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Le forti riduzioni delle scorte di greggio USA sono finite per ora?

Pubblicato 25.09.2019, 16:02
Aggiornato 14.08.2023, 12:57

Il miglior profeta del futuro è il passato, o almeno così recita il detto.

E poche cose potrebbero dimostrarsi migliori a questo scopo dello storico delle scorte USA, con uno straordinario passato di riduzioni cronologicamente identiche.

Ogni volta che si chiude la stagione di guida estiva negli Stati Uniti, ad agosto, i partecipanti dei mercati si chiedono quanto ci vorrà prima che le riduzioni delle scorte proseguite settimana dopo settimana si interrompano.

La risposta è che potrebbero essere già finite, se ci si basa sulle informazioni storiche della Energy Information Administration (EIA).

Lo stesso trend quest’anno e lo scorso

Forti riduzioni delle scorte sono comuni durante la metà del periodo di guida estivo e di solito cominciano a diminuire verso la fine di agosto. Raramente si hanno enormi riduzioni dopo il Labor Day, che cade generalmente nella prima settimana di settembre e che segna la fine non ufficiale della stagione di guida estiva.

U.S. Crude Inventories - 2018

Lo scorso anno, però, è andata diversamente. Nella settimana terminata il 17 agosto (riportata dall’EIA il 22 agosto), c’è stato un calo di 5,8 milioni di barili. Poi, nelle tre settimane seguenti fino al 7 settembre (riportata dall’EIA il 12 settembre), le scorte USA hanno continuato a vedere forti diminuzioni. Il calo complessivo nelle quattro settimane è stato di 18 milioni di barili.

Quest’anno è successo lo stesso, sebbene le riduzioni siano state persino maggiori.

U.S. Crude Inventories - 2019

Nella settimana terminata il 18 agosto (riportata dall’EIA il 21 agosto), c’è stato un calo di 2,7 milioni di barili. Poi, nelle tre settimane fino al 6 settembre (riportata dall’EIA l’11 settembre), sono avvenuti tre cali consecutivi delle scorte. La riduzione su quattro settimane è stata di 24,4 milioni di barili.

Da allora, c’è stata solo una pubblicazione dell’EIA, da cui è emerso un aumento di 1,06 milioni di barili nella settimana terminata il 13 settembre.

Le scorte statunitensi potrebbero cominciare ad aumentare ora

A meno che i dati dell’EIA relativi alla settimana terminata il 20 settembre e attesi oggi alle 10:30 ET (14:30 GMT) non mostrino un calo, le scorte potrebbero cominciare a salire.

Alcuni analisti affermano che non sarebbero sorpresi se l’EIA dovesse riportare un altro incremento delle scorte dopo le forti piogge in Texas della scorsa settimana che hanno pesato sull’attività di raffinazione. Exxon Mobil (NYSE:XOM), ad esempio, ha chiuso la sua raffineria da 370.000 barili al giorno nella città texana di Beaumont giovedì per via di allagamenti.

L’anteprima sulle scorte dell’American Petroleum Institute (API) di ieri ha suggerito che l’EIA potrebbe riportare un brusco aumento delle scorte per la settimana terminata il 20 settembre.

L’API ha parlato di un aumento di 1,4 milioni di barili sulla settimana, contro le previsioni dei mercati di un calo di 250.000 barili.

Nella settimana precedente, conclusasi il 13 settembre, l’API aveva suggerito un aumento di 592.000 barili e l’EIA aveva poi riportato un incremento di 1,06 milioni.

Quando si confrontano i dati dell’API e dell’EIA, quello che conta è il trend della direzione, in quanto le cifre assolute riportate dai due enti sono molto diverse perché vengono misurate in modo differente. L’API raccoglie i dati di settore riportati in modo volontario dai suoi membri. L’EIA è un’agenzia governativa che obbliga l’intero settore energetico USA ad inviare i dati.

Sebbene il modo più sicuro per conoscere i dati sulle scorte di ogni settimana sia aspettare la pubblicazione dell’EIA, è possibile ottenere una lettura sorprendentemente accurata semplicemente analizzando i dati storici.

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