Gran parte delle principali valute sono salite quest’oggi anche se le azioni hanno ceduto parte dei rialzi di lunedì. Il cambio USD/JPY è salito sopra 108 ma ha chiuso la seduta newyorkese vicino a 107,75. Nel corso della giornata i rally si sono esauriti e cambi EUR/USD e USD/JPY si sono staccati dai massimi.
Secondo gli ultimi dati economici, l’attività del mercato immobiliare USA si è contratta nel mese di aprile con i nuovi cantieri in calo del 30% e le concessioni edilizie in calo del 20%. Ovviamente la cosa non ci sorprende in quanto il settore immobiliare è uno dei settore che risente maggiormente della crisi del COVID-19 e ci metterà di più per recuperare. I dati sulle vendite di case nuove ed esistenti saranno anche peggiori.
Il presidente della Federal Reserve Jerome Powell è intervenuto oggi e le sue dichiarazioni sono state leggermente meno positive. Ha dichiarato che la ripresa economica potrebbe essere a rischio senza ulteriori aiuti statali e che la disoccupazione potrebbe pesare sull’economia per anni. Visto il pubblico davanti a cui ha parlato e il desiderio di convincere gli uditori a concedere più aiuti fiscali, il suo tono grave non ci ha sorpresi.
Intanto, la tendenza per l’euro comincia a cambiare. Nelle ultime sei settimane, il cambio EUR/USD si è consolidato vicino a 1,08, ma nelle ultime 48 ore il cambio è salito di 25 pip. La fiducia degli investitori della Germania e della zona euro è migliorata significativamente nel mese di maggio, con lo ZEW tedesco che è schizzato a 51 da 28,2. I dati mostrano che il sentimento attuale è debole ma le aspettative sono salite al massimo da marzo 2015. È chiaro che tutti si aspettano una ripresa e che si aspettano che parta presto. Abbiamo visto un miglioramento simile nel sentimento dei consumatori USA lo scorso venerdì.
Oltre ai segnali di ripresa nell’economia della zona euro, gli investitori hanno accolto la proposta di Angela Merkel ed Emmanuel Macron di un fondo di ripresa da 500 miliardi di euro. I paesi della zona euro stanno iniziando ad allentare le restrizioni sugli spostamenti e questo dovrebbe incoraggiare l’attività economica. Per tutti questi motivi, riteniamo che la ripresa del cambio EUR/USD sia durevole. E questo sembra vero anche da un punto di vista tecnico visto che il cambio EUR/USD sta mantenendo il superamento al di sopra di 1,09.
I dati misti sul mercato del lavoro britannico hanno permesso alla sterlina di partecipare ai rally. Sebbene più di 850.000 persone abbiano perso il loro posto di lavoro nel mese di aprile, un dato superiore alle attese, il tasso di disoccupazione è migliorato e la retribuzione settimanale è scesa meno del previsto. Come abbiamo visto nelle ultime settimane con le principali valute, gli investitori si attaccheranno a qualsiasi buona notizia. I dati sull’inflazione saranno rilasciati domani e si prevede un calo dei prezzi in quanto, secondo gli indici PMI, non solo sono scesi i prezzi manifatturieri ma il “tasso di riduzione dei costi medi tra i fornitori dei servizi è stato il più rapido mai registrato”. Tuttavia, i dati sul IPC e IPP solitamente sono meno influenti rispetto ai dati sul lavoro, dunque se il dato di oggi non è riuscito a colpire la sterlina, non crediamo che dati deboli sull’inflazione possano farlo.
Le valute che hanno registrato l’andamento migliore della giornata sono state dollaro neozelandese e dollaro australiano. Invece di scendere, i prezzi alla produzione sono saliti nel primo trimestre in Nuova Zelanda dello 0,1% su base input e dello 0,4% su base input. La Reserve Bank of Australia ha rilasciato i verbali dell’ultimo vertice durante il quale si è mostrata disposta ad aumentare gli acquisti di bond se necessario. La Cina intanto continua a mettere pressione all’Australia con i dazi sull’orzo e sulla carne. Il cambio USD/CAD continua a scendere per via del calo dei prezzi del petrolio. Il Canada rilascerà il report sui prezzi alla produzione domani e si prevede un deciso calo dei prezzi ad aprile e questo potrebbe rallentare il ribasso del cambio.