perché così come i tori prima, ora anche gli orsi, stanno esagerando… e i livelli di quotazione che stiamo rivedendo, sono già quelli di inizio 2017… Basta osservare un grafico per rendersi conto che, da questi valori, in quell’anno, si innescò un prepotente rally che poi proseguì per circa 6000 punti, concedendosi ben poche soste. La spinta al ribasso, quindi, anche se proseguisse, dovrà certamente fare i conti con i livelli compresi fra i 18000 e i 15000 punti. Nel medio-lungo periodo, quindi, è proprio all’interno di quel range che andranno ricercate le entrate in acquisto realizzate secondo un rigoroso money management, a seconda delle proprie possibilità. Il primo livello spartiacque che si propone ora su quell’ampia scala è quello dei 18100 punti seguito poi solo dal successivo 15400 punti, senza null’altro nel mezzo. Altra cosa, evidentemente, è il trading di brevissimo e di breve periodo, per il quale, tuttavia, in questa occasione mi asterrò dal dare indicazioni, in attesa di verificare su quale scala il “mercato” intenda muoversi. Il movimento odierno ha sparigliato le carte a causa della sua elevata estensione e una nuova valutazione potrà essere eseguita, ragionevolmente, solo quando la volatilità sarà tornata su livelli più gestibili. Buonasera.
Francesco Lamanna.

FTSE MIB, grafico a 15 minuti

Posizioni & operazioni del 2018: nessuna
Operazioni di trading di lungo periodo aperte: long da 19650 punti

Ordini pendenti in attesa d’esecuzione:
Ordine di acquisto a 18075 e 15375 punti.
Gli indici migliori del FTSE MIB, alle 17.30 di oggi sono risultati:

FTSE Italia Chimica (+1.21%)
FTSE Italia Commercio (-0.02%)
FTSE Italia Alimentari (-0.78%)

Gli indici peggiori invece sono:
FTSE Italia Tecnologia (-5.32 %)
FTSE Italia Banche (-5.18%)
FTSE Italia Finanza (-4.62%)

I titoli oggi più scambiati in capitale sono stati:
Intesa (MI:ISP) 378M di euro
Eni (MI:ENI): 246M di euro
Unicredit (MI:CRDI): 242M di euro

I titoli migliori dell'indice milanese sono in chiusura:
Italgas SpA (MI:IG)quotato 4.798 (-0.52%)
Luxottica (MI:LUX) quotato 52.14 (-0.61%)
Campari (MI:CPRI) quotato 7.470 (-0.80%)

Fra i peggiori troviamo oggi:
FinecoBank Banca Fineco SpA (MI:FBK) quotato 9.062 (-6.77%)
Saipem (MI:SPMI) quotato 3.679 (-6.39%)
STM (MI:STM) quotato 12.090 (-5.99%)

I volumi di scambio odierni sono stati superiori alla media delle ultime sedute con 1.105.767.847 azioni, per un controvalore di 2.689.849.427 euro.

I rendimenti dei BTP italiani sono stati oggi del +3.07% sulla scadenza a 10 anni, del +2.07% su quella a 5 anni e del +0.58% su quella a 2 anni.

Sono negative, oggi, le performance delle maggiori piazze europee, con gli Indici di: Amsterdam AEX che scende del -3.32%, Parigi CAC 40 che chiude in peggioramento del -3.31%, Francoforte DAX, che diminuisce del -3.48%, Londra FTSE 100 che chiude al -3.15%, Madrid IBEX che segna il -2.75% e Zurigo SMI negativa del -3.00%.

Su base giornaliera, oggi il cross EUR/USD, ha assunto un andamento rialzista (+0.22%); al momento della scrittura, il cambio ha raggiunto un massimo a 1.1413 ed un minimo a 1.1321; la coppia scambia ora a 1.1374.

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