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Oro e petrolio sotto la lenta di ingrandimento

Pubblicato 24.10.2019, 10:56
Aggiornato 01.02.2022, 17:20

Mercati tecnici e notizie sulla questione brexit che per il momento sembrano poter essere, non archiviate, ma messe da parte per qualche ora, in attesa che ci venga comunicato il termine ufficiale per la fine di questa commedia. Quando ci diranno se sarà prima del 31 gennaio o proprio quel giorno, torneremo a ragionarci, perché se la Francia (che vuole un termine più prossimo), non riuscirà ad imporre il proprio dictat, allora potremmo assistere a delle belle, dato che in tre mesi di tempo la Gran Bretagna potrebbe combinare davvero di tutto e potrebbe essere rispolverato il fantasma dell’hard brexit. Ma, come detto, mettiamo tutto nel cassetto e pensiamo che per il momento il mercato non ha la necessità di acquistare pesantemente dollari americani in quanto il rifugio non è così necessario. A meno che, le borse, vivano delle prese di profitto importanti, ma questo potrebbe mostrare effetti su oro e yen, con il dollaro giù dal palcoscenico. Parlando di oro, rispolveriamo attenzione sulle materie prime. Ieri purtroppo non siamo riusciti a pubblicare nulla di scritto, ma all’interno del Pepperstone Trading Hub abbiamo visto insieme la possibilità di seguire petrolio ed oro, con il primo potenzialmente proiettato verso area 56.70 (raggiunta e superata) e con il secondo all’interno di una congestione da seguire con attenzione anche per la giornata di oggi (la dettaglieremo nella sezione tecnica). Rimaniamo in attesa del discorso di Draghi alle 14.30 per dare l’addio al presidente della BCE e teniamo un occhio puntato sulle borse, che stanno mostrando i primi tentativi di presa di profitto, ma che non mostrano per il momento sintomi di pesante risk off.

EUR/USD

Ieri l’area di supporto tra 1.1105 e 1.1115 (area statica, area di media a 21 e bandiera di continuazione a 4 ore) ha tenuto perfettamente riportando le quotazioni sui primi target a 1.1155 ed ora il grafico a 4 ore mostra la possibilità, in caso di ripartenza sopra i massimi di 1.1165 i prezzi potrebbero tendere a 1.1180 e ad estensioni verso 1.1200 e 1.12 ¼.

USD/JPY

UsdJpy ha mostrato la tenuta dei supporti studiati senza purtroppo raggiungerli, il che avrebbe permesso lo studio di ripartenze dall’area che si muoveva tra 108 e 108.15. Il superamento di area 108.45 ha comunque permesso il raggiungimento dei primi due target studiati posti a 108.65 e 108.75 ed ora, in caso di allungo sopra 108 ¾ i prezzi potrebbero tentare delle estensioni verso 108.90 e 109.25. Stiamo attenti ad eventuali prese di profitto sui listini, ripartenze sotto 108.30 potrebbero aprire eventuali ridimensionamenti verso i supporti studiati ieri e verso 107 ¾.

GBP/USD

Sul cable siamo in totale pausa tecnica, rimaniamo a disposizione per eventuali discussioni.

AUD/USD

Sul dollaro australiano continuiamo a seguire soltanto un time frame daily, sul quale i prezzi hanno iniziato a frenare sotto le resistenze statiche studiate in settimana. In caso di ripartenza a ribasso, con il superamento di area 0.6795 con uno stocastico girato a ribasso, potremmo assistere a tentativi di ridimensionamento verso i minimi di periodo, tenendo conto che se dovessero partire vendite massicce di dollari in attesa della Fed del 30 ottobre, i prezzi potrebbero divenire interessanti su potenziali ripartenze oltre 0.68 ¾, per ritorni sui massimi relativi ed estensioni verso 0.6915.

DAX

Tutti i target presi, con il mercato che ora sta iniziando a prendere profitto. L’area che si muove tra 12.800 e 12.815 risulta essere un supporto di breve (confluenza grafiche di livello 1 e 3) e, solo in caso di loro tenuta con ripartenze oltre area 12.865 potrebbero far propendere a tentativi di estensione sui massimi di stamattina e potenziali accelerazioni verso 12925, 50, 75 e 12.300. Sotto area 12.785 potrebbero approfondire le correzioni e tentare estensioni verso 12.740 e 12.725.

S&P 500 (NYSE:SPY)

Sull’indice curiamo soltanto un grafico daily sul quale, in caso di chiusura sotto i massimi posti tra 3.015 e 3.030 con stocastico girato a ribasso, potremmo assistere a tentativi di ripartenza verso la linea di tendenza tracciata sui minimi che partono da giugno. L’ultima congestione daily che su muove sopra 2.975 se rotta a ribasso, potrebbe fornire dei potenziali spunti di riflessione per ridimensionamenti verso 2.950. Nell’intraday, ripartenze sopra area 3.015 i rezzi potrebbero tentare delle estensioni verso 3.030 che, se raggiunto in giornata, potrebbe lasciare spazio a massimi storici da studiare con step di 5 dollari in 5 dollari (statisticamente queste stime hanno funzionato molto bene in passato).

Oro

Sull’oro continua la congestione che abbiamo iniziato a studiare qualche giorno fa e che parte dall’11 orttobre e ci avviciniamo a possibili termini di essa. In caso di rottura dei confini potrebbero partire movimenti, da una parte o dall’altra, pari all’altezza della congestione, le cui proiezioni combaciano perfettamente con i massimi ed i minimi precedenti. La figura di potenziale continuazione del trend rialzista che si vede su un grafico daily si sta protraendo da molto tempo ed ha mostrato una perdita di forza ribassista nel corso delle ultime due settimane, per cui studiare la congestione evidenziata, con possibilità di tentativi di rialzo sembra poter essere un buono scenario tecnico, senza escludere anche possibili rotture ribassiste dovute al fatto che le tempistiche della figura di possibile continuazione stanno quasi eguagliando i tempi di salita dei prezzi ed al fatto che le borse potrebbero prendere profitto, oltre i livelli visti.

Petrolio

Ottimo il petrolio sul quale si può prendere come riferimento un canale rialzista a 4 ore e dove abbiamo già avuto il tentativo di rottura rialzista della bandiera oraria. In caso di superamento di area 55.90 (in anticipo di rottura) i prezzo potrebbero tentare delle estensioni verso i massimi di ieri ed in caso di estensione oltre 56.10, le quotazioni potrebbero tentare ulteriori estensioni verso 56.30, 56.50 e 56.70.

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