Il Bitcoin è crollato di quasi il 25% dalla chiusura del 3 settembre. Si era trattato dell’apice dell’ultima impennata da quando il prezzo aveva cominciato a muoversi al ribasso dopo il massimo di 13.764 dollari del 26 giugno. E ci sono buone probabilità che continui a scendere ancora di più.
In quanto asset decentralizzato, ci sono sempre state speculazioni e divergenze su cosa muova il prezzo. L’attuale fattore fondamentale potrebbero essere le pratiche di riserve frazionarie, con il potenziale aumento di quello che è sempre stato considerato un massimo di 21 milioni di monete. Le prospettive di scorte maggiori riducono la domanda attuale: sono già stati minati 18 milioni di monete.
Intanto, non è riuscito a riprendersi dal crollo del 20% in due giorni. Né è probabile che lo faccia. Il grafico sotto ne illustra il perché.
Il tonfo del 20% è stato un breakout al ribasso del vertice di un triangolo. Il consolidamento che è seguito - che non è riuscito a creare uno slancio rialzista e non ha attirato acquisti sul calo - viene considerato ribassista. Allo stesso tempo, la base rialzista suggerisce una presa di profitto, consentendo a nuova linfa di prendere il posto degli investitori precedenti per la prossima mossa, presumibilmente al ribasso.
Questo pattern ha formato una flag rialzista, ribassista dopo una mossa decisa, la cui disposizione per un altro calo in un trend in discesa viene rafforzata dalla sua inclinazione in salita, come descritto. Il fatto che la flag ribassista si sia formata come parte proprio del breakout che ha completato il precedente pattern ribassista rafforza il quadro pessimistico.
Inoltre, la DMA su 200 si riallinea con l’apice della flag, rafforzandola come resistenza. Infine, il breakout al ribasso di ieri segnala che i nuovi investitori hanno le stesse intenzioni dei precedenti: vendere e andare avanti, creando un altro scivolamento.
Strategie di trading
I trader conservatori dovrebbero aspettare una significativa mossa al ribasso, seguita da un tentativo di tornare sopra la flag, il cui fallimento confermerebbe il trend in discesa.
I trader moderati potrebbero accontentarsi di una chiusura al di sotto del minimo del 30 settembre di 7.753 dollari, seguita da un calo per avere almeno un’entrata migliore, se non per aumentare le probabilità di un trend in discesa continuo.
I trader aggressivi potrebbero andare short adesso.
Esempio di trading - posizione short
Entrata: 8.100 dollari
Stop-Loss: 8.600 dollari - DMA su 200
Rischio: 500 dollari
Obiettivo: 6.600 dollari
Ricompensa: 1.500 dollari
Rapporto di rischio-ricompensa: 1:3