Ieri è successo qualcosa di molto importante sull'oro: c'è stata una chiusura sotto i 1.911 dollari.
Un evento che non accadeva dal 24 luglio, anche se, in quel caso, si era in un trend ascendente che portò qualche giorno dopo il gold ai massimi storici sopra i 2 mila dollari.
Adesso siamo all'opposto, il bene rifugio per eccellenza ha violato la parte bassa del trading range in cui si trovava da un mese circa, rafforzando la view ribassista delle ultime candele rosse Heikin-Ashi.
Ora bisogna monitorare l'area dove si trova l'ex resistenza dei 1.808 dollari, il livello grafico da dove a fine luglio è partito il movimento verso i top assoluti.
Molto male anche l'argento, che continua a buttare giù un supporto dopo l'altro.
Anche il petrolio greggio si conferma al ribasso, da quando è stata confermata la candela rossa Heikin-Ashi lunedì scorso.
Nessuna reazione al rialzo neanche dal gas naturale, il platino ed il palladio.
Solo il rame resiste alle pressioni ribassiste.
Nel video in basso l'analisi completa con i grafici.
Clicca su "SEGUI" in alto per ricevere una notifica ogni volta che pubblico un nuovo articolo qui su Investing.com.