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Tori del dollaro – 3 cose di cui essere grati

Pubblicato 26.11.2019, 09:24
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

Rassegna giornaliera sul mercato forex 25.11.2019

Analisi realizzata alla chiusura del mercato statunitense a cura di Kathy Lien, Direttrice di FX Strategy per BK Asset Management.

Questa settimana gli americani penseranno a tutte le cose di cui essere grati. Nella prima giornata di scambi di questa settimana corta, per la festa del Ringraziamento, il dollaro è stato più forte di tutte le altre principali valute. I tori del dollaro in particolare hanno diverse ragioni per cui essere grati in questa feste. Prima di tutto, la Federal Reserve ha detto a chiare lettere che, a meno che non ci siano shock imprevedibili, non saranno necessari ulteriori allentamenti; in secondo luogo i dati USA cominciano ad andare per il verso giusto e infine il Dow è vicino ad un nuovo record. Gli americani stanno approfittando della combinazioni tra aumento di valore del porfolio e tassi di intesse bassi; si spera inoltre che tutto questo si traduca in un periodo positivo per lo shopping. Quest’anno le offerte per il Black Friday stanno iniziando prima del solito e questo potrebbe aiutare a prolungare il periodo della domanda. Il Presidente della Fed Powell terrà un discorso questa sera ma non ci si aspettano grandi rivelazioni. Tuttavia, i dati sulle vendite di case nuove e sulla fiducia dei consumatori dovrebbero essere positivi in quanto riflettono l’impatto positivo dei tassi di interesse bassi e dei dati commerciali. Il cambio USD/JPY ha fatto una bella corsa verso il livello di 109 e il cambio si è fermato alla media mobile di 200 giorni.

Intanto il cambio EUR/USD è sceso per il quarto giorno consecutivo di scambi, a pochi pip da 1,10. L’euro è stato colpito da tutti i fronti (indici PMI deboli, dichiarazioni della BCE e dati USA positivi) e nonostante la fiducia della imprese sia migliorata, come mostrato dal report IFO tedesco, la pressione alla vendita resta alta. Detto ciò, i dati dell’IFO non scendono da agosto e questo conferma la nostra visione su una stabilizzazione dell’economia. I dazi sulle auto restano un rischio, ma la scadenza del 14 novembre è arrivata e se n’è andata senza reazioni dal Presidente Trump.

La sterlina invece ha interrotto la serie di 4 giorni in calo ed è salita contro euro e dollaro USA. Secondo la Confederazione delle industrie britanniche, la spesa dei consumatori sta salendo in vista dello shopping natalizio. Questo è un dato incoraggiante in quanto l’indice CBI ha una forte correlazione con l’indice delle vendite al dettaglio. I trader della sterlina saranno contenti dei risultati degli ultimi sondaggi, che mostrano un grande vantaggio dei Tories contro i Labour.

Il dollaro canadese e quello australiano sono scesi mentre il dollaro neozelandese è rimasto stabile in questa settimana intensa. In Nuova Zelanda si attendono per stasera i dati sulle vendite al dettaglio del terzo trimestre, mentre per mercoledì si attendono i dati sulla bilancia commerciale. Siamo rialzisti da un po’ riguardo al dollaro neozelandese e ci aspettiamo che i dati confermino la nostra visione. Tuttavia, la media mobile su 100 giorni ha limitato i rialzi nell’ultimo mese e il dollaro neozelandese trova difficoltà a salire contro questa impennata a favore del dollaro.

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