Nelle ultime 24 ore, l'euro è leggermente salito contro l'USD, chiudendo a 1,1469 dollari. Sul fronte dei dati macro, la produzione industriale destagionalizzata della zona euro è scesa dell'1,7% su base mensile a novembre, registrando il suo più grande calo in tre anni e rispetto a un aumento rivisto dello 0,1% nel mese precedente.
Durante la sessione asiatica, la coppia EUR/USD è stata di 1,1483$, in aumento dello 0,12% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1,1459$ seguito da 1,1436$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,1498$, seguito da 1,1514$.
Nelle ultime 24 ore, il GBP è salito dello 0,05% rispetto all'USD, chiudendo a 1,2869 dollari. La sterlina rimane vicina ad un picco di 7 settimane, nella speranza che l'ultimo tentativo del primo ministro di ottenere il sostegno per la sua proposta sulla Brexit abbia sufficentemente successo per portare avanti il voto di domani. Gli analisti, tuttavia, non credono che la May avrà il seguito in Parlamento di cui ha disperatamente bisogno. La prospettiva per la sterlina rimane incerta, con l'incombente scadenza del 29 marzo. È probabile che vi siano ancora delle dispute all'ultimo minuto, compresa la possibilità di un nuovo referendum, o addirittura una completa inversione di tendenza rispetto alla decisione di ritiro. Senza un piano, tuttavia, un'uscita disordinata sembra essere lo scenario più probabile.
Durante la sessione asiatica, la coppia GBP/USD è stata di 1,2899$, in aumento dello 0,23% rispetto alla chiusura di ieri. In caso di storno down, la coppia potrebbe trovare supporto a 1,2835$ seguito da 1,2772$, mentre in caso di rally, la prima resistenza si trova ora a 1,2946$, seguito da 1,2994$.
Questa analisi non intende essere un invito o un suggerimento ad operare, ma solo una personale e momentanea visione, dell'autore, relativa allo strumento finanziario in analisi.