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Perché il 2020 potrebbe essere l’anno decisivo per il titolo di Netflix

Pubblicato 13.12.2019, 13:31
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Il colosso dello streaming Netflix Inc (NASDAQ:NFLX) comincerà il 2020 con gli analisti sempre più divisi sul suo destino. Dopo aver perseguito una strategia di crescita forte per molti anni, la compagnia comincia a trovarsi di fronte una concorrenza mai vista prima. Lo sconvolgente cambiamento nel settore sta spingendo gli analisti a tagliare le previsioni sulla crescita ed a consigliare agli investitori di restare nelle retrovie.

Questa settimana, il rating sul titolo è stato abbassato a “sell” da Needham, secondo cui la compagnia di video in streaming corre il rischio di perdere milioni di clienti USA nel 2020 per via dell’aumento della concorrenza, anche da parte dei rivali low-cost. All’inizio del mese, gli analisti di Citi hanno abbassato il rating a “neutral”, affermando che le stime di Wall Street sul titolo sono troppo alte.

All’interno del gruppo dei cinque principali titoli tech che comprende Facebook Inc (NASDAQ:FB) ed Alphabet (NASDAQ:GOOGL), Netflix è quello che ha guadagnato di meno nel 2019, salendo di poco più del 10% tra i timori degli investitori per la sua crescita futura. Il titolo si è attestato a 298,44 dollari alla chiusura di ieri.

Netflix Monthly Price Chart

Queste previsioni ribassiste arrivano dopo un paio di trimestri difficili per quanto riguarda la crescita degli abbonati della compagnia. Ad ottobre, Netflix ha mancato l’obiettivo sulla crescita degli abbonati per il secondo trimestre di fila, scatenando dubbi circa la capacità del colosso dello streaming di continuare a registrare una crescita a doppia cifra quando le compagnie media tradizionali stanno lanciando i loro prodotti in streaming.

In situazioni normali, queste delusioni probabilmente non avrebbero attratto tanta negatività in quanto il gigante ha regolarmente prodotto una crescita forte battendo le aspettative degli analisti in passato.

Ma la principale preoccupazione stavolta è che il rallentamento sia arrivato in un periodo in cui i due maggiori rivali, Walt Disney Company (NYSE:DIS) ed Apple (NASDAQ:AAPL), hanno fatto il loro ingresso nell’arena dello streaming con una struttura di prezzo competitiva.

Netflix “dovrà aggiungere un secondo servizio ad un prezzo più basso per competere con Disney+, Apple+, Hulu, CBS All Access e Peacock”, scrive in una nota ai clienti l’analista di Needham Laura Martin, prevedendo che la compagnia potrebbe perdere 4 milioni di abbonati USA il prossimo anno se non apporterà modifiche.

Poiché il bilancio “non può sopportare ricavi inferiori”, Needham consiglia la creazione di una fascia di prezzo con un costo mensile inferiore ma che venga supportata da entrate pubblicitarie.

Maggiori spese per i contenuti

L’analista di Citi Jason Bazinet afferma che, o Netflix dovrà spendere ancora di più per i contenuti, o le stime sugli abbonati dovranno scendere a Wall Street dopo la variazione delle condizioni di mercato. E nessuna di queste opzioni è un bene per il titolo. Se Netflix spenderà di più sui contenuti, verranno danneggiati i margini e il titolo potrebbe crollare del 15%, secondo i suoi calcoli. Mentre un rallentamento della crescita degli abbonati potrebbe essere il male minore, con un crollo del 5% del titolo.

Queste minacce rendono Netflix una scommessa decisamente rischiosa nel 2020, ma ciò non significa che la compagnia abbia completamente perso la sua base di fan. In effetti, c’è una divergenza di opinioni tra la comunità degli analisti e quello che rispecchia l’attuale prezzo del titolo della compagnia.

“Con gli investimenti per i contenuti di Netflix, le collaborazioni per la distribuzione e le spese di marketing che spingono la crescita degli abbonati significativamente al di sopra delle aspettative e la compagnia che raggiunge un punto di inflessione della redditività monetaria, continuiamo a ritenere che il titolo di NFLX avrà una performance nettamente superiore”, scrivono in una recente nota gli analisti di Goldman Sachs, assegnando un prezzo obiettivo su 12 mesi di 420 dollari ad azione.

Il rating ribassista è ancora un’opinione di minoranza su Netflix. Ci sono sette agenzie con un rating equivalente a “sell” sul titolo, in base ai dati di Bloomberg, rispetto ai 29 “buy” ed ai 10 “hold”. Il prezzo obiettivo medio è di 353 dollari, il che implica un rialzo di circa il 19% dal prezzo attuale.

Morale della favola

La traiettoria rialzista di Netflix è filata perlopiù liscia nell’ultimo decennio. Ma con l’aumento della concorrenza, i costi più alti e la saturazione del mercato domestico sarà sempre più difficile per il colosso dello streaming replicare questa performance. Per queste ragioni, il 2020 potrebbe essere l’anno del “o la va o la spacca” per Netflix.

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