Il comparto ha moltiplicato per cinque volte il valore negli ultimi dieci anni …
L’indice NASDAQ ha portato a termine una settimana in rosso dell’1,7%, bilancio nettamente peggiore di quello registrato da S&P500 (-1%) e Dow Jones (-0,2%).
Ogni volta che i titoli tecnologici “tremano” si corre ad evocare l’imminenza di un nuovo crack a Wall Street.
La verità, però, è un’altra.
Chi negli ultimi anni ha investito nei settori più avanzati di Wall Street ha accumulato regolarmente lauti profitti. Soltanto dal primo gennaio 2018 ad oggi il NASDAQ vanta una delle migliori performance al mondo: +11,4%.
Su un orizzonte temporale più lungo cambiano i termini, ma non la sostanza: chi ha investito 1.000 euro dieci anni fa nel NASDAQ, oggi se ne trova in tasca, euro più euro meno, 4.500.
Difficile trovare asset alternativi che sono riusciti a riconoscere qualcosa di paragonabile, anche perché è sotto gli occhi di tutti che comprare tecnologici americani oggi significa comprare i leader mondiali di settori strategici in rapidissima evoluzione come Internet, software, biotecnologie, media e così via.
La tecnologia corre e il mondo della finanza si adegua altrettanto rapidamente per consentire di investirvi nel modo più aderente possibile.
E’ il caso del mondo della Comunicazione, oggetto di una vera e propria rivoluzione partita, come sempre, dagli Stati Uniti, che sta cambiando anche il modo di investire in questo settore.
Aziende come Facebook (NASDAQ:FB), Alphabet (proprietaria di Google (NASDAQ:GOOGL)), Walt Disney e Netflix non sono più classificabili come appartenenti esclusivamente al settore Tecnologico o dei Beni di Consumo Voluttuari, ma entrano a far parte del nuovo settore dei Servizi di Comunicazione elaborato da Standard & Poor’s.
Un settore capace di generare sistematicamente un ritorno positivo negli ultimi nove anni come evidenzia l’immagine sotto, e in grado di moltiplicare per cinque volte l’investimento negli ultimi dieci anni.
In risposta a questi cambiamenti, State Street Global Advisors ha quotato presso Borsa italiana un ETF che offre un’esposizione al nuovo settore, nato a seguito della revisione annuale dei Global Industry Classification Standard (GICS®) avvenuta a novembre 2017.
ETF SPDR S&P U.S. Communication Services Select Sector
Isin: IE00BFWFPX50
[SXLC.MI]
Obiettivo d’investimento è replicare il rendimento dei titoli delle società di servizi di comunicazione statunitensi di grandi dimensioni appartenenti all’Indice S&P 500.
Numero di titoli: 26
Valuta di base: USD
Politica dividendi: accumulazione
Metodologia: replica fisica completa, con revisione trimestrale.
Commissioni totali annue: 0,15%.
Le prime 10 azioni “pesano” per il 73% del totale. Sono presenti tre dei cinque titoli FAANG (Facebook, Apple, Amazon (NASDAQ:AMZN), Netflix e Google).
All’interno del nuovo comparto ci saranno anche le società di servizi di telecomunicazione, come Verizon e AT&T, oltre ad aziende del settore dei media e dell’intrattenimento, come Comcast e Netflix. Questo cambiamento riflette l’evoluzione dell’ecosistema della comunicazione e dell’intrattenimento. Peso specifico singole azioni:
Alphabet A+C 22,8%
Facebook 15,3%
Charter Communications 5,4%
Comcast 5,2%
At&t 5,1%
Verizon 5,1%
Walt Disney 4,8%
Netflix 4,7%
Activision Blizzard 4,5%
Il nuovo settore Communication Services pesa per circa il 10% sull’indice globale S&P500 in termini di capitalizzazione di mercato.
Di seguito il peso specifico dei singoli settori rappresentati:
Internet 46%
Media 27,6%
Telecomunicazioni 13%
Software 10,2%
Advertising 3,1%
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