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Prevista una delusione dalla Fed: taglierà i tassi ma non abbastanza

Pubblicato 30.07.2019, 12:43
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

La Federal Reserve quasi sicuramente deluderà gli investitori durante il vertice di politica monetaria di domani. Quasi certamente abbasserà il tasso dei fondi federali di riferimento di un quarto di punto a 2,00-2,25 dall’attuale range di 2,25-2,50. Se non lo farà, i mercati andranno su tutte le furie ma, anche se dovesse farlo, probabilmente non sarà abbastanza.

Considerata la stabile crescita dell’economia, la disoccupazione bassa a livelli record e l’inflazione invariata, il Federal Open Market Committee dovrà concepire il taglio dei tassi come un cosiddetto taglio di assicurazione, cioè uno pensato per assicurarsi che la crescita continui.

Il problema è che un quarto di punto non garantisce molta assicurazione. Se l’obiettivo è solo quello di capovolgere la curva del rendimento invertita e spingere il rendimento a breve termine di nuovo al di sotto di quello a lungo termine, come sarebbe normale, un taglio di un quarto di punto probabilmente sarà sufficiente. Il differenziale di rendimento tra i Buoni del Tesoro a 3 mesi e quello a 10 anni si è ridotto a circa questo livello.

Ma il dettaglio dell’annullare l’avvertimento di una recessione non ha contribuito molto a spingere l’economia. Ecco perché i partecipanti dei mercati si aspettano ulteriori tagli dei tassi nei prossimi vertici, a partire da metà settembre, quando i future dei fondi Fed indicano una probabilità del 70% di un altro taglio, a 1,75-2,00 o meno. Per il vertice del FOMC di dicembre, i future mostrano una probabilità di un taglio a 1,50-1,75 o meno persino maggiore.

È il momento di tagliare corto

La reazione dei mercati questa settimana dipenderà molto da come la commissione formulerà il suo messaggio e soprattutto da come il Presidente della Fed Jerome Powell spiegherà il pensiero dei policymaker.

Se continuerà ad enfatizzare gli ostacoli ed i rischi per l’economia, in particolare quelli legati alle tensioni commerciali, gli investitori potranno continuare a credere che ci sono in serbo altri tagli.

Ma in questo caso, se la Fed sa che questo taglio di un quarto di punto non sarà sufficiente, perché allora non “tagliare corto”, per così dire, e dare una bella scossa a questo processo? Un netto taglio di mezzo punto garantirebbe alla Fed di avere un’assicurazione sufficiente a sostenere la crescita.

Una mossa decisa sarebbe più efficace

Niente di quello che la Fed farà questa settimana riuscirà a spingere l’inflazione sopra l’obiettivo del 2%, figuriamoci a realizzare la sua idea di un’inflazione simmetrica sopra il 2% per compensare tutto questo tempo in cui è stata al di sotto dell’obiettivo. Ma un taglio di mezzo punto potrebbe fare di più per scatenare quelle forze che farebbero accelerare gli aumenti dei prezzi.

Questo, tuttavia, non succederà. Il meglio che gli investitori possono sperare è che Powell lasci aperta la possibilità di vedere presto altri tagli.

Il problema è che Powell ha dimostrato di essere in qualche modo volubile nelle sue opinioni, a seconda di dove soffia il vento. È passato improvvisamente dal volere degli stabili aumenti dei tassi, a desiderare che la Fed fosse paziente, al garantire in teoria che un taglio dei tassi è alle porte.

Chi conduce il gioco?

Perciò quale sarà la prossima mossa? Altri tagli dei tassi o un ritorno alla pazienza? E se Powell è reattivo, chi sta conducendo il gioco?

Il Presidente Donald Trump sta assillando la Fed perché tagli i tassi e sta finalmente per raggiungere il suo scopo dopo averla definita in ogni modo possibile (incompetente è stato uno degli epiteti più gentili).

Per tutte le belle parole che i funzionari della Fed spendono a proposito del restare indipendenti davanti agli attacchi del presidente, un osservatore esterno potrebbe avere l’idea che stiano seguendo gli ordini di Trump, sebbene con riluttanza.

Quello che è più probabile, comunque, è che stiano seguendo delle dottrine obsolete radicate nelle menti degli enormi staff di economisti che aiutano Powell e gli altri policymaker a decidere cosa pensare. Di certo, non mosse decise né coerenza da un vertice all’altro.

Ultimi commenti

Ma non le sembra un vaticinio nefasto fuori luogo? Chi lo ha stabilito che il cross azionario usa debba durare ancora? Le munizioni vanno utilizzate al momento opportuno e non per prevenzione, una discesa del listino azionario usa potrà risultare addirittura salutare fornendo respiro ai corsi azionari e corretta valutazione dei loro reali rapporti p/e. Quindi nessuna paura ma sana e corretta pianificazione dei risparmi, ok? saluti, dante
Finalmente un commento serio. Ormai tagliare i tassi sembra una moda del momento solo per accontentare i mercati
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