Con la chiusura dei mercati obbligazionari statunitensi in occasione del Veterans Day, i mercati ne hanno approfittato per consolidare. Alcuni trend della scorsa settimana sono andati in modalità “pausa”, tuttavia c'è ancora molta attenzione sugli sviluppi della guerra commerciale tra Stati Uniti e Cina. Si attende con ansia la firma della prima fase dell’accordo, firma che dovrebbe arrivare nel mese di dicembre. I mercati, è evidente, stanno cercando di capire se il presidente Trump si impegnerà effettivamente nella riduzione delle tariffe esistenti e se sì di quanto.
Nel frattempo la sterlina è stata una delle valute più volatili nelle ultime 24 ore, complici le prospettive di un governo conservatore stabile dopo la decisione del Partito Brexit di non opporsi ai parlamentari conservatori seduti nei loro seggi. Operare sulla Sterlina significa dover prestare molta attenzione agli sbalzi d’umore perché il percorso è ancora lungo e i sondaggi d'opinione saranno un indicatore chiave per capire i possibili movimento delle prossime settimane. Ovviamente con l’approssimarsi delle elezioni i sondaggi si intensificheranno e l'incertezza si ripercuoterà nuovamente sulla valuta di riferimento.
Ad aggiungere un po’ di pepe, direzione avversione al rischio, è stata la significativa escalation di disordini civili e tensioni a Hong Kong in quella che ormai è considerata una situazione fuori controllo.
L’obbligazionario USA riaprirà oggi e dopo il recente apprezzamento del dollaro USA tutto lascia presagire una prosecuzione di tale tendenza.
Detto che quella di ieri è stata una sessione USA flat, i futures statunitensi hanno guadagnato lo 0,1% durante la sessione asiatica. Mercati asiatici che hanno visto il Nikkei a + 0,8% e lo Shanghai Composite a + 0,2%. Fronte forex sembra esserci una nuova fiammata del biglietto verde, eccezion fatta per un leggero guadagno dell’Australiano dettato da una crescita della fiducia da parte delle imprese. Nelle materie prime la rinnovata forza del dollaro non è di buon auspicio per l'oro che perde un ulteriore 0,3%, mentre il petrolio ha guadagnato un + 0,3%.
Il calendario economico odierno si concentrerà principalmente in Europa: i dati UK hanno evidenziato un calo della disoccupazione al 3,8%, ma sono calati anche i salari e sono cresciute le richieste settimanali di disoccupazione. Interessante anche lo ZEW Tedesco, che si riportato sorprendentemente verso lo 0 (-2.1) mentre era previsto a -13,0 (da -22,8 a ottobre). Tuttavia la componente relativa alle condizioni attuali è stata peggiore del previsto: -24.7 contro -22 atteso (da -25,3 della lettura precedente).