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Sedute decisive per alcuni titoli di Piazza Affari.

Pubblicato 18.10.2018, 15:49
Aggiornato 09.07.2023, 12:32


Analizziamo alcuni titoli del listino milanese le cui società la prossima settimana si riuniranno per rendere noti i dati del terzo trimestre dell’esercizio in corso.

22 Settembre: Sogefi:
La violazione di 1.68 euro ha fatto scattare ulteriori segnali di allarme ed ora sarà difficile evitare un ritorno dei corsi in area 1.64 e successivamente a 1.598 euro in prima battuta. Recuperi fino a quota 2.0 euro manterranno inalterate le prospettive negative, solo oltre tale riferimento (in chiusura e con tenuta settimanale) verranno generati i primi e timidi segnali di risveglio ma solo il superamento di 2.40 euro potrà restituire fiducia agli investitori (ottica medio/lungo termine) e a quel punto probabilmente ci saranno i primi passi di una reale inversione di tendenza.

Evoluzione prevedibile della gestione
Malgrado le attuali incertezze del mercato automobilistico globale, il gruppo mantiene la previsione di una crescita a cambi costanti moderatamente superiore al mercato grazie alle iniziative di crescita in Messico (per le Sospensioni) e in Marocco (per la Filtrazione). Il gruppo inoltre prevede sull’intero esercizio un risultato netto in linea con il 2017, nonostante gli incrementi del costo delle materie prime e l’effetto cambi negativo.


23 Settembre: Piaggio (MI:PIA).
Lo scorso 25 giugno il titolo Piaggio tornò al centro degli acquisti sulla scia di voci di corridoio di uno scorporo dei marchi Vespa, Aprilia e Guzzi, inoltre secondo gli analisti di Kepler C. Piaggio poteva essere la nuova Fca (MI:FCHA). Purtroppo il boom delle azioni Piaggio è durato poco poichè i corsi hanno ripreso la via delle vendite passando da 2.33 agli attuali 1.78 euro (prezzo min. ultimi 18 mesi). La ripida discesa è stata frenata, almeno per il momento, dal primo sostegno strategico in area 1.78 euro che dovrà nell’immediato impedire nuovi affondi fino a 1.73 e 1.655 euro e favorire un rimbalzo almeno fino in area 1.90 euro per allentare le tensioni. Quota 1.655 euro è il sostegno di lungo periodo la cui violazione in chiusura potrebbe spingere i prezzi fino in area 1.54 euro.
Primi segnali di ripresa oltre quota 1.93 euro in chiusura ma per un miglioramento grafico di medio/lungo periodo bisognerà oltrepassare quota 2.20 euro; solo allora ci saranno reali change di un recupero duraturo. Non sono da escludere rimbalzi tecnici in area 1.78 euro ma impostare sempre stoploss, attenzione alla volatilità del titolo e dei mercati.

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Evoluzione prevedibile della gestione
In un contesto di rafforzamento del Gruppo Piaggio sui mercati globali, il Gruppo si impegna a:

  • confermare la posizione di leadership nel mercato europeo delle due ruote attraverso:
    • un ulteriore rafforzamento della gamma prodotti;
    • il mantenimento delle attuali posizioni sul mercato europeo dei veicoli commerciali;
  • consolidare la presenza nell’area Asia Pacific, esplorando nuove opportunità nei paesi dell’area, sempre con particolare attenzione al segmento premium del mercato;
  • rafforzare le vendite nel mercato indiano dello scooter grazie all’offerta di prodotti Vespa ed Aprilia SR;
  • incrementare la penetrazione dei veicoli commerciali in India, grazie anche all’introduzione di nuove motorizzazioni.


In linea più generale resta infine fermo l’impegno – che ha caratterizzato questi ultimi anni e che caratterizzerà anche le attività nel 2018 – di generare una crescita della produttività con una forte attenzione all’efficienza dei costi e degli investimenti, nel rispetto dei principi etici fatti propri dal Gruppo.


24 Settembre: Stm.

Se i corsi dovessero continuare a sostare al di sotto di 15.02 euro le probabilità di un ritorno dei prezzi a 14.71 e successivamente a 14.26 euro in prima battuta resteranno alte. Monitorare quota 14.26 euro, supporto di medio/lungo periodo, la cui rottura in particolar modo in chiusura di seduta potrebbe riportare il titolo a 13.74 euro come primo obiettivo. Reali segnali di ripresa (medio termine) oltre i 19.32 euro in chiusura per il test in area 20.05 euro in prima battuta (2° target 21.50 euro). Nel breve periodo, primi accenni di risveglio oltre quota 17.50 euro. Attenzione ai fuochi di paglia.

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25 Settembre: Mediobanca (MI:MDBI).

IL titolo bancario dovrà evitare di sostare al di sotto di 7.78 euro ed evitare così il successivo target a 7.25 euro in prima battuta (2° target area 7.05 euro). Un recupero al di sopra di 8.50 euro (in chiusura) potrebbe allentare momentaneamente le tensioni e favorire una estensione fino in area 8.80 euro in prima battuta.
In merito ai risultati semestrali Mediobanca ha fatto registrare numeri record per ricavi, utile operativo e redditività trainati dalla potenziata distribuzione e forte spinta commerciale. L’esercizio segna un nuovo record di livelli di attività, ricavi ed utili.


30 Settembre: Fca.
La perdita del sostegno psicologico a 15.0 euro ha agevolato l’affondo dei corsi fino al di sotto di quota 14.0 euro. Questa rottura ha peggiorato il quadro grafico di medio periodo ed in mancanza di una repentina inversione sarà difficile evitare un ritorno dei prezzi in area 13.70 euro (2° target: 13.19 euro). Reali segnali di risveglio oltre 15.35 euro la cui rottura (in particolar modo in chiusura) potrebbe permettere a i corsi di proseguire il rally fino in area 16.0 euro.

TARGET 2018
Ricavi netti ~ 125 miliardi di euro
EBIT adjusted ≥ 8,7 miliardi di euro
Utile netto adjusted ~ 5,0 miliardi di euro
Liquidità netta industriale ~ 4,0 miliardi di euro.

INDEBITAMENTO NETTO INDUSTRIALE TARGET 2018
• In miglioramento di 2,2 miliardi di euro rispetto a fine 2016
• Generazione di cassa delle attività industriali pari a 1,6 miliardi di euro,
al netto di investimenti per 8,7 miliardi di euro
• La liquidità disponibile complessiva rimane forte a 20,4 miliardi di euro.

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