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Le previsioni ribassiste su Apple perdono slancio

Pubblicato 16.09.2019, 15:37
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Una paura che continua a perseguitare gli investitori di Apple è se una delle compagnie con più valore al mondo riuscirà a continuare a crescere anche quando il suo prodotto di punta, l’iPhone, si trova davanti ad un futuro incerto.

I consumatori, un tempo così innamorati dei suoi gadget, ora sembrano meno inclini a comprare modelli più recenti e preferiscono tenersi quelli vecchi. Stanno anche trovando difficile pagare i prezzi sempre più alti applicati da Apple per far continuare a crescere le entrate dalle vendite, anche se i volumi di vendita degli iPhone stanno scendendo.

Grafico prezzo Apple

Nell’ultimo trimestre, ad esempio, Apple ha registrato un crollo del 12% delle vendite di iPhone. Si tratta del primo trimestre dal 2013 in cui gli iPhone non hanno rappresentato la maggior parte delle entrate della compagnia, secondo eMarketer. E questo dopo che gli smartphone avevano rappresentato più di metà delle vendite della compagnia l’anno scorso e sono ancora cruciali per la crescita futura, almeno sul breve-medio termine.

Nonostante questo ambiente generalmente ribassista per il titolo di Apple, crollato del 2,3% nello scorso anno mentre l’indice S&P 500 ha visto un rimbalzo del 3,5%, abbiamo consigliato agli investitori di concentrarsi sulla capacità della compagnia di innovare e prosperare quando si ritrova a dover affrontare sfide simili.

Le ultime iniziative dell’azienda per diversificare le entrate andando oltre gli iPhone e per usare al meglio il suo ecosistema di prodotti sono state annunciate la scorsa settimana, quando la compagnia ha presentato il nuovo modello di iPhone combinandolo con il servizio di video in streaming, che sarà il più economico tra tutti quelli disponibili sul mercato.

Il costo del suo servizio di video in streaming, Apple TV+, è infatti di 4,99 dollari al mese. Darà inoltre ai suoi clienti un anno di Apple TV+ gratis se compreranno un nuovo iPhone, iPad, Mac o Apple TV box. Oltre al prezzo competitivo dello streaming, Apple ha fissato il prezzo dell’iPhone 11 a 699 dollari, 50 dollari in meno rispetto al modello XR lanciato lo scorso anno.

Incentivi creativi per conquistare i clienti

Si tratta di un incentivo creativo che secondo noi sta funzionando per attrarre i clienti, con il prezzo basso di Apple TV+ e l’anno gratuito che pongono la compagnia sulla strada giusta per creare una base di abbonati fedele a cui chiedere un prezzo più alto quando il suo catalogo di video crescerà.

Apple dovrebbe vendere circa 70 milioni di nuovi iPhone nel periodo natalizio, secondo le stime degli analisti. Oltre agli iPhone, venderà anche milioni di Mac, iPad ed Apple TV. Il nuovo servizio Apple TV+ offerto gratuitamente insieme a questi dispositivi potrebbe rendere il suo servizio di streaming uno dei più grandi in soli pochi mesi. E i principali analisti di Wall Street sono d’accordo.

“Il prezzo di TV+ è inferiore al previsto e l’offerta di 12 mesi gratuiti compresa nell’acquisto della maggior parte dei dispositivi crea un vantaggio competitivo in un mercato dei video in streaming sempre più affollato”, afferma Katy Huberty, analista di Morgan Stanley, ponendo il titolo di Apple nel suo paniere di scelte per il 2020.

“Secondariamente, Apple non ha alzato i prezzi rispetto ai lanci di prodotti simili dello scorso anno, dopo anni di rincari”, scrive Huberty.

Apple sembra stare avendo successo nel suo piano di rivitalizzare la crescita delle vendite e diversificare le sue entrate rispetto agli iPhone. I servizi della compagnia, che includono Apple Music, i film a noleggio e i download di app, hanno prodotto una crescita del 33% l’anno scorso, con le vendite che hanno toccato i 40 miliardi di dollari, che rappresentano circa il 15% dei 265,6 miliardi di dollari totali registrati dall’azienda.

Questo contributo sicuramente accelererà quando la nuova linea di servizi della compagnia (i video in streaming, Apple Pay ed i videogiochi) comincerà a dare frutti. Secondo una stima di Morgan Stanley, il contributo dei servizi continuerà ad aumentare e potrebbe generare circa il 60% dei ricavi di Apple nei prossimi cinque anni.

Morale della favola

Dopo essere crollato al minimo di 142 dollari ad azione a gennaio, il titolo di Apple ha visto una netta ripresa e segna un rimbalzo di quasi il 40% dall’inizio dell’anno dopo aver chiuso a 218,75 dollari venerdì. Riteniamo che questo movimento al rialzo non sia ancora finito, soprattutto ora che Stati Uniti e Cina sono tornati al tavolo delle trattative per cercare di risolvere gli attriti commerciali che, se non dovessero essere risolti, potrebbero pesare sui fornitori di Apple e sulle sue vendite in Cina. Il creativo lancio dei prodotti ed i miglioramenti sul macro-fronte pongono il titolo di Apple sulla strada giusta per una potenziale impennata da qui in avanti.

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