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Volete bilanciare il rischio? Ecco 2 ETF per diversificare

Pubblicato 15.09.2020, 12:44
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Mentre ci lasciamo alle spalle la prima metà di settembre, molti investitori si chiedono se il recente selloff sia finito.

I titoli tech, molti dei quali hanno ora dei multipli di prezzo estremamente alti, sono al centro della scena. Ha senso restare rialzisti su questi titoli a crescita? O è invece il momento di diversificare gli asset, ad esempio tramite degli ETF?

Analizziamo la situazione nel dettaglio:

L’idea di un portafoglio equilibrato

Gli scambi estivi ridotti hanno spinto molti titoli tech a nuovi massimi storici. All’inizio di settembre, i mercati erano “schiumosi”. Siamo tra quelli che credono che i recenti annunci di split azionari da parte di Apple (NASDAQ:AAPL) e Tesla abbiano probabilmente fatto segnare un apice ai titoli tech, almeno per ora.

Mentre ci prepariamo a dare il benvenuto all’autunno, bisognerebbe tenere d’occhio numerosi fattori di rischio. Gli sviluppi a breve termine sul fronte del vaccino ed i dati economici che dipingono un quadro cupo possono influire sul sentimento degli investitori settimanalmente, se non quotidianamente. La mancanza di un altro pacchetto di stimoli per aiutare i consumatori USA rappresenta un ulteriore potenziale ostacolo.

E non dimentichiamoci delle imminenti elezioni presidenziali negli Stati Uniti. Un eventuale ritardo nell’annunciare il vincitore potrebbe facilmente spaventare i partecipanti dei mercati.

Tuttavia, non ci sentiamo di incoraggiare gli investitori a lungo termine alle vendite da panico. Al contrario, potrebbe essere saggio fare un passo indietro e rivalutare i portafogli. A seconda del proprio profilo rischio/ritorno, realizzare alcuni degli utili sulla carta e ridimensionare i nomi sopravvalutati potrebbe essere una scelta appropriata.

Sebbene si possa avere la tentazione di fare il pieno dei titoli più popolari, un’esposizione eccessiva ad un particolare settore può essere rischiosa e può portare a vivere una corsa adrenalinica, soprattutto per gli investitori retail. Al contrario, un portafoglio più bilanciato può offrire protezione, soprattutto in tempi volatili in cui i portafogli diversificati rivelano i propri vantaggi.

Mentre i nomi popolari riprendono fiato, potrebbe valere la pena considerare settori differenti, aumentando la diversificazione. Alla luce di queste considerazioni, ecco i due ETF che consigliamo oggi:

1. Invesco Zacks Multi-Asset Income ETF

  • Prezzo attuale: 17,18 dollari
  • Range su 52 settimane: 10,95 - 23,57 dollari
  • Rendimento dividendo: 4,11%
  • Percentuale spesa: 0,97% all’anno, o 97 dollari su un investimento di 10.000 dollari

L’Invesco Zacks Multi-Asset Income ETF (NYSE:CVY) offre esposizione a titoli azionari quotati negli USA, American depositary receipts (ADR) che pagano dividendi, REIT, master limited partnership (MLP), fondi chiusi, nonché azioni privilegiate.

CVY Weekly Chart

Grafico settimanale CVY

Il CVY, che ha 149 possedimenti, segue l’indice Zacks Multi-Asset Income. Sia l’indice che il fondo vengono riequilibrati ogni trimestre. In termini di allocazione per paese, gli USA sono in cima alla lista, con oltre l’85%. Seguono Brasile, Giappone e Messico.

I 10 maggiori possedimenti rappresentano oltre il 12% del fondo. I primi cinque nomi sono: Oasis Midstream Partners (NASDAQ:OMP), Oxford Lane Capital Corp (NASDAQ:OXLC), DoubleLine Income Solutions Fund (NYSE:DSL), USA Compression Partners (NYSE:USAC) e Dominion Energy (NYSE:DCUE).

Finora, sull’anno, CVY è crollato di quasi il 27%, ma questo dato non comprende il rendimento del dividendo. Dopo i minimi di marzo, il fondo è schizzato di oltre il 50%. Ad inizio giugno aveva segnato un recente massimo di 18,93 dollari. Da allora ci sono state delle prese di profitto, portando i rapporti P/E forward e P/B rispettivamente a 15,55 e 1,06.

Gli investitori che prestano attenzione anche alle analisi tecniche su breve termine potrebbero voler sapere che un calo verso il livello di 16 dollari è ancora possibile. L’analisi tempo-prezzo suggerisce che il fondo potrebbe trovarsi sotto pressione a breve termine fino a fine novembre. Gli investitori a lungo termine potrebbero pensare di comprare sul calo.

2. Goldman Sachs Hedge Industry VIP ETF

  • Prezzo attuale: 75,87 dollari
  • Range su 52 settimane: 41,73 - 81,59 dollari
  • Rendimento dividendo: 0,31%
  • Percentuale spesa: 0,45% all’anno, o 45 dollari su un investimento di 10.000 dollari

Il Goldman Sachs Hedge Industry VIP ETF (NYSE:GVIP) offre esposizione alle più importanti idee azionarie long dei gestori di fondi, basate sui fondamentali, nonché ad una gamma di dinamici temi di mercato. Contrariamente a quanto potrebbe suggerire il nome, il fondo non è un hedge fund e non investe sugli hedge fund.

GVIP Weekly Chart

Grafico prezzo settimanale GVIP

Il GVIP, che ha 50 possedimenti, replica l’indice GS Hedge Fund VIP. Il fondo descrive queste compagnie come “Very-Important-Positions” (posizioni molto importanti), che appaiono più di frequente tra le loro prime dieci posizioni long. I principali quattro settori del fondo sono: Information Technology (34,1%), servizi di comunicazione (23,9%), beni voluttuari (18,7%) e salute (11,5%).

Gli asset netti del fondo sfiorano i 112 milioni di dollari, con i primi dieci possedimenti che ne costituiscono quasi il 23%. I primi cinque nomi sono: Salesforce.Com (NYSE:CRM), CrowdStrike Holdings (NASDAQ:CRWD), Caesars (NASDAQ:CZR), JD.Com (NASDAQ:JD) e Tesla (NASDAQ:TSLA).

Sull’anno in corso, GVIP è rimbalzato di oltre il 19%. In effetti, dai minimi di marzo, è schizzato di circa l’80%. Il 2 settembre ha segnato il massimo storico di 81,59 dollari. I rispettivi rapporti P/E e P/B di 32,16 e 3,86, nonché l’analisi tecnica su breve termine, suggeriscono che un ulteriore crollo del prezzo del 5-7% è possibile. Un calo verso 72,50 dollari o meno renderebbe il fondo più allettante per gli investitori a lungo termine.

Morale della favola

Crediamo che la diversificazione aiuti gli investitori retail ad ottenere ritorni più stabili e soddisfacenti sia sul breve che sul lungo termine. Altri ETF interessanti sono:

  • First Trust Nasdaq Food & Beverage ETF (NASDAQ:FTXG)
  • Global X Silver Miners ETF (NYSE:SIL)) (di cui abbiamo parlato qui)
  • Global X SuperDividend® REIT ETF (NASDAQ:SRET)
  • Health Care Select Sector SPDR® Fund (NYSE:XLV) (di cui abbiamo parlato qui)
  • Invesco Optimum Yield Diversified Commodity Strategy No K-1 ETF (NASDAQ:PDBC) (di cui abbiamo parlato qui)
  • IQ Hedge Multi-Strategy Tracker ETF (NYSE:QAI)
  • iShares Core Moderate Allocation ETF (NYSE:AOM)
  • iShares Global Infrastructure ETF (NASDAQ:IGF) (di cui abbiamo parlato qui)
  • Global X NASDAQ 100 Covered Call ETF (NASDAQ:QYLD) (di cui abbiamo parlato qui)
  • SPDR® Gold Shares (NYSE:GLD) (di cui abbiamo parlato qui)
  • VanEck Vectors Pharmaceutical ETF (NASDAQ:PPH)
  • Vanguard Dividend Appreciation Index ETF (NYSE:VIG)) (di cui abbiamo parlato qui)
  • Vanguard Total International Stock Index Fund ETF Shares (NASDAQ:VXUS)

Torneremo sulla questione della diversificazione nelle prossime settimane.

Nota dell’editore: Non tutti gli asset descritti sono necessariamente disponibili su tutti i mercati regionali. Consultate un broker accreditato o un consulente finanziario per trovare strumenti simili che possano essere adeguati alle vostre esigenze. Questo articolo è a solo scopo informativo. È opportuno condurre una due diligence prima di prendere qualsiasi decisione di investimento.

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