Le più ampie ed incisive forme di partecipazione sono rappresentate dagli input degli strumenti di democrazia diretta. Referendum, petizioni e iniziative popolari.
Il 23 giugno 2016, data in cui il popolo d'oltremanica ha votato il referendum sulla permanenza del Regno Unito nell'Unione Europea, ha segnato un vero e proprio spartiacque tra gli intenti iniziali degli Stati aderenti e la percezione attuale della politica comunitaria.
Confermate le proiezioni sulla vittoria dei conservatori con una netta maggioranza rispetto ai laburisti che hanno perso consenso anche in territori considerati delle imponenti roccaforti. Ottimo il lavoro dei Tories in quelle nelle zone stoiricamente difficili da conquistare.
Finalmente si fa chiarezza sulla Brexit dopo un continuo tira e molla estenuante.
Apre le ali e prende il volo GBP/USD che supera la resistenza di 1,3220 portandosi a 1,3510. Praticamente ai massimi da maggio del 2018. Tra pochi giorni, prima del Natale, bisognerà dare suguito al Withdrawal Agreement Bill che regolerà il periodo ditransizione fino al 31 dicembre 2020 che per certi aspetti, oltre ai dettami sui rapporti commerciali, impegna il Regno Unito ad astenersi da misure che potrebbero mettere in pericolo i rapporti con l'UE, con l'obiettivo di garantire una uscita ordinata.
La tanto amata, sperata e pericolosa (se gestita male) volatilità è arrivata, dando inizio al rally natalizio. Oppure è il tappo di sughero stappato e pronto a cadere. Sembra, tuttavia, esserci euforia ed ottimismo. Lo stesso discorso di Christine Lagarde è stato abbastanza rassicurante. Il Presidente della BCE ha manifestato continuità con la politica di Mario Draghi, finchè necessario, mantenendo gli stessi tassi fino al momento in cui l'inflazione non arriva sulla soglia del 2 %, esplicitando, inoltre, la volontà di ascoltare tutti ed affrontare la complessità delle tematiche senza essere nè falco nè colomba ma sfruttando la giusta saggezza nel risolvere le questioni.
"Siamo molto vicinio a un grande accordo con la Cina. Lo vogliono loro e anche noi". Tale dichiarazione di Trump ha fatto letteralmente esplodere in positivo i mercati con l'S&P 500 che ha superato i 3.180 punti, aprendo questa mattina in gap up. Chiusura dello stesso nella stessa giornata. Da attenzionare sempre il vecchio supporto vicino ai 3.150.
Trendline sempre rialzista anche per il nostro Ftse Mib che ad ogni modo può ritracciare fino ai 23.200 punti. Chiuso, come da manuale, il gap up formatosi. Sul medio periodo, la rottura long a 23.800 può calamitare l'indice sopre i 24.000 punti.
Su euro/dollaro sembra esserci una inversione di tendenza ma potrebbe ritestare sul lungo periodo il supporto sul livello 1,0990. Sul grafico giornaliero potrebbe partire long in caso di rottura 1,1190/1,12000.
Da Max Weber in poi, tutti gli intellettuali, osservatori delle dinamiche sociali, politiche ed economiche, non hanno più sottovalutato il ruolo e l'influenza dei nuovi attori, cioè di coloro i quali rappresentavano i primi market mover della storia moderna. Soggetti in grado di determinare i cambiamenti culturali e non solo. La società contemporanea ne ha dato continuità. Lo viviamo quotidianamente sui mercati finanziari. In attesa che qualcosa accada o che qualcuno la faccia accadere. In fondo, la stessa guerra commerciale non ci sta regalando nulla di definitivo.