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Morning adviser, buoni dati sulla fiducia USA

Pubblicato 29.05.2013, 08:32
Aggiornato 11.09.2019, 13:55
Attendevamo con ansia la pubblicazione dei dati relativi alla fiducia dei consumatori americani, dopo aver visto il mercato provare ad acquistare dollari durante la scorsa sessione asiatica, e la release non ha deluso le aspettative, quantomeno per i primi movimenti partiti.

I rumor che circolavano vedevano infatti la possibilità di veder rilasciato un dato superiore alle aspettative che si posizionavano a 71, e così è stato.

Un bel 76.2 con il precedente rivisto a 69 da 68.1 che ha portato ad acquisti concertati di dollaro americano e ad un’iniziale salita delle borse.

Le particolarità, parlando di reazioni ai primi movimenti, non sono mancate e abbiamo visto le borse andare a correggere in maniera importante dopo i tentativi di salita, che erano cominciati nella notte in Asia, proseguiti sulle borse europee e seguiti anche dalle americane dopo la pubblicazione del dato.

Il UsdJpy ha provato delle salite, senza tuttavia riuscire a rompere i massimi precedenti e le vendite di yen non si sono andate ad intensificare proprio a causa del fatto che le borse non hanno rotto definitivamente a rialzo.

Buona fiducia dunque, non in grado, da sola, di far partire movimenti strutturali di rialzo sul rischio e sul dollaro, saranno necessari ancora dei dati che vanno a confermare la ripresa a stelle e strisce prima di assistere a movimenti del genere.

Sul fronte materie prime l’oro, dopo alta volatilità che ha reso veramente difficile l’operatività, si trova ancora sui livelli predato in fase laterale, mentre il petrolio ha corretto di oltre una figura passando da quota 96.00 a 94.75, in un movimento che all’interno di un quadro di negazione come quello propostoci ieri si rivela coerente, in quanto nessuna attività legata la rischio è riuscita a prendere il volo.

Oggi avremo la pubblicazione di alcuni dati macroeconomici relativi all’area euro, con la disoccupazione tedesca 5 minuti prima delle 10 e l’inflazione, sempre tedesca, alle ore 14.00, il che potrebbe portare buona volatilità sulla moneta unica europea.

Per chi lavora sul dollaro canadese, attenzione alla decisione sui tassi di interesse, che anche di fronte ad un nulla di fatto potrebbe far muovere i prezzi, mentre da domani ci muoveremo su versanti più interessanti per l’America, con i dati sul Pil.

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EUR/USD
Bella discesa della moneta unica europea, che dopo aver superato a ribasso 1.2875 è riuscito ad estendere fino a quasi i livelli di minimo precedenti. Ci troviamo ora sotto la media a 21, che potrebbe funzionare da resistenza dinamica, in grado di far considerare vendite di euro tenendo conto che se si dovesse superare il livello di 1.2885 (punti precedenti) il mercato potrebbe girare a rialzo, con obiettivi in area 1.2925. In caso di superamento di 1.2835 invece, crediamo che i prezzi possano tentare di degli approfondimenti verso 1.2820, che se superato di una decina di punti potrebbe portare al raggiungimento di 1.2790.

USD/JPY
La rottura a rialzo di 102.15 studiata ieri su UsdJpy ha portato quasi al raggiungimento di 102.60, senza tuttavia produrre aumenti interessanti di volatilità. Ci abbiamo messo diverse ore per vedere partire il movimento e sui massimi relativi precedenti, il mercato si è fermato. Siamo comunque sopra la media a 21 oraria, che ha incrociato a rialzo la 100 e tutta l’area che si muove tra 102.015 e 101.85 potrebbe essere considerata come di supporto per i prezzi. Una discesa sotto 101.65 si rende necessaria prima di poter pensare a posizionamenti short in grado potenzialmente di raggiungere l’area di 101.20.

EUR/JPY
Abbastanza confuso il quadro tecnico su EurJpy, dove consigliamo di lavorare soltanto in caso di movimenti unidirezionali su EurUsd e UsdJpy. I livelli non risultano particolarmente precisi, per cui una situazione di attesa su 132.00 o 131.00 potrebbe essere la strategia migliore. In caso di rotture, possibili accelerazione nell’ordine dei 50 punti.

GBP/USD
Molto buono il quadro tecnico visto ieri sul cable, che dopo aver provato a scendere e non aver rotto 1.5135 sui tentativi di ripresa, è riuscito a raggiungere e superare le due aree di target poste a 1.5065 e 1.5040. Siamo ora sotto la media a 21 in un’area di doppio minimo che potrebbe suggerire delle ripartenze soltanto in caso di superamento dell’area di 1.5065. In caso di tenuta del livello, è possibile pensare a tentativi di nuovi minimi con aree di supporto intorno a 1.4970.

AUD/USD
Molto bello anche il movimento del dollaro australiano, che è riuscito a superare l’area critica di 0.9585, approfondendo verso nuovi minimi relativi. L’indicatore Speculative Sentiment Index è stato in grado ancora una volta di fornire dei suggerimenti importanti (dato il forte sbilancio di trader retail a favore del dollaro australiano). Nessun punto tecnico ci separa ora da 0.9400, curiamo quindi tutti i tentativi di ripresa per pensare a vendite sulle resistenze.

Matteo Paganini
Chief Analyst DailyFX


Ultimi commenti

Ciao Matteo, a tuo modo di vedere l'EUR/USD e' piu in direzione 1.27 o 1.30 ? ovviamente e' un commento, non chiedo responsabilita' sulla risposta...
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