Buongiorno ai Lettori di Investing.com.
A parte un lieve rimbalzo che ha premiato il dollaro, sul mercato valutario c’è una scarsa direzionalità dal momento che gli operatori sono in attesa degli importantissimi dati sull'inflazione USA (in pubblicazione nella giornata odierna).
Un dato che, alla luce delle ultime dinamiche salariali (in contrazione più del previsto), assume importanza rilevante.
Le aspettative sono al rialzo, specie per quel che concerne il dato principale, ma proprio il calo dei salari registrato venerdì potrebbe riservare sorprese negative e qualsiasi valore distante dalle previsioni potrebbe innescare forte volatilità.
In questo momento il mercato sembra voglia scontare 3 rialzi dei tassi, il primo a marzo, poi a giugno e infine l’ultimo nella seconda metà dell'anno.
Qualora dovessero esserci delle sorprese dal dato core dell’inflazione, sorprese al rialzo, le aspettative si orienterebbero verso i 4 rialzi.
Registriamo delle pressioni sullo yen giapponese. valuta che nell'ultima parte della scorsa settimana ha risentito della propensione al rischio, deprezzandosi; poi è subentrato uno scandalo politico che sta travolgendo il primo ministro giapponese Shinzo Abe. Scandalo che, a questo punto, potrebbe incidere negativamente sulla possibile conferma del mandato a fine anno.
Veniamo all’azionario...Wall Street chiudeva la giornata di lunedì tra alti e bassi: il Dow -0,6%, il NASDAQ in rialzo del + 0,3% e l’SP 500 -0,1% a 2783 punti.
Anche i mercati asiatici sono stati altalenanti durante la notte, ma con il Nikkei + 0,6%, mentre gli europei appaiono abbastanza cauti seppur con prevalente spinta rialzista.
Tra le valute, la Sterlina ha perso un po’ di terreno dopo l’apprezzamento della prima parte della giornata di ieri, il dollaro neozelandese è il principale protagonista con acquisti importanti.
Nelle materie prime abbiamo un deprezzamento dell’XAU/USD a seguito dei timidi acquisti sul biglietto verde , mentre il petrolio perde un po’ di terreno.
Ora spazio al calendario economico.
Ci sono due elementi a cui prestare attenzione oggi, entrambi in pubblicazione alle 13:30. Il primo, ovviamente, è il CPI degli Stati Uniti. Il dato primario dovrebbe risultare leggermente in crescita a + 2,2% (+ 2,1% il mese scorso), mentre il core dovrebbe rimanere a + 1,8%. Eventuali dati superiori alle aspettative potrebbero innescare un rinforzo del Dollaro e un allontanamento dall’azionario, viceversa qualora uscissero dati inferiori alle attese. Alle 13:30 attenzione anche alle dichiarazioni del Premier britannico Theresa May, un intervento di circa un quarto d'ora ma che secondo molti analisti non dovrebbe trattare tematiche particolarmente impattanti. Oltre a annunciare una riduzione dell’indebitamento (per via del miglioramento a sorpresa del deficit di bilancio), non ci si aspetta nulla di ché. Ciò premesso, Sterlina, Gilt e FTSE100 potrebbero egualmente mostrare un po’ di nervosismo.