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Trader del greggio, siete consapevoli del problema dei dati dell’EIA?

Pubblicato 04.10.2017, 13:30
Aggiornato 09.07.2023, 12:31

La scorsa settimana, la U.S. Energy Information Administration (EIA) ha reso noto che la produzione di greggio statunitense relativa al mese di luglio ammonta a 9,238 milioni di barili al giorno. Questo dato è in realtà inferiore di 178.000 barili al giorno rispetto alle stime settimanali dell’EIA fornite durante il mese di luglio. Il report, insieme ad altri fattori, ha spinto il prezzo del greggio al massimo di 26 mesi. La revisione mette in evidenza una fondamentale debolezza dei dati EIA sulla produzione settimanale di greggio: nello specifico, che la maggior parte del report si basa su previsioni e non su dati raccolti sui reali barili di greggio prodotti.

I dati settimanali sulla produzione petrolifera si basano su dati riportati, ma secondo l’EIA, i report vengono elaborati “soprattutto [utilizzando] stime derivanti dalle Prospettive Energetiche a breve termine [dell’EIA]”. Ecco perché il dato viene rivisto così spesso. Si tratta di proiezioni, non di tabulazioni della produzione passata.

L’EIA effettivamente raccoglie dati campione sulla produzione reale dalle compagnie nelle principali aree di produzione petrolifera degli Stati Uniti (il cosiddetto Form EIA-914), ma questi dati vengono forniti con un ritardo di due mesi. I dati del Form EIA-914 presentano un
quadro molto più accurato della produzione statunitense rispetto alle letture settimanali rilasciate ogni mercoledì. Tuttavia, per via del ritardo di due mesi, questi dati non forniscono una visione in tempo reale agli investitori.

L’EIA ha compiuto notevoli progressi negli ultimi anni nel riportare sempre più dati in tempo reale ma riportare accuratamente la produzione su base settimanale è una faccenda complicata. Chi fornisce i dati settimanali all’EIA deve fornire i dati relativi alla settimana precedente (con termine il venerdì) entro il lunedì successivo, in modo che l’EIA possa analizzare ed aggregare i dati il martedì e pubblicarli il mercoledì.

I trader dovrebbero riconoscere l’intrinseca debolezza dei report settimanali sulla situazione petrolifera dell’EIA per poter prevedere le eventuali successive revisioni ed il loro impatto sul mercato.

Allo stesso tempo, la semplice presenza del report settimanale sulla produzione dell’EIA ha un impatto in tempo reale sul mercato, quindi i trader devono tenere presenti i dati ogni mercoledì pomeriggio (fuso orario della costa orientale USA).

La scorsa settimana, il Form EIA-914 mensile dell’EIA relativo al mese di luglio ha rivelato un incremento minore del previsto nelle zone di Eagle Ford e Permian ed un aumento maggiore del previsto della produzione nel Golfo del Messico.

Cosa rivelerà il report atteso per fine ottobre su quanto è successo in realtà ad agosto?

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