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Sei criptovalute che fanno impallidire la straordinaria impennata del Bitcoin

Pubblicato 14.12.2017, 09:30
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

di Jesse Cohen

Nota dell’editore: Per via dell’estrema volatilità delle criptovalute, tutti i prezzi riportati di seguito erano accurati al momento della scrittura. Non possiamo essere ritenuti responsabili delle variazioni di prezzo e di percentuale avvenute dopo la pubblicazione.

Probabilmente, la moda del momento sui mercati finanziari globali nel 2017 è stata la scalata delle criptovalute. Una semplice occhiata alle ricerche di Google per gli ultimi 12 mesi conferma facilmente il crescente interesse in tutto quello che è legato alle valute digitali nel corso di quest’anno, specialmente nel secondo semestre.

Cryptocurrencies: Interest over Time

A giugno, la capitalizzazione di mercato combinata di tutte le criptovalute ha raggiunto una soglia importante quando il settore ha superato il livello di 100 miliardi di dollari per la prima volta nella storia. Da allora, questa cifra si è gonfiata di quasi il 500% a 510 miliardi di dollari al 14 dicembre.

La parte del leone è stata giocata dal Bitcoin, forse la criptovaluta più famosa al mondo. Ha iniziato il 2017 a 966,60 dollari prima di schizzare al massimo storico di 17.500 dollari il 12 dicembre, con un aumento sull’anno in corso di circa il 1.600%. L’ultima attestazione del prezzo del Bitcoin è di 16.600 dollari, per una capitalizzazione di mercato di circa 275 miliardi di dollari, molto più di quella dei titoli blue-chip più vecchi e dei marchi più famosi al mondo.

Bitcoin is bigger than most companies

Oltre al Bitcoin, ci sono un sacco di valute digitali alternative meno conosciute che hanno visto un considerevole aumento dei prezzi finora quest’anno, e alcune hanno persino superato i ritorni mozzafiato del cugino più anziano e più famoso.

Sebbene Monero abbia preso la corona nel 2016, con un’impennata di quasi il 2.760%, il 2017 ha visto balzi ancor più esplosivi sul mercato delle criptovalute.

Di seguito, esamineremo i cinque principali vincitori di quest’anno in termini di aumenti percentuali. Sorprendentemente, ci sono una manciata di monete che fanno impallidire la straordinaria impennata del Bitcoin. Per filtrare le oltre 1.000 valute che esistono al momento nel mondo delle criptovalute, abbiamo deciso di concentrarci solo su quelle con una capitalizzazione di mercato superiore a un miliardo di dollari, per un totale di 20 valute.

Detto ciò, ecco i risultati:

1. NEM: impennata del 14.617% sull’anno in corso

Il NEM (XEM/USD) è una criptovaluta e piattaforma blockchain peer-to-peer lanciata il 31 marzo 2015. È stata sviluppata da Makoto Takemiya, che è stato fortemente coinvolto in alcuni importanti progetti di blockchain ed è stato una figura chiave dietro alla decisione del Giappone di consentire al Bitcoin di diventare una valuta legale.

XEMUSD Chart

Il prezzo del NEM il 1° gennaio era 0,003676 dollari. Da allora è schizzato del 14.617% a 0,52370 dollari, diventando la decima principale criptovaluta in circolazione con una capitalizzazione di mercato di circa 4,9 miliardi di dollari.

Alcuni analisti hanno suggerito che questa impennata di popolarità in Giappone sia stato un fattore determinante per gli straordinari rimbalzi di quest’anno. Il software della blockchain del NEM al momento viene utilizzato in una blockchain commerciale chiamata Mijin, che sta venendo testata da istituti finanziari e compagnie private in Giappone e a livello internazionale.

2. Ethereum: impennata del 9.146% sull’anno in corso

L’Ethereum è una piattaforma software aperta basata sulla tecnologia blockchain che consente agli sviluppatori di costruire e distribuire applicazioni decentralizzate che fanno funzionare contratti smart. È stato proposto alla fine del 2013 da Vitalik Buterin, un ricercatore e programmatore di criptovalute, e lanciato nel 2015.

Il prezzo di chiusura di una moneta di Ethereum il 31 dicembre 2016 era di soli 8,17 dollari. Ora si aggira intorno ai 730 dollari, con un’impennata straordinaria di quasi il 9.200%. Il 14 dicembre è schizzato al massimo storico di 756 dollari.

ETHUSD Chart

Ai prezzi attuali, l’Ethereum ha una capitalizzazione di mercato di circa 55 miliardi di dollari, il che la rende la seconda principale criptovaluta al mondo, seconda sola al Bitcoin.

I rialzi di quest’anno sono stati alimentati da una serie di fattori rialzisti tra cui l’aumento della consapevolezza e della legittimazione da parte del pubblico, nonché il crescente supporto da parte delle principali aziende globali. La Enterprise Ethereum Alliance, di recente formazione, lanciata il 28 febbraio 2017, è costituita da nomi del calibro di Intel (NASDAQ:INTC), Microsoft (NASDAQ:MSFT), JP Morgan Chase (NYSE:JPM) e Credit Suisse (SIX:CSGN), solo per citarne alcuni, ed è stata di grande utilità nel supportare la funzionalità in rapida crescita della criptovaluta. La sua mission dichiarata, tra le altre cose, è quella di agire come “una risorsa per le imprese per conoscere l’Ethereum e usare a proprio vantaggio questa rivoluzionaria tecnologia per rivolgersi a specifici casi d’uso del settore”.

3. Ripple: balzo sull’anno in corso dell’8.577%

Rilasciato nel 2012, il Ripple è un sistema di regolamento lordo in tempo reale, scambio di valute e rete di pagamento. Noto anche come Protocollo di Transazione Ripple, o protocollo Ripple, mira a garantire transazioni finanziarie globali sicure, istantanee e quasi gratuite di qualsiasi dimensione, senza riaccredito.

Il Ripple ha visto uno straordinario rimbalzo dell’8.577% finora quest’anno, passando da 0,00652 dollari del 1° gennaio a 0,53900 dollari al momento della scrittura. Ha raggiunto 0,565600 dollari il 14 dicembre, il massimo dei suoi cinque anni di storia. Ai prezzi attuali, la capitalizzazione di mercato del Ripple è di quasi 22 miliardi di dollari, il che lo rende la quarta principale criptovaluta.

XRPUSD Chart

Il Ripple ha di recente incluso nella sua rete di blockchain numerosi ulteriori istituti finanziari, portando la sua clientela ad oltre 100, compresi grossi nomi del settore finanziario come Banco Santander (NYSE:SAN), Unicredit (MI:CRDI), UBS (NYSE:UBS) e Standard Chartered (LON:STAN). Alla sua rete ledger, RippleNet, si sono uniti colossi del calibro della banca degli Emirati Arabi Uniti RAKBANK e dell’azienda britannica di forex IFX.

Gli investitori del Ripple sperano che l’ultima serie di clienti finanziari aiuti la valuta digitale a minare il dominio di banche e corporazioni nelle transazioni finanziarie.

4. DASH: impennata sull’anno in corso dell’8.519%

Il Dash è una criptovaluta peer-to-peer open source che offre tutte le stesse caratteristiche del Bitcoin ma con delle capacità avanzate, come transazioni istantanee, transazioni private e gestione decentralizzata. È stato originariamente rilasciato col nome di XCoin nel gennaio 2014, per poi cambiare nome in Darkcoin il mese dopo. Infine, nel marzo 2015, il Darkcoin è stato ribattezzato Dash.

DASHUSD Chart

Il prezzo di una moneta di Dash era di 11,21 dollari all’inizio del 2017, prima di subire un’impennata al massimo storico di 925 dollari al momento della scrittura, con uno straordinario rimbalzo dell’8.519% quest’anno.

Ai prezzi attuali, la capitalizzazione di mercato del Dash è di 7,5 miliardi di dollari, il che lo rende la settima principale criptovaluta in circolazione.

I rialzi di quest’anno sono stati alimentati dai segnali di una crescente accettazione da parte dei rivenditori online e persino da negozi fisici, pronti ad accettare il Dash come forma di pagamento. Finora, la criptovaluta può essere utilizzata su oltre 100 siti web e in 300 negozi fisici per l’acquisto di beni e servizi.

5. Litecoin: rialzo del 6.921% sull’anno in corso

Il Litecoin, creato nell’ottobre 2011 dall’ex ingegnere di Google) Charles Lee, è una criptovaluta peer-to-peer ed un progetto di software open source. Sebbene ispirato dal Bitcoin e per molti aspetti tecnicamente molto simile ad esso, il Litecoin prevede dei miglioramenti tecnici rispetto alla sua più famosa controparte, come l’adozione di Segregated Witness (SegWit) e del Lightning Network, che gli consente di facilitare i pagamenti in modo più veloce rispetto alle altcoin rivali.

Il Litecoin ha iniziato l’anno a 4,51 dollari. In modo straordinario, è schizzato a circa 315 dollari al momento della scrittura, con un notevole rimbalzo sull’anno in corso del 6.921%. Ai livelli attuali, la capitalizzazione di mercato del Litecoin è pari a 16,5 miliardi di dollari, il che lo rende la quinta principale criptovaluta del settore.

LTCUSD Chart

Oltre a beneficiare dell’aumento della popolarità del Bitcoin, i guadagni di quest’anno del Litecoin sono stati scatenati dal crescente numero di imprese nel settore dei giochi e dell’hosting di siti web che hanno iniziato ad accettarlo per i pagamenti online.

6. IOTA: aumento del 2.677% sull’anno in corso

IOTA è stato fondato nel 2015 da David Sønstebo, Sergey Ivancheglo, Dominik Schiener e il Dott. Serguei Popov, ed è controllato dalla IOTA Foundation, un’azienda no-profit tedesca. La sua piattaforma blockchain open-source differisce dalle tradizionali reti blockchain che utilizzano “blocchi” criptati per registrare le transazioni. Al contrario, il ledger digitale dell’azienda, ispirato dalla tecnologia IoT, è “senza blocchi” e si basa su un grafo aciclico diretto (DAG) o, come lo chiamano i fondatori, un “groviglio” che consente agli utenti di effettuare transazioni sulla rete in modo gratuito.

Al momento, la capitalizzazione di mercato di IOTA è 11,4 miliardi di dollari, il che lo rende la quinta principale criptovaluta in circolazione. Il prezzo di chiusura di IOTA il 31 dicembre 2016 era di soli 28 centesimi. Da allora ha subito un’impennata del 2.677% a circa 4,14 dollari.

Il 6 dicembre è schizzato al massimo storico di 5,44 dollari dopo che l’azienda che ne è alla base ha annunciato di voler associarsi ad una serie di giganti del settore tech, come Microsoft, Samsung (OTC:SSNLF) e Fujitsu (T:6702) su un mercato basato su una blockchain che consente loro di vendere dati.

IOTUSD Chart

È stato un anno movimentato nell’arena delle criptovalute e non c’è alcun segnale che l’interesse o l’attività possa rallentare mentre ci avviciniamo al 2018. Resta l’opportunità di bei guadagni, fatta una “due diligence”. Rimangono molti modi di cavalcare questa ondata mentre è ancora nelle fasi iniziali, soprattutto tramite le valute meno conosciute.

In effetti, alcune delle opzioni migliori per avere dei guadagni decuplicati il prossimo anno saranno nello spazio delle “altcoin”, attraverso criptovalute come Neo e Cardano, nonché tramite le preferite del 2017: Ripple e IOTA.

Ultimi commenti

Cardano, la seguo da qualche tempo, ma il problema di queste nuove criptovalute é il solito, che per acquistarle devi passare da bitcoin e dato i exchange e quest'ultimi per sicurezza lasciano molto perplessi
Non proprio ci sono exchanger che effettuano il cambio dei alcuni altcoin con le solite valute
Lasciano molto perplessi in base a cosa? Opero su parecchi exchange e in 10anni c'è stato un solo furto. Ti consiglio di informarti meglio. Inoltre il problema può verificarsi se hackerano l'exchange in questione, se compri e ti metti le tue monete in un tuo wallet privato, probabilmente hai più sicurezza che a possedere una carta di credito che ti possono clonare ad esempio. Gente informatevi bene e nei canali giusti che si leggono un sacco di fregnacce sull'argomento
Ciao potresti consigliarmi dove acquistare ripple o altre criptovalute meno “blasonate” . Ho operato su Coinbase ma è molto limitato. Scusa sono nuovo . A presto
Litecoin, ottimo
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