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L’EIA dovrebbe adattare i metodi sui dati del greggio a standard del XXI secolo?

Pubblicato 08.11.2019, 16:33
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Una settimana fa, avevo scritto a difesa dei dati sulle scorte e la domanda di greggio USA pubblicati dalla Energy Information Administration ogni mercoledì.

Parlavo in particolare della stima sulla produzione contenuta nel report sulla situazione del petrolio settimanale dell’EIA. Sebbene il dato sia ufficialmente una congettura, viene pubblicato dal depositario dei dati più trasparenti ed accurati del mondo sulla produzione e sulle scorte di greggio. Senza altri dati concorrenti o altrettanto autorevoli di questo tipo, il mercato deve accettarli come veri, avevo detto.

Per sostenere la mia tesi, mi sono basato su una ricerca di Keith Schaefer, di Oil & Gas Investments. Secondo lui la stima sulla produzione settimanale viene quasi sempre convalidata dal report mensile sulle scorte petrolifere dell’EIA. Per verificarlo, ho fatto io stesso i conti ed ho scoperto una corrispondenza perfetta tra il report mensile di luglio e le stime sulla produzione calcolate dall’EIA. Il caso è chiuso, avevo detto.

Ma questo prima che fosse pubblicata un’altra analisi sulla questione questa settimana da parte di Phil Flynn di Price Futures Group.

Prima di andare avanti, è necessario notare che Flynn è un analista con una posizione rialzista nei confronti del prezzo del greggio, che ha suggerito in numerose occasioni che la metodologia dell’EIA nel calcolo della produzione settimanale è piuttosto sospetta.

Dopo che il report dell’EIA per la settimana terminata il 18 ottobre ha riportato lo stesso massimo storico di 12,6 milioni di barili prodotti al giorno per la terza settimana consecutiva (continua a non essere cambiato per la quinta settimana di fila, ora), Flynn si è chiesto da dove l’agenzia stesse prendendo queste cifre. La sua tesi è semplice: il numero di impianti di trivellazione USA attivi sta crollando drasticamente, raggiungendo i minimi dell’aprile 2017, e tuttavia l’EIA pubblica stime di una produzione ai massimi storici.

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“Ignoranti? O con un piano in mente?”

Questa settimana, la tesi di Flynn è persino più esplosiva: non si limita a mettere in questione la stima sulla produzione dell’EIA, ma prende di mira anche la sua bilancia sulle scorte di greggio, il santo Graal del report sulla situazione del petrolio settimanale.

Flynn chiede all’EIA o a chi crede ai suoi dati: “Siete ignoranti o avete in mente un piano?”

U.S. Crude Inventories Chart

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