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Le banche centrali lasceranno al Bitcoin la valuta digitale?

Pubblicato 22.02.2021, 07:57
Aggiornato 09.07.2023, 12:32

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Nel video in basso l'analisi completa con grafici ed i livelli operativi, non mancare di guardarla.

La pandemia di coronavirus ha spostato, in tutti i settori, le nostre abitudini dal mondo fisico al mondo digitale.

I pagamenti dei servizi acquistati in questo mondo digitale hanno portato all’abbandono dei metodi di pagamento tradizionali come contanti e assegni per passare ad alternative di valuta digitale.
Nei primi sei mesi del 2020, la spesa dei consumatori online è stata superiore del 30% rispetto allo stesso periodo del 2019.
Sei volte in più rispetto al 2019 per quanto riguarda solo la crescita del retail online.

Il forte calo degli acquisti di persona e delle transazioni in contanti ha visto l’utilizzo dei bancomat calare di quasi il 50% in India nel 2020 e del 46% nel Regno Unito da marzo a luglio 2020.
Si stima che le transazioni in contanti negli Stati Uniti scenderanno dal 51% del 2010 al 28% nel 2020.

Sempre più transazioni si spostano nel mondo digitale, la richiesta di un’alternativa di pagamento digitale più efficiente, veloce e a basso costo sta aumentando.

Le criptovalute alternative come Bitcoin, Ripple, Litecoin ed Ethereum continuano a fare notizia, soprattutto per i continui record di Bitcoin.

Ma il futuro non sarà lasciato in mano solo a Bitcoin e soci, le valute digitali delle banche centrali sono pronte ad occupare questo spazio ed essere il futuro della valuta digitale.
È chiaro che nei prossimi decenni, i pagamenti e le transazioni continueranno a spostarsi nel regno digitale, aprendo nuove opportunità sulla scena globale.

Le banche centrali lasceranno a Bitcoin la valuta digitale?
Sembrerebbe proprio di no.

A cominciare dalla Cina, il cui governo sta cercando di creare la piattaforma globale dominante per la valuta digitale. Ha annunciato lo sviluppo della sua valuta digitale nazionale, il Digital Currency Electronic Payment (DCEP), il cui obiettivo è estendere la portata internazionale del renminbi e sostituire il dollaro statunitense come valuta globale primaria.
La Cina non è sola ad esplorare le possibilità della valuta digitale.

Nel febbraio 2020, la Banca centrale del Brasile ha lanciato la propriarete di pagamento ufficiale, Pix, che permette il trasferimento istantaneo di denaro insieme alla scansione del codice QR.
Pix ha avuto il suo lancio soft nel novembre 2020, e i funzionari brasiliani hanno programmato l’adozione di massa di Pix per il 2021.
Il Real digitale dovrebbe entrare in circolazione entro il 2022, e si parla attualmente del lancio di WhatsApp Pay anche in Brasile.
A partire da dicembre 2020, Pix è stato inserito nelle piattaforme di 735 istituzioni di servizi finanziari in Brasile, e al 3 dicembre 2020, BCB aveva registrato oltre 100 milioni di chiavi Pix.

Nell’ottobre 2020, la BCE ha pubblicato un rapporto completo sulla possibile emissione di un euro digitale che è stato preparato dalla task force di alto livello dell’Eurosistema sulla valuta digitale della banca centrale (CBDC).

Il concetto è quello di una forma elettronica di denaro della banca centrale che sia accessibile come le banconote, ma in una forma digitale per effettuare pagamenti digitali in modo veloce, facile e sicuro che completerebbe il contante, non lo sostituirebbe.

Allo stesso modo, il Dipartimento del Tesoro del Regno Unito ha annunciato nell’ottobre 2020 che l’autorità sta lavorando su un progetto per regolamentare le stablecoin di proprietà privata e sta attivamente ricercando la valuta digitale della banca centrale (CBDC) come alternativa al contante.

In Corea del Sud, la Banca di Corea (BOK) ha lanciato un programma pilota di 22 mesi nell’aprile 2020 per ricercare le implicazioni legali e tecniche di una valuta digitale della banca centrale.

La Svezia è uno dei paesi con il più basso uso di contanti al mondo, il che ha permesso al paese di sviluppare più facilmente la corona elettronica. Nel dicembre 2020, la Riksbank ha lanciato un progetto, che dovrebbe essere completato entro la fine di novembre 2022, sulla fattibilità di far passare il paese a una valuta digitale.

Quali società quotate beneficeranno maggiormente di tutto questo e perché?

Gli attuali players sui pagamenti on line stanno agendo anche nello spazio della valuta digitale. Seguendo le orme di Paypal (NASDAQ:PYPL) e Square (NYSE:SQ), Visa (V) sta lanciando un programma pilota per fornire alle banche delle API di criptovalute che permetteranno ai loro clienti di acquistare, detenere e scambiare beni digitali.

Mastercard (MA) e la società fintech Island Pay hanno recentemente annunciato l’introduzione di una carta prepagata che può convertire istantaneamente il Bahamas Sand Dollar CBDC in dollari bahamiani tradizionali da utilizzare nelle transazioni.

Lo spostamento nello spazio digitale sta accelerando e con esso la spinta per le valute digitali. Il futuro è molto aperto, dalle criptovalute che sostengono di fornire profondi livelli di privacy alle valute digitali delle banche centrali che potrebbero fornire a un governo centrale la capacità di tracciare ogni singola transazione.
Come sarà questo mondo tra un decennio è un’ipotesi senza una risposta certa, ma quello che sappiamo è che l’infrastruttura digitale continuerà ad avere bisogno di espandersi per sostenere una quota sempre maggiore dell’economia globale.
Questo significa che la domanda di tutto crescerà:

  • Equinix (EQIX) e Digital Realty Trust (DLR) per i data center che forniscono gli hub connettivi
  • F5 Networks (FFIV) e ACI Worldwide (ACIW) per le dorsali alle reti di dati.


Tutte queste transazioni digitali richiedono l’elaborazione, il che significa una crescente domanda per quelle aziende che forniscono i chip dei processori utilizzati nei router, negli switch di rete e in altre attrezzature per le infrastrutture digitali, come:

  • NVIDIA (NVDA)  e NXP Semiconductors (NXPI)  per i chip dei processori utilizzati nei router, nei switch di rete e in altre attrezzature per le infrastrutture digitali.
  • Qualcomm (QCOM)  e Skyworks (SWKS)  per la connettività digitale fornita dai loro chip.

Queste comunicazioni sono da ritenersi non personalizzate, ma pensate scritte ed inviate ad un pubblico indistinto. L'esecuzione di investimenti, posti in essere dovranno essere fatti sotto la supervisione di un professionista di vostra fiducia iscritto all'apposito Albo, saranno quindi a vostro completo rischio, non assumendo l'autore alcuna responsabilità al riguardo. L’operatività descritta è proposta in maniera teorica e allo scopo formativo nei mercati finanziari ed è quindi esclusivamente divulgativo e non costituisce stimolo all'investimento e/o consulenza finanziaria.

Ultimi commenti

Finché si continua a definirla valuta si scrive senza sapere neanche di cosa si sta scrivendo...
Secondo me sarebbe una buona cosa ma consuma troppo. vogliamo inquinare di meno e ci affidiamo al bitcoin? Solo per tenerlo in piedi consuma come mezzo continente
Sei il maggiordomo della yellen e lo hai sentito da lei?
dietro al Bitcoin non c'è nulla e penso che presto esploderà quella che io considero una gigantesca truffa .non investire mai nemmeno 1 €uro nei Bitcoin
Sembri mio nonno. Comunque tranquillo, non possono guadagnare tutti ovviamente...
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