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Le criptovalute orientate alla privacy sono tutte uguali?

Pubblicato 28.09.2018, 07:00
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Chi ha dimestichezza con il panorama delle criptovalute probabilmente sa che ci sono una serie di token, più orientati alla privacy, particolarmente apprezzati per l’anonimato che offrono agli utenti. Al contrario del Bitcoin, che nasconde l’identità dell’utente ma ha un ledger pubblico ed un portafoglio trasparente, le valute alternative come Monero (XMR), Zcash (ZEC) e Dash (DASH), mascherano sia l’identità del mittente che quella del destinatario.

Malgrado siano vantaggiose per le persone che giustamente non vogliono rendere facilmente pubbliche le loro transazioni finanziarie, queste monete sono anche note per essere usate da persone che si dedicano ad attività losche come terroristi, spacciatori ed altri criminali. Così, gli enti regolatori governativi continuano a lavorare su modi per ridurre l’efficacia di queste criptovalute, anche se non sempre hanno molto successo.

Ma anche con le tanto celebrate capacità clandestine, affinché una moneta orientata alla privacy sia davvero efficace deve rispettare la propria promessa: essere veramente confidenziale. E non sempre è così. Di recente, gli sviluppatori di Monero hanno rivelato l’esistenza di un grosso bug nel software del portafoglio della valuta, che consente agli hacker di prosciugare XMR dalle piazze al costo di qualche tariffa di transazione.

XMR, DASH, ZEC: quale avrà la meglio?

Quindi: quale moneta orientata alla privacy è la più efficace? Melanie Mohr pensa che Monero sia la vera moneta orientata alla privacy, malgrado i recenti bug. Amministratore Delegato e fondatrice della piattaforma di e-commerce YEAY, nonché creatrice di WOM, Mohr fa notare che XMR ha alle spalle una chiara comunità di base per lo sviluppo, che esiste dai suoi primi giorni.

Ciò ha permesso al precursore del token, ByteCoin, di subire una fork quando sono emersi dei difetti nella piattaforma originale. È stato creato un nuovo blocco di genesi, diventato XMR. Afferma Mohr:

XMR nasconde bilanci, cronologia delle transazioni e indirizzo del destinatario tramite indirizzi nascosti. Il mittente viene mascherato inoltre utilizzando le “ring signature” ed anche la cifra della transazione viene crittografata tramite RingCT. XMR sta lavorando anche su Kovri per nascondere la posizione geografica e gli indirizzi IP tramite la crittografia garlic e il garlic routing. È evidente che XMR è il leader all’interno del mondo delle monete orientate alla privacy e che la privacy è il suo obiettivo principale, essendo un aspetto di default e non un’opzione. Inoltre, XMR si dedica attivamente alle hard-fork per raggiungere la resistenza di ASIC.

Mohr confuta anche le affermazioni secondo cui la tecnologia di Zcash sarebbe superiore. Sebbene sottolinei come il sistema zk-SNARKs, la tecnologia alla base di ZEC, rappresenti un passo interessante per le prove crittografiche, spiega:

Non sono d’accordo col fatto che per ogni blocco minato i fondatori debbano ottenere una percentuale della ricompensa del blocco. Questo processo si chiama “ricompensa dei fondatori” e inizia con il 20% della ricompensa del blocco che gradualmente diminuisce in 4 anni, ma è un aspetto con cui non posso essere d’accordo. ZEC ha alle spalle una compagnia con investimenti privati, la privacy è opzionale e non molto usata e l’analisi della chain consente di rintracciare gli utenti. Ci sono anche state numerose notizie FUD (per scatenare paura, dubbi e incertezze) circa il fatto che il team di ZEC comunichi con agenzie segrete e simili.

Dash è stata la prima criptomoneta sul mercato con caratteristiche di privacy distinte, afferma Ryan Taylor, Amministratore Delegato di Dash Core Group. E mette in evidenza la funzione PrivateSend del token:

La caratteristica della privacy di Dash è molto simile al mescolamento delle transazioni disponibile con il Bitcoin, solo che noi lo forniamo ad un costo inferiore e in un modo molto più semplice, sicuro ed efficace. Anche se meno dell’1% delle transazioni Dash utilizzano PrivateSend, è un modo conveniente ed economicamente vantaggioso di fornire una maggiore privacy agli utenti, mantenendo al contempo la possibilità del ledger di condurre verifiche.

Tuttavia, Mohr ritiene che il principale obiettivo della comunità DASH sia semplicemente quello di arrivare all’adozione di massa. È dell’idea che la privacy non sia il loro scopo né obiettivo primario. Per loro, la privacy è semplicemente un’opzione, non la norma.

Con DASH, per inviare una transazione privata viene usato PrivateSend, una versione modificata di CoinJoin. I masternode si occupano del mascheramento delle monete per garantire la privacy e i masternode si possono ottenere con mille DASH. Quando la transazione di PrivateSend viene mandata ai masternode, questi vedono il destinatario, il mittente e la cifra, il che significa che non è così privato e che se un ente ottenesse il controllo di una vasta parte dei masternode potrebbe usare queste informazioni a proprio vantaggio.

Nelle prime 48 ore del lancio di DASH, 2 milioni di token sono stati minati istantaneamente, spiega Mohr. Solo successivamente nel suo processo di sviluppo la fornitura totale di token è stata ridotta da 84 a 18,9 milioni. Di solito, quando la fornitura totale di una moneta viene ridotta, diminuisce anche quella in circolazione.

Ma questo non è successo con DASH. I 2 milioni originali di monete minate istantaneamente sono rimasti 2 milioni. Ciò significa che quando c’erano 84 milioni di token, questi 2 milioni rappresentavano il 2,38% della fornitura totale. Quando la fornitura è stata ridotta a 18,9 milioni, i 2 milioni sono diventati il 10,58% del totale. Avverte:

Bisogna ricordare che ci sono solo 8,3 milioni di token in circolazione, quindi chiaramente la rete lavora a favore di coloro che controllano questi 2 milioni di monete minate immediatamente e che generano utili alti essendo vari masternode. Se la privacy è opzionale, allora le transazioni private vengono considerate transazioni sospette trasformando la capacità reale di una moneta orientata alla privacy.

Sebbene Monero sia tra le 10 principali criptovalute più scambiate, Quoc Le, Amministratore Delegato del fornitore pubblico di infrastrutture blockchain QUANTA, ritiene che alla fine sarà Zcash a prevalere.

La sua tecnologia superiore (zk-SNARKS) fa più che nascondere completamente le transazioni (una caratteristica opzionale). La tecnologia ha il potenziale di essere adottata da Ethereum con il supporto di Vitalik per consentire ad Ethereum di scalare il tasso di transazione rispetto alle 15 tps (transazioni al secondo) di oggi, arrivando alle 500 tps (aumentandole di oltre 30 volte). Considerando di usare zk-SNARKs per validare in massa le transazioni, Vitalik Buterin contribuirà all’adozione di Zcash fornendogli una copertura maggiore.

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