Ricevi uno sconto del 40%
⚠ Allerta sugli utili! Quali azioni sono pronte a salire?
Scoprite i titoli sul nostro radar ProPicks. Queste strategie hanno guadagnato il 19,7% da un anno all'altro.
Sblocca l'elenco completo

Sulla successione alla Banca d’Inghilterra pesa il caos politico della Brexit

Pubblicato 14.06.2019, 14:49
Aggiornato 02.09.2020, 08:05

Con il mandato del Governatore della Banca d’Inghilterra Mark Carney che terminerà l’ultimo giorno di gennaio 2020, il Regno Unito dovrà scegliere un successore entro pochi mesi. Sfortunatamente, questa decisione dovrà essere presa in un momento critico per la quinta economia al mondo e per la banca centrale che emette la sterlina, una delle quattro principali valute di riserva mondiali.

Il Regno Unito si trova in un’insolita posizione, i principali funzionari governativi responsabili della nomina del governatore della banca centrale non potranno concludere il processo iniziato in quanto la politica britannica è stata ormai sopraffatta dalla questione della Brexit. In particolare, il Cancelliere dello Scacchiere Philip Hammond, che gestisce le selezioni, ed il Primo Ministro Theresa May, che prenderà la decisione finale, hanno dato il via al processo. Tuttavia, nessuno di loro sarà in carica ancora per molto. May ha rassegnato le proprie dimissioni ad inizio giugno ed il partito Conservatore sta ancora scegliendo un suo successore.

Il nuovo primo ministro probabilmente sarà scelto nella seconda metà di luglio, mentre la nomina alla Banca d’Inghilterra non è prevista prima di ottobre. Un nuovo primo ministro quasi certamente sceglierà un governatore diverso.

Tuttavia, decine di domande per il posto alla banca centrale sono state inviate entro la scadenza dello scorso mercoledì, ma si ha già un’idea dei principali candidati.

Tra questi troviamo Nemat Shafik, ex vice governatore, che sarebbe la prima donna a guidare la banca centrale, e Raghuram Rajan, il controverso ex governatore della Reserve Bank of India. Anche Andrew Bailey, ex vice governatore della BoE ora a capo del principale ente regolatore finanziario, è tra i favoriti.

Ma si tratta di scelte preferite da Hammond e May; e sfortunatamente ognuno di loro sta ridefinendo l’idea della cosiddetta “anatra zoppa”.

May voleva un governatore donna. Shafik ha ulteriori punti per la diversità in quanto nata in Egitto. Il Times cita una fonte interna alla banca centrale che avrebbe affermato che l’avviso per il ruolo sembrava essere stato scritto pensando proprio a lei, soprattutto per via dell’enfasi sull’esperienza al Fondo Monetario Internazionale, presso cui è stata uno dei cinque principali direttori.

Shafik ha lasciato la Banca d’Inghilterra nel 2017, presumibilmente perché avrebbe trovato difficile lavorare con Carney, ed ora è a capo della London School of Economics. Si dice che le piaccia la sua nuova carriera accademica, ma chi rinuncerebbe all’opportunità di essere governatore della Banca d’Inghilterra?

Rajan ha lasciato la RBI quasi senza motivo, se il non andare d’accordo con i politici può essere definito un motivo. Che sia stata una sua scelta o meno, si è ritrovato di nuovo all’Università di Chicago, dove aveva insegnato tra il 1991 ed il 1995. Probabilmente è l’economista più qualificato in corsa per il ruolo, ma se lo si vuole considerare un bonus deve piacere la Chicago School of Economics.

Se il sostenitore della Brexit Boris Johnson vincesse la corsa alla leadership britannica diventando primo ministro, potrebbe voler nominare il suo consulente economico Gerard Lyons, ex capo economista di Standard Chartered. D’altra parte, potrebbe voler enfatizzare la nuova apertura al mondo del paese scegliendo Shafik o Rajan.

Anche alcuni funzionari della banca centrale sono in lizza: gli ex governatori Ben Broadbent, Jon Cunliffe e Dave Ramsden, nonché il capo economista Andy Haldane, ma la loro nomina sarebbe in un certo senso sconfortante per una banca centrale desiderosa di mantenere la sua posizione internazionale.

Sharon White, che lavora all’ente regolatore delle comunicazioni ed ha avuto una lunga esperienza al Tesoro, era considerata una candidata ma ha appena accettato il ruolo di presidente del gruppo di distribuzione John Lewis. In quanto donna di colore, avrebbe soddisfatto due requisiti di diversità in un colpo solo.

Idem per Shriti Vadera, ex banchiere di investimento e membro del gabinetto, nata in Uganda da genitori indiani ed al momento presidente di Santander U.K., ancora in cima alla lista dei probabili. Agostín Carstens, ex capo della banca centrale in Messico e direttore generale della Banca dei Regolamenti Internazionali, era considerato uno dei principali favoriti ma si è ritirato dalla corsa alla fine di maggio.

Ultimi commenti

Installa le nostre app
Avviso esplicito sui rischi: Il trading degli strumenti finanziari e/o di criptovalute comporta alti rischi, compreso quello di perdere in parte, o totalmente, l’importo dell’investimento, e potrebbe non essere adatto a tutti gli investitori. I prezzi delle criptovalute sono estremamente volatili e potrebbero essere influenzati da fattori esterni come eventi finanziari, normativi o politici. Il trading con margine aumenta i rischi finanziari.
Prima di decidere di fare trading con strumenti finanziari o criptovalute, è bene essere informati su rischi e costi associati al trading sui mercati finanziari, considerare attentamente i propri obiettivi di investimento, il livello di esperienza e la propensione al rischio e chiedere consigli agli esperti se necessario.
Fusion Media vi ricorda che i dati contenuti su questo sito web non sono necessariamente in tempo reale né accurati. I dati e i prezzi presenti sul sito web non sono necessariamente forniti da un mercato o da una piazza, ma possono essere forniti dai market maker; di conseguenza, i prezzi potrebbero non essere accurati ed essere differenti rispetto al prezzo reale su un dato mercato, il che significa che i prezzi sono indicativi e non adatti a scopi di trading. Fusion Media e qualunque fornitore dei dati contenuti su questo sito web non si assumono la responsabilità di eventuali perdite o danni dovuti al vostro trading né al fare affidamento sulle informazioni contenute all’interno del sito.
È vietato usare, conservare, riprodurre, mostrare, modificare, trasmettere o distribuire i dati contenuti su questo sito web senza l’esplicito consenso scritto emesso da Fusion Media e/o dal fornitore di dati. I diritti di proprietà intellettuale sono riservati da parte dei fornitori e/o dalle piazze che forniscono i dati contenuti su questo sito web.
Fusion Media può ricevere compensi da pubblicitari che compaiono sul sito web, in base alla vostra interazione con gli annunci pubblicitari o con i pubblicitari stessi.
La versione inglese di questa convenzione è da considerarsi quella ufficiale e preponderante nel caso di eventuali discrepanze rispetto a quella redatta in italiano.
© 2007-2024 - Fusion Media Limited. tutti i Diritti Riservati.