E' un inizio settimana che ha evidenziato, confermando quanto accaduto in precedenza, un drastico cambiamento nel sentiment degli operatori: la propensione al rischio ha fatto un enorme passo indietro. In questo momento i mercati sembrano reagire all'accelerazione del COVID in Europa, laddove stanno subentrando nuove diffuse misure restrittive. Tutto ciò sta avvenendo in un momento in cui il Congresso USA continua puntare i piedi sul pacchetto di sostegno fiscale degli Stati Uniti. Non solo, nelle ultime 24 ore si è aggiunto il grande scandalo di riciclaggio di denaro che ha colpito il settore bancario.
Nel forex è evidente come si stia andando verso le valute rifugio, soprattutto verso il Dollaro, di contro abbiamo un settore azionario in sofferenza. Il biglietto verde in queste situazioni d'incertezza tende a rafforzarsi, ormai lo sappiamo, ma fin tanto che sul Dollar Index non cederà l'area di resistenza chiave 93,50/94,00 (che equivale al supporto intorno a $ 1,17 della coppia EUR/USD), non possiamo parlare di inversione definitiva.
La forza del dollaro e le preoccupazioni per le prospettive della domanda hanno colpito il settore delle materie prime, in particolare petrolio e argento che hanno sofferto più di tutti. Interessante anche il ritorno delle forti vendite di oro, il ché significa che in questo momento non è visto come bene rifugio per eccellenza. A marzo, quando le azioni si vendevano come se non ci fosse un domani, l'oro fu venduto durante la liquidazione dei portafogli. E' sicuramente un aspetto da tenere d'occhio nei prossimi giorni qualora il comparto azionario dovesse continuare a perdere terreno.
Sul fronte macro economico sarà una mattinata tranquilla mentre durante la sessione americana dovremo tenere d'occhio la fiducia dei consumatori dell'UE (ore 16) che dovrebbe migliorare marginalmente salendo a -14,6 a settembre (da -14,7 ad agosto). Poi avremo le vendite di case esistenti USA che dovrebbero migliorare del + 2,4% passando a 6,00 milioni ad agosto (da 5,86 milioni di luglio).
Infine dovremo prestare attenzione a due presidenti di Banche Centrali. Il primo a parlare sarà il governatore della Banca d'Inghilterra Andrew Bailey ma l'obbiettivo sarà centrato soprattutto sul presidente della Fed Jerome Powell che testimonierà davanti al Comitato per i servizi finanziari della Camera (ore 16:30). Qualsiasi ulteriore riferimento alla politica della Fed potrebbe generare volatilità.