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Libra di Facebook è una vera criptovaluta? 8 cose da sapere

Pubblicato 19.06.2019, 16:22
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Ieri, dopo mesi di voci di corridoio al riguardo, Facebook (NASDAQ:FB) ha ufficialmente svelato il suo nuovo “prodotto”: una criptovaluta chiamata Libra. Secondo la documentazione:

“La mission di Libra è rendere possibile una moneta globale semplice ed un’infrastruttura finanziaria per dare potere a miliardi di persone”.

Piuttosto ambiziosa.

1. Allora, che cos’è esattamente Libra?

Detto in parole povere, Libra è sia il nome della moneta che della sua blockchain, come il Bitcoin. La blockchain Libra registrerà tutti i trasferimenti delle monete e faciliterà i pagamenti tra le persone, offrendo trasferimenti di denaro immediati a tariffe basse.

La mission di Libra è ampia, spaziando dal consentire trasferimenti economici di denaro a livello internazionale al permettere alle persone senza un conto in banca di partecipare all’economia digitale. La moneta sarà pseudo-anonima: le identità dei partecipanti non saranno registrate sulla blockchain ma, poiché sono necessari documenti di identità emessi da un governo per tutti i partecipanti, gli utenti saranno rintracciabili se necessario da parte della Libra Association.

2. Cosa ci guadagna Facebook?

Facebook spera di raggiungere miliardi di potenziali utenti che dovranno registrarsi per il suo cripto-portafoglio proprietario Calibra, che sarà integrato sulle sue piattaforme, Facebook, Messenger e WhatsApp. In questo modo, Facebook riuscirà a rendere Calibra la via di default per far sì che gli utenti accedano ai loro fondi sulla blockchain. Ovviamente, questo consentirà inoltre al colosso dei social di commerciare una serie di nuovi servizi finanziari e, aspetto forse più importante, di raccogliere ancora più dati degli utenti. La raccolta dei dati è, dopotutto, una parte essenziale del DNA di Facebook.

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Ciononostante, la compagnia ha promesso che Calibra avrà dei “controlli della privacy facili da trovare che illustrano nel dettaglio il tipo di dati che viene raccolto, usato e condiviso e a quale scopo”. Inoltre, sarà possibile utilizzare anche portafogli di terze parti, perciò, apparentemente, l’accesso a Libra non sarà dettato dal monopolio di Facebook.

3. È il nuovo Bitcoin?

Sebbene entrambi si basino su principi di crittografia per la sicurezza delle rispettive blockchain, le similarità si fermano pressappoco qui. Il Bitcoin è decentralizzato, resistente alla censura e senza restrizioni. Libra, almeno all’inizio, sarà controllato dalla Libra Association.

4. Cos’è la Libra Association?

La Libra Association è l’organismo direttivo della blockchain ed è composta da membri che possiedono una partecipazione di Libra Investment Token (vedi sotto).

Libra Association Partners

Molte importanti aziende USA, come (ma non solo) Mastercard (NYSE:MA) e Visa (NYSE:V), Uber (NYSE:UBER) e Lyft (NASDAQ:LYFT), Coinbase e, ovviamente, Facebook ne sono membri. Ogni decisione riguardante Libra sarà sottoposta al gruppo e ciascun membro fondatore ha diritto ad un voto. Di conseguenza, sebbene Facebook sia il volto pubblico del progetto, non ne ha il controllo esclusivo.

5. Cosa sarà rivoluzionato?

Innanzitutto, qualsiasi ente che si occupi di trasferimento di denaro, comprese le banche, Western Union (NYSE:WU), persino Ripple. Le blockchain sono considerate un modo per eliminare gli affidabili ma costosi intermediari. In questo caso, la fiducia continua a far parte dell’equazione, ma Libra mira a catturare le imprese eliminando le spese degli intermediari.

6. Sarà possibile scambiarlo?

Secondo il libro bianco, saranno organizzate piazze per facilitare gli scambi tra valute locali e Libra, quando sarà lanciata nel 2020. Perciò il trading di Libra sarà possibile. Tuttavia, Libra è stata studiata come una stablecoin, quindi una criptovaluta globale appoggiata da un asset reale, al fine di mantenerne stabile il valore. Sarà appoggiata da un paniere di “principali valute e bond governativi” con l’obiettivo di dare ad ogni moneta di Libra un valore intrinseco, per prevenire la speculazione e mitigare la volatilità.

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7. Quale impatto avrà Libra sulla classe di asset delle criptovalute?

Libra rappresenta il principale sostegno aziendale alle criptovalute finora. Sebbene sia ben lontana dall’ideologia e dalla libertà del Bitcoin, ha il potenziale di introdurre miliardi di potenziali utenti all’idea di trasferire valore tramite una blockchain. E questo dovrebbe di conseguenza portare dei vantaggi anche al Bitcoin. Ma non c’è niente di garantito. Al momento Libra somiglia più ad un’alternativa a PayPal (NASDAQ:PYPL) basata su una blockchain piuttosto che ad una criptovaluta nel senso tradizionale del termine.

8. Cos’è il Libra Investment Token?

Oltre a Libra in sé, che sarà di dominio pubblico, Facebook sta lanciando anche un token, chiamato Libra Investment. Il suo fine è quello di incentivare gli investimenti sul progetto, offrendo ai proprietari una partecipazione all’interesse guadagnato sugli asset di riserva che appoggiano Libra. Ciascun membro fondatore, che abbia destinato almeno 10 milioni di dollari al progetto, riceverà una quantità equivalente di Libra Investment Tokens.

Potenzialmente, con una riserva di decine di miliardi di dollari USA, potrebbe fornire dividendi significativi ai proprietari dei token. Presumibilmente, questi token saranno disponibili solo per gli investitori accreditati. In realtà, il Libra Investment Token resta una delle parti più misteriose del progetto al momento. Non se ne sa molto al riguardo, neanche la data di lancio o la disponibilità.

Conclusione

Da un punto di vista tecnologico e finanziario, si tratta di un’innovazione entusiasmante. Non solo Facebook punta ad unificare i sistemi di pagamento su internet, ma sta anche cercando di lanciare una nuova valuta globale pensata per sfidare i regolatori governativi, in quanto il valore dei token dipende dal valore di valute sovrane.

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Sembra che il colosso del tech abbia fatto un altro passo avanti nello spostare l’ago della bilancia del potere lontano dalle agenzie governative. Ciononostante, Libra non è ancora un affare fatto, né un successo garantito. Ci troviamo nelle fasi iniziali del progetto e Facebook continuerà a cercare di capire come andranno le cose.

Per quanto riguarda il governo USA, non rimane certo fermo a guardare. Ieri sera la Commissione ai Servizi Finanziari della Camera ha chiesto a Facebook di mettere una moratoria sullo sviluppo di Libra “fino a quando il Congresso e gli enti regolatori non avranno l’occasione di esaminare queste questioni e di intervenire di conseguenza”.

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