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Scettici sulle ICO? Ecco come approfittarne proteggendosi allo stesso tempo

Pubblicato 04.07.2018, 16:15
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Anche se i prezzi delle criptovalute sono crollati dall’inizio del 2018, il rallentamento non ha fermato il lancio di offerte iniziali di valute digitali (ICO).

Secondo le statistiche di CoinSchedule, finora nel 2018 ci sono state 546 ICO, per un totale di poco più di 12 miliardi di dollari di capitale raccolto.

ICO Activity YTD 2018

Per molti, l’attrattiva di entrare subito sul mercato delle monete digitali cavalcando il potenziale rialzo del Bitcoin ha ancora un certo appeal. E chi può fargliene una colpa. Per gli investitori che sono entrati col prezzo della ICO nel caso di alt-coin ad alta capitalizzazione come IOTA, Ethereum e NEO senza allontanarsene, i ritorni sono stati stupefacenti: rispettivamente del 271.333%, del 150.343% e del 124.161% al momento della scrittura.

Ma il controllo degli enti governativi sulla classe di asset rimane fluido a livello globale e la protezione degli investitori può essere sporadica, a seconda di dove viene lanciata l’offerta. Oltre a vere e proprie truffe ed offerte puramente fraudolente, man mano che l’ambiente matura, gli investitori stanno incontrando anche una serie di conseguenze negative inaspettate: di tutto, da scontri tra i fondatori delle criptovalute e le fondazioni organizzate a beneficio del token, a sviluppatori che ne escono per lanciare una loro versione di una moneta digitale su cui hanno lavorato in precedenza.

Ci sono dei campanelli di allarme che un investitore ICO può individuare al fine di stare alla larga da offerte confuse o che sono esplicitamente illecite?

Le ICO migliori si avvicinano molto agli investimenti venture tradizionali, spiega Andrea-Franco Stöhr, Amministratore Delegato di Crypto Finance Conference. Il settore stesso lo rende possibile, sottolinea. Piattaforme come Coinlist ed ICODrops, piazze che consentono ai progetti basati su blockchain di raccogliere fondi nel modo più a norma possibile (fornendo informazioni, trasparenza e persino valutazioni sulla ICO stessa) rendono più facile agli investitori trovare informazioni rilevanti, anche mentre la SEC e gli altri regolatori finalizzano lentamente i loro quadri normativi.

Note aziende di VC stanno inoltre semplificando la strada agli investitori privati per partecipare alle offerte iniziali di valute digitali tramite relativi fondi gestiti. La scorsa settimana, l’importante azienda venture della Silicon Valley Andreessen Horowitz ha lanciato l’a16z crypto, un suo personale fondo di investimento su compagnie e protocolli cripto. Sebbene il fondo da 300 milioni di dollari verrà investito su asset ben fondati e di fase finale come Bitcoin ed Ethereum, hanno reso noto che intendono investire anche su compagnie e protocolli focalizzati sulle cripto in varie fasi di sviluppo e maturità, fornendo anche capitale di partenza per venture pre-lancio. Afferma Stöhr:

“In questo modo gli investitori, all’inizio, non devono preoccuparsi della conformità o di far passare mesi per la due diligence. In un certo senso questi cripto-fondi sono davvero vicini al concetto dei fondi venture classici. Sebbene questi fondi di solito abbiano una maggiore liquidità con i token, alcune delle compagnie più note affermano che intendono tenere i token per anni”.

“KYC” e “AML”

Questi due temi sono diventati prominenti tra investitori ed erogatori di ICO: conosci il cliente (KYC) e la pratica dell’anti-riciclaggio di denaro (AML). Come stanno affrontando i cripto-utenti queste due questioni?

Secondo Chance Du, fondatrice di Coefficient Ventures, il modo migliore per risolvere questi aspetti consiste nell’organizzare e registrare un’entità offshore. “Questo soprattutto per il fatto che molte opportunità di investimento ICO non sono aperte agli investitori USA e cinesi”.

Richard Ettl, Amministratore Delegato di Smart Containers Group, ritiene che il KYC e l’AML siano diventate delle pratiche standard per le ICO più aggiornate. Citando ad esempio proprio la sua compagnia, Ettl fa notare:

“Per Smart Containers Group, una compagnia elvetica, gli standard minimi sono estremamente alti in confronto con quelli di altre giurisdizioni. Nella ICO di Smart Containers Group abbiamo voluto fissare lo standard in conformità alle norme e lo abbiamo applicato ad ogni investitore. Questo ha reso l’organizzazione di una ICO decisamente più complessa e costosa, dal momento che i controlli per KYC/AML sono piuttosto costosi. La decisione a sua volta ha fatto salire la quantità di investimento minimo a 500 dollari. Penso che sarebbe utile avere una versione semplificata dei controlli KYC/AML per importi inferiori ai 1000 dollari”.

Ma gli sforzi compiuti dall’offerente per i controlli non necessariamente sono sufficienti. Come per qualsiasi altro investimento, vale la regola del caveat emptor. Shane Brett, cofondatore ed Amministratore Delegato di GECKO Governance, spiega che prima di prendere parte ad una ICO, gli aspiranti partecipanti dovrebbero assicurarsi di aver considerato ogni aspetto del progetto. Ciò comprende: conoscenza del team del progetto, uso previsto dei proventi della ICO, requisiti AML/KYC e piano d’azione generale del progetto stesso. Avverte Brett:

“Questo settore nascente non ha ancora un gruppo esteso di broker o consulenti di investimento da poter consultare come nel caso della finanza tradizionale, quindi un investimento dovrebbe essere considerato con molta attenzione. Ciò tuttavia, rappresenta un’imponente mole di lavoro perché un investitore lo faccia per conto suo”.

Superare le questioni della fiducia

Non è mai semplice ottenere fiducia su un progetto, afferma Roberto Rabasco, co-fondatore ed esperto di applicazione e tecnologia cloud di Orvium, ma ci sono molti modi per dimostrarne la validità, soprattutto nell’era dell’informazione in cui viviamo. “Chiunque può controllare facilmente i profili dei fondatori del progetto, così come le loro reti professionali, le pubblicazioni e le aree di esperienza”, dice. “Di recente abbiamo visto giurisdizioni applicare le pratiche della conoscenza del cliente e dell’anti-riciclaggio sulle piazze, quindi ci aspettiamo un massiccio aumento delle compagnie che offrono servizi simili”.

Con il recente dietrofront di Facebook sul divieto delle pubblicità di cripto relativamente a compagnie pre-approvate tramite richieste di KYC che i pubblicitari dovranno inviare al colosso dei social network, le valute digitali potrebbero avere un’ulteriore opportunità di salire. Sebbene le ICO siano ancora vietate su Facebook, Rabasco ritiene che i fondatori dei progetti che hanno un ruolo importante nella community del progetto possano giocare, e lo faranno, un ruolo fondamentale nell’annullamento del divieto delle ICO man mano che la loro affidabilità ed efficacia diventeranno note. Inoltre, prevede che l’esempio del passo indietro, così come delle linee guida, sarà probabilmente seguito dagli altri colossi del tech e dei social.

Tuttavia, avverte Gianluca Giancola, cofondatore e capo della User Experience e del design dell’ecosistema di programmi fedeltà basati su blockchain qiibee, le nuove criptovalute tendono anche ad attirare un sacco di battage pubblicitario, spesso da investitori che sono di solito male informati e che sono alla ricerca di soldi facili pompando qualcosa che già possiedono. Sottolinea il fatto che l’attenzione debba essere posta sui fondamentali.

Oltre alle informazioni discusse in precedenza, questo significa anche avere i dettagli sui volumi degli scambi e sulla liquidità, nonché sul fatto se sia semplice o meno per gli investitori uscire una volta entrati. Altre domande importanti da porre comprendono quali piazze scambieranno la nuova criptovaluta e se queste piazze hanno subìto in passato violazioni della sicurezza dei dati o attacchi hacker.

Fondazioni dietro l’offerta

Ogni organizzazione ha una sua politica e dei suoi conflitti, in particolare le start-up. Chance Du nota che quando si investe su una criptovaluta è importante osservare con attenzione la fondazione che sta dietro al team. Gli investitori dovrebbero controllare per quanti anni i fondatori hanno lavorato insieme, afferma. Se la fondazione o il team è di recente formazione, c’è una probabilità maggiore che questo abbia un effetto negativo sull’offerta o che possa far sorgere problemi.

“Abbiamo osservato un investimento ICO di recente e il team dei fondatori si è sciolto prima ancora che la raccolta fondi fosse stata completata. Se la fondazione dell’ICO è instabile, il progetto stesso avrà grossi problemi e questo influirà decisamente sulla performance dell’investimento”.

Elliot Rothfield, fondatore e direttore di WatermelonBlock spiega che il sentimento attuale che circonda il cripto-mercato è di scetticismo, con molti investitori esitanti sul partecipare o meno. Ma, dice, questa attitudine può anche essere vista da una prospettiva positiva. Rothfield spiega che gli investitori devono essere super-consapevoli della realtà di progetti fraudolenti e truffe all’interno del settore ma, come molte cose nella vita, più si passa il tempo a fare ricerche e ad investire, più si diventa esperti.

Ovviamente, al fulcro della questione, la qualità e la profondità della due diligence rappresentano la componente fondamentale sia del successo che dell’esperienza. Felix Hötzinger, consulente senior di GAMB afferma che processi standardizzati e consolidati come quelli di KYC ed AML stanno diventando la norma per i progetti di cripto anche se gli organismi regolatori locali e globali continuano a cercare di definire degli standard appropriati per il cripto-mondo.

Ma innanzitutto gli investitori interessati rappresentano la linea di difesa iniziale e forse la migliore.

“In ogni caso, suggeriamo che ogni contribuente effettui la sua due diligence, proprio come se investisse sulle classi di asset tradizionali. Il quadro normativo continuerà a definire norme che aiuteranno a professionalizzare il cripto-mondo nel tempo”.

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